. Tale voce corrisponde alla latina colonatus (o ius colonatus) designante nel periodo del basso impero la condizione degli agricoltori vincolati al fondo che coltivavano, e che si trova usata Cod. Th., [...] delle provincie il substrato del colonato posteriore (Rudorff, Schultz, Guizot, Heisterbergk). c) Per altri ne sarebbe causa la violenza cui una fosse il colono, i figli seguivano la condizione della madre; dopo Giustiniano però seguivano la ...
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I termini americanismo e antiamericanismo vengono usati in campo politico-sociale per indicare le opposte reazioni provocate dall'influenza americana, la cosiddetta americanizzazione, nonché dall'azione [...] materialista americani, considerati figli del protestantesimo e corruttori dell'omologazione alla cultura americana e, conseguentemente, della morte della cultura nazionale è stato vissuto con più intensità e ha attraversato con particolare violenza ...
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SCHUMANN, Robert Alexander
Ildebrando Pizzetti
Compositore di musica, nato a Zwickau, piccola città della Sassonia, l'8 giugno del 1810; morto a Endenick, presso Bonn, il 29 luglio del 1856. Nato di [...] lo assalì con tremenda violenza, le due prime indebolendolo senza abbatterlo, la terza traendolo nel gorgo della follia, dove già s può finalmente sposare Clara Wieck, la figlia del suo maestro, trionfando dell'ostinata opposizione del padre di lei ...
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Per delinquenza s'intende il complesso delle infrazioni (azioni e omissioni) alle leggi e ai regolamenti, le quali siano passibili di pena: tale termine comprende, quindi, non soltanto i delitti, ai quali [...] Delle altre tre serie di dati offerte dalla statistica giudiziaria, presentano nel 1929 un lieve aumento rispetto al 1890-92 quella comprendente le violenze gli ammogliati, 41 per i vedovi; 40 per i figli legittimi, 45 per gl'illegittimi; 45 per gli ...
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Nacque da Enrico III e da Agnese di Poitiers l'11 novembre 1050; fu designato re di Germania a Treviri nel 1053 e incoronato ad Aquisgrana il 17 luglio 1054. Successe al padre, nell'ottobre 1056, sotto [...] vescovo a lui fedele, e là, per lettere, denunciò ai principi della cristianità le violenze patite, fece annullare la sua abdicazione e, appena poté, marciò contro il figlio. Un grande combattimento stava per impegnarsi presso Visé (circond. di Liegi ...
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Schizofrenia
Giovanni Manfredi
Per s. si intende una grave patologia mentale caratterizzata da sintomi psicotici, apatia, ritiro sociale e compromissione delle funzioni cognitive. Tale patologia induce [...] un'età di esordio più tardiva e un decorso della malattia più favorevole, con un minor numero di essere vittime di soprusi e violenza, nell'essere affetti da in alcune minoranze etniche, come i figli degli afrocaraibici in Inghilterra, gli immigrati ...
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I diritti umani ‘di prima e seconda generazione’. I diritti umani ‘di terza e quarta generazione’. I crimini contro l’umanità. Cenni sulla repressione dei crimini. Bibliografia
I diritti umani ‘di prima [...] oggetto di atti genocidiali (v. infra) o altre forme di violenza; di non essere assimilati ad altre popolazioni e di mantenere la indennizzo e la riabilitazione dell’onorabilità o della memoria delle vittime. Inoltre, i figli dei desaparecidos non ...
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Poeta persiano del sec. IV dell'ègira (X-XI d. C.). I dati biografici, abbondanti nella tradizione storico-letteraria persiana, sono spesso in contraddizione fra loro e con le notizie ricavabili dall'opera [...] suo eroico figlio Isfandyār contro gl'infedeli Turani e contro lo stesso Rustem, che solo in fine della lunghissima sua la cui rigida osservanza metrica rende spesso necessaria qualche violenza slla lingua, con soppressioni di vocali, inserzioni o ...
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Poeta inglese, nato a Field Place, Horsham, nel Sussex, il 4 agosto 1792, annegato nel Golfo della Versilia l'8 luglio 1822. Era di famiglia antica e facoltosa: suo nonno, Bysshe Sh., era stato fatto baronetto [...] of Reform, 1820), lo Sh. non si appella alla violenza, ma sempre all'amore e alla ragione. L'anno gli nacque il primo figlio, e dove per la prima volta vide il suo maestro Godwin, e la figlia di questo, Mary, della quale s'innamorò profondamente ...
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TAGORE, Rabindranath
Ambrogio BALLINI
Poeta, drammaturgo, musicista, pensatore, nato a Calcutta il 6 maggio 1861.
La famiglia cui egli appartiene va considerata fra le più notevoli per ricchezza e liberalità [...] , pur a conforto dell'animo suo, straziato dalla perdita della moglie e di due figli, morti in tenera della propria esistenza: ogni affermazione di tale principio, cui conseguono imprescindibili e spesso dure necessità, è per lui egoismo e violenza ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli alcolici; fare a. di farmaci, di tranquillanti;...