FOSCARI, Girolamo
Giuseppe Gullino
Ultimo dei numerosi figli di Alvise di Federico, del ramo "ducale" a S. Pantalon, e di Elisabetta Loredan, nacque a Venezia il 7 giugno 1586. Quando il padre morì, [...] furono "cacciati gagliardamente dall'Ill.mo Provveditore fin al confine".
Una vita tanto dura, scandita dal quotidiano esercizio dellaviolenza, finì per logorare il F., al punto che un anno e mezzo più tardi il successore del Pasqualigo, Lorenzo ...
Leggi Tutto
Malatesta, Malatestino (detto comunemente dall'occhio per la sua parziale cecità)
Augusto Vasina
Nacque prima della metà del sec. XIII, primogenito di Malatesta da Verucchio e di Concordia di Enrichetto. [...] si procurò, senza mai esitazioni, con le armi dellaviolenza e dell'inganno.
E questo aspetto di M., appunto, che una Giacoma non meglio identificata, dalla quale ebbe un solo figlio: Ferrantino. Assunta una posizione preminente nel suo casato, per ...
Leggi Tutto
Este, Opizzo II d'
Giorgio Varanini
, Figlio naturale di Rinaldo, che morì in Puglia ostaggio di Federico II fu dall'avo Azzo VII (morto nel 1264) fatto riconoscere legittimo erede della signoria ferrarese, [...] da Fontana. E questa riprovazione si estende anche ai figli di O.: Azzo VIII suo erede e successore . Della Giovanna, Osservazioni intorno al canto XII dell' Inferno, in " Giorn. d. " VIII (1900) 475-476; G. Lesca, Nel primo girone dellaviolenza, ...
Leggi Tutto
carnivorismo
s. m. Regime alimentare che prevede il consumo di carne animale.
• Safran Foer è andato oltre e in «Eating animals» mette sotto processo tutte le nostre tendenze carnivore, Kosher o no che [...] siano. Scrive: «Gli umani sono i soli animali che hanno figli di proposito, si tengono in contatto (o no), si preoccupano dei a «l’animale e l’archetipo» e all’«origine dellaviolenza nel carnivorismo», intende individuare la causa preistorica «di ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] dinastica di Elisabetta Farnese, moglie di Filippo V, portò all’insediamento dei figli Carlo a Napoli e in Sicilia nel 1734, e Filippo a Parma e governo. Dopo la definitiva rinuncia alla violenza da parte dell’ETA nell'ottobre 2011, alle elezioni ...
Leggi Tutto
(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] processo di romanizzazione, continuato dai figli di Erode, si sviluppò ulteriormente con il passaggio della P. direttamente sotto il con violenza dopo il 1945; l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò (1947) un piano di spartizione della P. ...
Leggi Tutto
schiavitù Condizione propria di chi è giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario.
Antropologia
Da [...] costringe mediante violenza, minaccia, abuso di autorità, a fare ingresso o a soggiornare o a uscire dal territorio dello Stato, ovvero tutto ciò che era sotto la sua manus: moglie, figli, servi. Quest’autorità assoluta con il tempo venne mitigandosi ...
Leggi Tutto
Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] , che pose sul trono il figlio Alessandro I (1801-25). La parziale realizzazione della riforma elaborata da M.M. Speranskij realtà russa, hanno un enorme successo: la loro satira senza violenza, la morale dettata dal buon senso borghese, la scrittura ...
Leggi Tutto
Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] 1282 insieme con Stiria e Carniola i figli Alberto e Rodolfo. Gli Asburgo approfittarono della corona imperiale per consolidare questi loro antisemita) e la sua influenza sulla recrudescenza di violenze xenofobe a sfondo nazista fecero sì che la ...
Leggi Tutto
Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] , con l’implicazione che tutti gli esseri creati siano suoi figli; tale divinità unitaria è descritta, a sua volta, come e mendicante), negli ultimi anni della vita. Il dharma, nel suo complesso, è quella non violenza nel pensiero e nelle azioni che ...
Leggi Tutto
sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli alcolici; fare a. di farmaci, di tranquillanti;...