(gr. Νέμεσις) Personificazione della giustizia distributiva, punitrice di quanto, eccedendo la misura, turba l’ordine dell’universo. Nella mitologia e nel culto si sviluppò in forma di vera dea: centro [...] culto era Ramnunte, dove era venerata come figlia di Oceano e madre di Elena e di Eretteo e dove era il suo simulacro più famoso, opera di Agoracrito, allievo di Fidia. In suo onore ad Atene si celebravano le feste Nemesie nel mese di boedromione. ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] v. A. Holm, Catania antica, trad. ital. di G. Libertini, Catania 1925. Per lo Z. fidiaco v., oltre alla bibliogr. alla voce fidia; l'art. di G. E. Rizzo, in Dedalo, VII (1926-27), p. 273 segg. Per le varie rappresentazioni nella ceramica greca: E ...
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(gr. Νιόβη) Mitica figlia del re lido Tantalo e sposa del tebano Anfione; poiché, fiera della sua numerosa prole, si vantava di essere superiore a Latona, i suoi figli furono uccisi da Apollo e Artemide, [...] di stile severo rimangono alcune statue, la cosiddetta Niobide degli Orti Sallustiani (Roma) e due Niobidi (Copenaghen, Ny Carlsberg glyptotek). Fidia aveva svolto questa scena, ma senza N., in un fregio sul trono dello Zeus di Olimpia di cui si ...
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(gr. ᾿Αϕροδίτη) Divinità greca dell’amore, inteso anche come attrazione delle varie parti dell’Universo tra loro; simboleggia l’istinto naturale di fecondazione e di generazione e sotto questo aspetto [...] di Cirene, già trattato dalla pittura del 4° sec. (Apelle). Tipi particolari sono l’A. armata e l’Urania, già trattata da Fidia. A. compare accanto ad Ares in gruppi statuari molto sfruttati nel periodo romano per ritratti, e spesso insieme a Eros in ...
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trono Seggio, per lo più grandioso e riccamente decorato, sopraelevato dal suolo e spesso coperto da un baldacchino, sul quale prende posto un sovrano o altro personaggio di grande autorità e dignità, [...] braccioli e a schienale basso. Capolavoro di arte e di tecnica era il t. colossale della statua di Zeus a Olimpia, di Fidia.
Nella sua forma più evoluta, in età classica, il t. è un alto sedile, con gambe tornite spesso terminanti ad artigli leonini ...
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(o Poseidone; gr. Ποσειδῶν) Divinità degli antichi Greci, identificata dai Romani con Nettuno (➔). Secondo un antico mito, nella divisione del mondo tra i figli di Crono, a P. spettò il mare e in genere [...] intorno alle braccia, barbato o imberbe, in atto di scagliare il tridente è il tipo consueto delle monete di Posidonia. Fidia l’aveva rappresentato in gara con Atena per il possesso dell’Attica nel frontone ovest del Partenone; Scopa in un famoso ...
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(gr. ᾿Αϑήνη o ᾿Αϑηνᾶ) Dea greca, dai Romani identificata poi con Minerva. Già venerata dai Micenei del 13° sec. a.C. con l’epiteto di potinija (πότνια «signora»), ma certo ancora più antica, conserva in [...] , di Egina), o mentre siede (statua di Endòios). I simulacri di culto del periodo classico raffigurano la dea in piedi, panneggiata, armata e talvolta con patera, spesso con la Nike sulla mano: l’esempio più famoso è l’A. Parthenos di Fidia. ...
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(gr. Διόνυσος) Una delle grandi divinità dell’Olimpo greco. Nacque da Zeus e da Semele, figlia di Cadmo. Si narrava che questa, per volontà sua o per fraudolento consiglio di Era, avesse chiesto a Zeus [...] ’arcaismo si crea il tipo barbato, con chitone, mantello, pardalide, scettro e poi tirso nella mano, suo costante attributo. Fidia nel Partenone lo raffigura giovanile, nudo, imberbe, ma il tipo barbato perdurò e se ne ha una solenne esemplificazione ...
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Gigante
Ivan Nicoletti e Marco Bussagli
Gigante è il nome che in numerose mitologie e tradizioni mitico-religiose è attribuito a figure extraumane, caratterizzate in primo luogo da una statura straordinaria [...] sole, non appena avessero doppiato Capo Sunio. Esempi analoghi nel mondo classico potrebbero moltiplicarsi: basta ricordare altre celebri opere di Fidia, come l'Atena Parthènos, alta 12 m, o lo Zeus di Olimpia. L'amore per le statue dalle dimensioni ...
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CARAMUEL LOBKOWICZ, Juan (Giovanni)
Augusto De Ferrari
Nacque a Madrid il 23 maggio 1606 da Lorenzo e da Caterina Frisse Lobkowicz, discendente da una famiglia imparentata con la casa reale danese e [...] Roma. Va però osservato che è inesatto affermare che il C. fosse nemico del Bernini, da lui anzi ammirato come il Fidia del suo secolo, tanto che il baldacchino di S. Pietro figura sul frontespizio del suo trattato architettonico; e del resto il ...
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fidare
v. tr. e intr. [lat. *fīdare, der. di fīdus «fedele»]. – 1. tr. a. Affidare, dare in consegna con fiducia; con compl. di cosa: f. un oggetto prezioso a un custode di pochi scrupoli; prov., a can che lecca cenere, non gli fidar farina;...
fidato1
fidato1 agg. [part. pass. di fidare]. – Che merita piena fiducia, di cui ci si può fidare: amico, servitore, custode f.; per mezzo di persona f.; stretto m’accostai, Tutto gelato, a le f. spalle (Dante); Dicemi spesso il mio f. speglio...