(detto Rino). – Nacque a Milano il 13 luglio 1895 da Giovanni Battista, cocchiere, e da Luigia Zigiotti (Ziggiotti o Zergiotti): Rimasto orfano di entrambi i genitori, crebbe in una famiglia di umili origini.
Non [...] comunque di non saper controllare gli atti di violenzadello squadrismo milanese. Poiché Parenti fornì a Starace un sua nomina fu accolta positivamente da chi vedeva in lui un figliodello squadrismo, ma pure un freno alla presenza di Starace, da chi ...
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PIGNATELLI, Francesco
Luca Covino
PIGNATELLI, Francesco. – Nacque a Sorrento il 27 marzo 1734 da Ferdinando, dei duchi di Monteleone, e da Lucrezia Pignatelli principessa di Strongoli. Il padre, valente [...] nipoti, Ferdinando, Mario, Francesco e Vincenzo, figli del defunto fratello Salvatore, nei progetti rivoluzionari di incanalare la violenza dei lazzari in un’azione di resistenza da lui guidata ed esautorato dagli Eletti della città, stipulò con ...
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DANDOLO, Giovanni
Gerhard Rösch
Della nobile famiglia veneziana, appartenente al ramo della parrocchia di S. Moisè, era figlio di Giberto che aveva sconfitto i Genovesi nella battaglia presso Settepozzi, [...] guerra, ciononostante, riprese poco dopo con tutta la sua violenza ed ebbe fine solo durante il dogato successivo.
Le scelte mentre un quarto figlio, Enrico, compare solo in successivi alberi genealogici, al pari della presunta figlia Maria, la quale ...
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BRUNETTI, Angelo, detto Ciceruacchio
Maria Luisa Trebiliani
Nacque a Roma il 27 sett. 1800 da Lorenzo e da Cecilia Fiorini. Di umile famiglia popolana del rione di Campo Marzio (il padre era maniscalco), [...] . Nel 1831 risulta capo della Fratellanza di Trastevere; due anni da parte del governo e la violenza che caratterizzava ormai gli avvenimenti B. vi fosse personalmente implicato, e che il figlio Luigi ne fosse stato anzi l'esecutore materiale. Quello ...
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AMEDEO IX, duca di Savoia
Francesco Cognasso
Figlio primogenito di Ludovico duca di Savoia e di Anna di Lusignano, nacque a Thonon il 1 febbr. 1435; ebbe come precettore il francescano Fauzone di Mondovi. [...] tale occasione come appannaggio. la signoria della Bresse e di parte del Vaud. A insieme con il duca di Borgogna, il figlio suo il conte di Charolais, Renato d'Angiò il castello e di imporsi con la violenza; ma la popolazione difese il duca e ...
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ALBERTELLI, Pilo
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Nacque a Parma il 30 sett. 1907 da Guido, deputato socialista. Trasferitosi a Roma con il padre, che aveva potuto sottrarsi a stento alla violenza dei fascisti parmensi, fu discepolo [...] il suo nome; nel 1939 conseguì la libera docenza in storia della filosofia antica.
La sua tesi rimase medita, ma dei suoi studi compagni di lotta, e, volendo sottrare la moglie e i figli alle rappresaglie, tentò due volte il suicidio. Il 24 marzo ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] marzo dell'indizione XII, cioè i mesi iniziali del 594. Sopraffatto dall'angoscia per le distruzioni e le violenze, alla nel 596 G. I rimase in contatto con i suoi due figli Teodoberto e Teodorico, con il re di Neustria Clotario II e soprattutto ...
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COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] ". Nella durezza delle leggi emanate al fine di reprimere la violenza pubblica, vietare l'uso privato delle armi, tutelare 1564 C. I cedette il governo e le rendite dello Stato al figlio Francesco, riservandosi il titolo ducale, il diritto di nomina ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] Luni dal 981 al 988 - ma non è certo che si tratti del figlio di Adalberto Azzo di Canossa -, e di Tedaldo, fratello di B., vescovo sub suis pedibus" fa tremare la terra, e la violenzadella sua "exercitus multitudine", contro cui Pier Damiani prega ...
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BADUILA, re degli Ostrogoti
Ottorino Bertolini
Le monete coniate col nome di questo re attestano che esso, nell'uso ufficiale della sua corte, suonava Baduila, Badunila, Baduela. Dei testi narrativi, [...] aveva nelle sue vene il sangue di Teoderico e di quella dellefiglie del grande re, che gli era successa sul trono di altre donne romane, dalle brame dei suoi che volevano usare loro violenza, onde, scrive Procopio, gran fama ebbe di saggezza. Quando ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli alcolici; fare a. di farmaci, di tranquillanti;...