BORGIA, Angela
Roberto Zapperi
Nacque in data imprecisata negli ultimi decenni del sec. XV da Jofré Lanzol de Romani e da Juana de Moncada. Il padre, figlio di un Lanzol e di Juana Borja, sorella del [...] settembre successivo l'atto di matrimonio con Francesco Maria Della Rovere, figlio di Giovanni, prefetto di Roma e nipote del cardinal romanzesca, se non proprio nella truce violenza di uno dei fattacci più ignobili della storia di casa d'Este.
Nel ...
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PISAPIA, Gian Domenico
Ennio Amodio
PISAPIA, Gian Domenico. – Nacque a Caserta il 22 febbraio 1915 da Giovanni, direttore di banca, e da Gemma Orlandella. Si laureò in giurisprudenza a Napoli nel 1935, [...] figli Donatella, Guido, Giovannino, Giuliano, Dolores, Giorgio e Giuseppe. Il figlio continuato, del 1938, e Violenza, minaccia e inganno nel da penalista e quel sorriso ereditato dal padre, in Corriere della sera, 1° giugno 2011, p. 4; Id., G ...
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BUSENELLO, Pietro
Gino Benzoni
Nacque da Alessandro e Maria Arrigoni nel 1650. Il 21 ag. 1665 il padre chiedeva al Consiglio dei dieci di accoglierlo nella cancelleria ducale; il 27 agosto i Dieci accoglievano [...] Ché su di lui pesava effettivamente una famiglia numerosa: 13 figli gli nascevano tra il 1673 e il 1697 dalla moglie da non infrequenti episodi di violenza. Purtroppo, osserva il B., "le ragioni incontrastabili della città di Brescia sopra ambedue ...
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BELFORTI, Paolo, detto Bocchino
Ottavio Banti
Primogenito di Ottaviano, assieme al fratello Roberto (o Uberto), successe al padre nella signoria di Volterra dopo la sua morte avvenuta nel 1348 o all'inizio [...] maggior violenza, mentre il B., contravvenendo agli impegni assunti con i Fiorentini, si impadroniva delle persone dei insieme con la moglie e i figli, e consegnato ai Fiorentini, fu decapitato il 10 ottobre dello stesso anno". Nel suo testamento, ...
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CONSTABILE (Costabili), Ferdinando (in religione Paolo)
Anna Foa
Di nobile famiglia ferrarese, il C. nacque a Ferrara il 23 luglio 1520 da Biagio, medico di Isabella del Balzo l'esiliata regina di Napoli, [...] figli di Isabella. Di famiglia molto devota (la madre era terziaria della Penitenza di s. Domenico, e dei suoi sei figli di carne finché levato a forza dagl'occhi e dalla violenza di quella divota importunità, fu colla debita distinzione depositato ...
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FUCILLO
Dario Busolini
Nacque a Sorrento sul finire del secolo XV, figlio di un tal Domenico, che gli lasciò l'appellativo "di Micone", usato da lui come cognome. Di umili origini, ma non povero, F. [...] prese moglie, ebbe figli e si circondò di un piccolo stato maggiore, composto dai fedelissimi A. Volpe, G.B. Della Pagliara, A. tumulto, obbligando con la violenza il Bazio a recarsi dal viceré per chiedere l'abrogazione dell'imposta e scortandolo a ...
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FILIPPA da Catania (Filippa la Catanese, Filippa Cabanni)
Ingeborg Walter
Secondo il Boccaccio, che le dedicò un intero capitolo nel De casibus illustrium virorum (lib. IX), era di umilissima origine, [...] la consegna di alcuni personaggi della sua corte accusati di aver assassinato Andrea d'Ungheria: tra di essi F., suo figlio Roberto e la nipote Sancia contessa di Morcone. Giovanna cedette alla violenza solo dopo lunghe esitazioni. Sottoposti ...
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BUONDELMONTI, Ranieri (Rinieri), detto lo Zingano
Massimo Tarassi
Figlio di Buondelmonte, era il capo del partito guelfo, che a Firenze aveva nei Buondelmonti la famiglia più autorevole. La sua vita [...] alla figlia di Lambertuccio Amidei. In conseguenza, le ostilità fra le due fazioni ripresero con rinnovata violenza e Neri era stato eletto da una parte dei principi tedeschi al posto dello scomunicato Federico II. La missione del B. aveva lo scopo ...
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ALIBERTI, Giovanni
Rosalba Amerio
Pittore, nato a Canelli il 5 marzo 1662. Si trasferì ben presto ad Asti, dove sposò una Maria Teresa. Non si conosce la sua formazione artistica. Secondo il Lanzi egli [...] a Cuneo quasi tutta la chiesa con Episodi della vita della santa e la Gloria dei beati nella cupola. . Morì ad Asti nel 1740.
Ebbe due figli: Carlo Filippo, nato ad Asti, morto dopo era già implicato in un fatto di violenza a Saluzzo e dal 1762 al 1770 ...
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DECIO, Antonio
Flavio De Bernardinis
Nacque ad Orte (Viterbo) probabilmente oltre il 1560 e morì poco dopo il 1617, anno della stampa vicentina della tragedia Acripanda, volendo seguire il Crescimbeni, [...] che succhia il petto ormai gelato della madre.
Un messaggero reclama da Acripanda i suoi figli gemelli, come segno di tregua. La Tasso che si dilunga sulle lodi dell'opera, piena di sesso e di violenza, come invece alcune fonti assicurano. ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli alcolici; fare a. di farmaci, di tranquillanti;...