FUCILLO
Dario Busolini
Nacque a Sorrento sul finire del secolo XV, figlio di un tal Domenico, che gli lasciò l'appellativo "di Micone", usato da lui come cognome. Di umili origini, ma non povero, F. [...] prese moglie, ebbe figli e si circondò di un piccolo stato maggiore, composto dai fedelissimi A. Volpe, G.B. Della Pagliara, A. tumulto, obbligando con la violenza il Bazio a recarsi dal viceré per chiedere l'abrogazione dell'imposta e scortandolo a ...
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FILIPPA da Catania (Filippa la Catanese, Filippa Cabanni)
Ingeborg Walter
Secondo il Boccaccio, che le dedicò un intero capitolo nel De casibus illustrium virorum (lib. IX), era di umilissima origine, [...] la consegna di alcuni personaggi della sua corte accusati di aver assassinato Andrea d'Ungheria: tra di essi F., suo figlio Roberto e la nipote Sancia contessa di Morcone. Giovanna cedette alla violenza solo dopo lunghe esitazioni. Sottoposti ...
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BUONDELMONTI, Ranieri (Rinieri), detto lo Zingano
Massimo Tarassi
Figlio di Buondelmonte, era il capo del partito guelfo, che a Firenze aveva nei Buondelmonti la famiglia più autorevole. La sua vita [...] alla figlia di Lambertuccio Amidei. In conseguenza, le ostilità fra le due fazioni ripresero con rinnovata violenza e Neri era stato eletto da una parte dei principi tedeschi al posto dello scomunicato Federico II. La missione del B. aveva lo scopo ...
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DE MARINI (Marini), Vincenzo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1583 da Pietro Francesco di Goffredo e venne ascritto alla nobiltà l'8 dic. 1608. Ebbe un solo fratello, Marco Antonio, che [...] .
Venticinque anni dopo la sua morte, il D. venne depennato dal Libro della nobiltà con sentenza 29 giugno 1650, con la clausola che, se avesse lasciato figli, questi non potessero essere iscritti. E probabilmente lasciò qualche discendente, poiché ...
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CARAFA, Giovanni Battista
Carla Russo
Nato in data imprecisabile da Vincenzo, conte di Grotteria, e da Bernardina Siscar dei conti di Aiello, nel 1526 successe al padre nei possedimenti feudali di Grotteria, [...] nacquero tre figli, Girolamo, Ferdinando e Porzia.
Il C. esercitò con molta durezza il suo potere baronale, angariando i suoi sudditi con violenze vessazioni di ogni genere. Egli aveva anche fatto procedere alla reintegra delle competenze baronali ...
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CAPOCCI (de Capoccinis, da Capucinis, Capoccini), Giovanni
Massimo Miglio
Nacque nella prima metà del sec. XV dall'autorevole famiglia romana dei Capocci. La prima notizia che abbiamo su di lui è dovuta [...] Del Bufalo, accusato di aver suggerito ai figli il delitto, ma anche il C., padre dell'ucciso, "giacché il metodo spiccio, tardo Platina, mentre in un primo momento ricordava la violenza di Francesco "qui ...strupum intulerat", preferiva non farne ...
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ADALBERTO di Toscana
Gina Fasoli
Figlio di Bonifacio II conte di Lucca vivente a legge bavara, è documentato quale marchese di Toscana e tutor dell'isola di Corsica dall'846: come tale egli aveva il [...] tutti i principi cristiani la violenza che egli e la città in Lunigiana un monastero in onore di Dio e della Vergine, che prese poi nome dal martire s. notizia che si ha di lui. Egli lasciò due figli, Adalberto II e Bonifacio.
Fonti e Bibl.: Memorie ...
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BOZZUTO (Buzzuto), Giovanni (Giovannello)
Clara Gennaro
Appartenente a una nobile famiglia napoletana, nacque in data imprecisata nella seconda metà del sec. XIV da Nicola, fratello dell'arcivescovo [...] Puglia, durante la vita sua e quella del figlio Nicola. Non è nota la data della sua morte.
Il fratello Palamede, schieratosi anch'egli gran parte della servitù della regina, le avrebbe lesinato il cibo e le avrebbe tolto con violenza i pochi ...
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ALIDOSI, Ciro
Gaspare De Caro
Nacque intorno al 1520 da Giulio e da Virginia Chigi. Dal cugino e tutore Cesare Alidosi fu affidato al duca di Firenze Cosimo I, alla cui corte visse col titolo di cameriere. [...] e Isabella. Nel 1560, alla morte di Cesare, mancando questi di figli maschi, ebbe in eredità la signoria di Castel del Rio e Massa usurpazioni territoriali la violenza e il delitto contro le persone dei sudditi.
Nel 1585 il notaio della Curia di ...
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BOSTOLI (Boscoli), Rainaldo
Ingeborg Walter
Apparteneva a un'antica famiglia aretina, tradizionalmente avversa a quella dei Tarlati, che, pur professandosi guelfa, manteneva buoni rapporti con l'Impero: [...] forse nonno del B., e i suoi figli del castello di Cignano nei pressi di si pensò di affidargli il comando della taglia della lega guelfa.
Invece che a nelle lotte di fazione che esplosero con rinnovata violenza nel 1287. In quell'anno il Popolo ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli alcolici; fare a. di farmaci, di tranquillanti;...