Emilio Gentile
Il tramonto della modernità
Una carneficina senza precedenti (tra i 9 e i 13 milioni di morti): questo fu il primo conflitto mondiale, esploso nell’agosto del 1914. Dopo, l’Europa perse [...] madri che persero uno o più figli. Per qualche anno, dopo la fine delle guerra, i familiari dei caduti della ‘vittoria mutilata’, come l’Italia, organizzazioni paramilitari nazionaliste e anti comuniste, che applicarono alla lotta politica la violenza ...
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DANDOLO, Giovanni
Gerhard Rösch
Della nobile famiglia veneziana, appartenente al ramo della parrocchia di S. Moisè, era figlio di Giberto che aveva sconfitto i Genovesi nella battaglia presso Settepozzi, [...] guerra, ciononostante, riprese poco dopo con tutta la sua violenza ed ebbe fine solo durante il dogato successivo.
Le scelte mentre un quarto figlio, Enrico, compare solo in successivi alberi genealogici, al pari della presunta figlia Maria, la quale ...
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BRUNETTI, Angelo, detto Ciceruacchio
Maria Luisa Trebiliani
Nacque a Roma il 27 sett. 1800 da Lorenzo e da Cecilia Fiorini. Di umile famiglia popolana del rione di Campo Marzio (il padre era maniscalco), [...] . Nel 1831 risulta capo della Fratellanza di Trastevere; due anni da parte del governo e la violenza che caratterizzava ormai gli avvenimenti B. vi fosse personalmente implicato, e che il figlio Luigi ne fosse stato anzi l'esecutore materiale. Quello ...
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AMEDEO IX, duca di Savoia
Francesco Cognasso
Figlio primogenito di Ludovico duca di Savoia e di Anna di Lusignano, nacque a Thonon il 1 febbr. 1435; ebbe come precettore il francescano Fauzone di Mondovi. [...] tale occasione come appannaggio. la signoria della Bresse e di parte del Vaud. A insieme con il duca di Borgogna, il figlio suo il conte di Charolais, Renato d'Angiò il castello e di imporsi con la violenza; ma la popolazione difese il duca e ...
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ALBERTELLI, Pilo
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Nacque a Parma il 30 sett. 1907 da Guido, deputato socialista. Trasferitosi a Roma con il padre, che aveva potuto sottrarsi a stento alla violenza dei fascisti parmensi, fu discepolo [...] il suo nome; nel 1939 conseguì la libera docenza in storia della filosofia antica.
La sua tesi rimase medita, ma dei suoi studi compagni di lotta, e, volendo sottrare la moglie e i figli alle rappresaglie, tentò due volte il suicidio. Il 24 marzo ...
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Uomo politico (Dovia di Predappio 1883 - Giulino di Mezzegra, Dongo, 1945). Socialista, si andò staccando dal partito, fino a fondare i Fasci da combattimento (1919). Figura emergente nell’ambito del neoformato [...] , sezioni di partito, cooperative, sindacati, ecc.) attuato dai fascisti con violenza, mentre alcuni settori dell'apparato statale (magistrati, prefetti, responsabili della sicurezza ecc.) garantirono agli squadristi, quando non il sostegno, l ...
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(lat. Numidia) Antica regione dell’Africa nord-occidentale, tra la Mauretania e il dominio di Cartagine, abitata dai Numidi; ebbe varia estensione e, nelle zone desertiche, confini mai ben definiti. Al [...] Massili con re Massinissa, che, alleato di Scipione, alla fine della seconda guerra ottenne dai Romani l’intero regno di Numidia (201 ) il regno ai figli Iempsale e Aderbale e al nipote Giugurta, che prevalse con la violenza provocando la ‘guerra ...
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YORK (Eburācum dei Latini; Caer Ebrauc dei Celti; A. T., 47-48) e Yorkshire
Marina EMILIANI SALINARI
F. G. RENDALL
Léopold Albert CONSTANS
Luigi Villari
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Città dell'Inghilterra nord-orientale, [...] competenza per giudicare delle ribellioni, congiure e atti di violenza commessi nel nord dell'Inghilterra, e anche suoi seguaci, e il duca fu ucciso a Wakefield. Ma poco dopo suo figlio fu proclamato re a Londra col nome di Edoardo IV, e assicurò il ...
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VITTORIO AMEDEO I duca di Savoia
Carlo Morandi
Nato a Torino l'8 maggio 1587 da Carlo Emanuele I e da Caterina di Spagna, morto il 7 ottobre 1637. Dopo la morte della duchessa, Carlo Emanuele I che [...] Carlo Emanuele I sperò che il figlio potesse un giorno cingere la corona di re della Lombardia. Ma gli aiuti decisivi del ispirato dal desiderio di porre gli stati sabaudi al riparo dalla violenzadelle armi francesi. Il duca che, in un primo tempo, ...
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WEBSTER, Daniel
Henry Furst
Statista americano, nato a Franklin (allora Salisbury) nello stato di Nuova Hampshire, il 18 gennaio 1782, morto a Marshfield, il 24 ottobre 1852. Suo padre, Eebenezer V., [...] non trascurabile nel suo stato. Il figlio si laureò nell'ateneo di Dartmouth 14° congresso, dove attaccò con violenza un progetto per creare una banca 1822 tornò alla vita politica, e fu membro della Camera federale dal 1823 al 1827, e del ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli alcolici; fare a. di farmaci, di tranquillanti;...