Sistema reticoloendoteliale
AAngelo Baserga e Giuseppe Castaldi
di Angelo Baserga e Giuseppe Castaldi
SOMMARIO: 1. Antiche e moderne vedute sul sistema reticoloendoteliale (SRE). □ 2. Anatomia e istologia [...] granulopessica, costituenti nel loro insieme il SRE in senso lato, ed elementi a debole attività granulopessica, cioè i fibroblasti e gli endoteli dei vasi sanguigni e linfatici, non identificabili come appartenenti al SRE. Egli inoltre distinse un ...
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La grande scienza. La forma come fattore determinante della funzione cellulare
Eric Karsenti
La forma come fattore determinante della funzione cellulare
La funzione principale svolta dagli organismi [...] è quella di generare reti interconnesse che immagazzinano ed elaborano le informazioni.
I linfociti, i macrofagi e i fibroblasti sono cellule in grado di circolare liberamente e di spostarsi con movimenti attivi strisciando su altri tessuti. La forma ...
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Citoscheletro
Eric Karsenti
La funzione principale svolta dagli organismi come i batteri è limitata alla trasformazione in materia vivente dell'energia derivata da sorgenti semplici. In relazione a [...] è quella di generare reti interconnesse che immagazzinano ed elaborano le informazioni.
I linfociti, i macrofagi e i fibroblasti sono cellule in grado di circolare liberamente e di spostarsi con movimenti attivi strisciando su altri tessuti. La forma ...
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Gruppo di virus a DNA, con capside a simmetria cubica, involucro pericapsidico, virione di diametro 100 - 150 nm, responsabili di patologie umane e veterinarie. Agenti specifici di malattie dell’uomo sono: [...] linfoproliferative; infetta i linfociti T CD4+, nei quali si replica, o altre cellule (linee linfocitarie B, macrofagi, fibroblasti, megacariociti, cellule di glioblastoma). È costituito da un capside a simmetria icosaedrica con 162 capsomeri e il ...
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Kaposi, Moric
Dermatologo austriaco (Kaposvár, Ungheria, 1837 - Vienna 1902). Prof. all’univ. di Vienna (dal 1879), autore di numerosi studi sulle malattie cutanee e sulla sifilide.
Sarcoma di Kaposi [...] dal virus HIV-1 possono liberare prodotti in grado di agire come attivatori della proliferazione di alcune cellule di origine mesenchimale (cellule endoteliali, muscolari lisce e fibroblasti) che acquistano la morfologia ‘a fuso’ propria del KS. ...
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Invecchiamento
Carlo Bertoni Freddari
Con il termine invecchiamento si indica il deteriorarsi progressivo, dovuto al tempo, della capacità di un organismo di adattarsi alle modificazioni ambientali [...] affermando intorno agli anni Sessanta del 20° sec., quando L. Hayflick dimostrò che fibroblasti coltivati in vitro si dividono un numero finito di volte. I fibroblasti umani possono raddoppiarsi in media circa 50 volte, cioè possono andare incontro a ...
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RADICALI LIBERI
John M. C. Gutteridge e Francesco Minisci
Biologia e patologia di John M. C. Gutteridge
Sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni di storia e di chimica dell'ossigeno: a) l'ossigeno e i suoi [...] plasma di pazienti affetti da morbo di Alzheimer presenta bassi livelli di diversi antiossidanti (v. Zaman e altri, 1992) e fibroblasti della cute di tali pazienti, tenuti in coltura, sono più sensibili ai danni ossidativi (v. Piersanti e altri, 1992 ...
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BIOTECNOLOGIE
Alberto Albertini
Walter Marconi
Biotecnologie di Alberto Albertini
sommario: 1. Introduzione generale. 2. Processi biotecnologici fondamentali: a) colture microbiche; b) attività enzimatiche; [...] in ‟Cell", 1982, XXIX, pp. 903-911.
Trent, J. M., Olson, S., Lawn, R. M., Chromosomal localization of human leukocyte, fibroblast and immune interferon genes by means of in situ hybridizaton, in ‟Proceedings of the National Academy of Sciences", 1982 ...
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Asma
Mario Ricci
Oliviero Rossi
Andrea Matucci
Il termine asma, che deriva dal greco ἄσθμα, "respiro affannoso, ansimo, rantolo", in passato veniva usato per indicare qualsiasi forma di dispnea; attualmente [...] sono presenti prevalentemente eosinofili (specie sotto forma di elementi attivati e ipodensi), mastociti, macrofagi, linfociti T e fibroblasti (Durham et al. 1992; Holgate-Wilson-Howarth 1992; Ricci 1992).
Fisiopatologia
Da un punto di vista ...
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TERAPIA GENICA
Luciana Migliore
In biologia e medicina, è la terapia per la cura di patologie a determinazione genetica e non, che prevede l'introduzione nel paziente di frammenti di DNA contenenti [...] per i tumori. Sono state sperimentate anche metodologie in vitro: insiemi di cellule modificate geneticamente (di solito fibroblasti), chiamati organoidi in quanto piccoli organi artificiali, vengono impiantati in modo da essere connessi al circolo ...
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fibroblastico
fibroblàstico agg. [comp. di fibro- e -blastico] (pl. m. -ci). – 1. In petrografia, struttura f., varietà di struttura cristalloblastica, caratterizzata dalla preponderanza di cristalli ad abito fibroso. 2. In istologia, relativo...
fibroblasto
(o fibroplasto) s. m. [comp. di fibro- e -blasto (o -plasto)]. – In istologia, nome delle cellule del tessuto connettivo deputate alla formazione delle fibre e alla sintesi della maggior parte dei costituenti della sostanza intercellulare.