GUIDO Guinizzelli (Guinizelli)
Giorgio Inglese
Il poeta che Dante nomina in Purgatorio, XXVI, 94 ("son Guido Guinizzelli e già mi purgo / per ben dolermi prima ch'a lo stremo") è presentato dai canzonieri [...] . XIII tale cognome identifica i discendenti di Guinizellus Magnani, fra cui il figliodi G., Guiduccio ("d. Guido de "Ché non fanno lamento li avoltori, / nibbi e corbi, a l'alto Dio sovrano, / che lor te renda? Già se' lor ragione. / Ma tant ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] in una di quelle superstiti Odi, assegna la gloria: "E se Italia a chi Le è figlio/ Gridi: Patria e Libertà ... / In te il dì del gran periglio la progressiva attuazione del regno diDio.
Cominciò dal teatro, proponendosi di dar all'Italia "del ...
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GUITTONE d'Arezzo
Monica Cerroni
Nacque in un anno imprecisabile tra il 1230 e il 1240 a Santa Firmina, un piccolo villaggio sulle propaggini del monte Lignano, poco distante da Arezzo, presso il cui [...] che ne ha ricevuto: rivendica come giusta la decisione di abbandonare i tre figli ancora piccoli (v. 92) e insieme con essi tutte le dolcezze della vita mondana, per dedicarsi interamente a Dio; scelta che i confratelli giudicavano folle. Dai toni e ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] che caratterizza la famiglia Folengo: la sensibilità religiosa. Sei figli del notaio Federico appartennero all'Ordine benedettino e uno, compose il poema volgare in ottave L'umanità del Figliolo diDio, in 10 libri: opera che doveva favorire la sua ...
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GUERRAZZI, Francesco Domenico
Zeffiro Ciuffoletti
Figliodi Francesco Donato, intagliatore in legno, e di Teresa Ramponi, nacque in un quartiere popolare della vecchia Livorno il 12 ag. 1804, proprio [...] genitori erano, sempre a detta del figlio, irreligiosi: "mio padre, uomo di severe virtù, assai legato al Michelangelo Buonarroti moderno [cioè Filippo Buonarroti], che fu amico del Babeuf, non credeva in Dio ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] 24 maggio 1933 e il 12 maggio 1937 gli nacquero i figli Elisa e Antonio. Nell'aprile 1937 si trasferì a Roma, sistemandosi nella vita ma non nella poesia, dove incontra il segno diDio. Gli altri quaderni per le lezioni 1958-59 hanno visto la ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figliodi Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] nel 1313, sposò in seconde nozze Barna di Tanuccio Rinieri, dalla quale ebbe altri figli. Rientrato in Italia, non poté ritornare a 'altro che unificati dal fatto di essere precetti d'amore dettati dallo stesso Dio, e di un amore lecito, sulla linea ...
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DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] nobiltà e i potentati veneziani. Quattro sue nipoti (figliedi una sorella) sposarono membri delle famiglie aristocratiche Da la necessità di pensare un unico principio ordinatore, riconosciuto ovviamente nella Provvidenza regolatrice diDio.
È del ...
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CONVENEVOLE da Prato
Emilio Pasquini
Nacque a Prato da Acconcio di Ricovero, probabilmente tra il 1270 e il 1275.
Il nome e la patria di questo notaio e professore di retorica, primo maestro del Petrarca [...] fanno seguito - dopo la profezia di una salvezza per merito di Roberto d'Angiò - le topiche personificazioni dell'Italia che invoca il Messia, di Roma che si lamenta per la perduta grandezza e di Firenze, figliadi Roma, che prefigura accanto al ...
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MAFFEI, Raffaele
Stefano Benedetti
Nacque, secondo di quattro fratelli, il 17 febbr. 1451 da Gherardo di Giovanni e da Lucia Seghieri a Roma, dove il padre era segretario pontificio sotto Callisto III [...] volterrana Minuccia, detta Tita, di Bartolomeo Minucci, dalla quale avrebbe avuto due figli: Gerardo, destinato a Vita del nobil'uomo, e buon servo diDio Raffaello M., detto il Volterrano, Roma 1722; M. Lastri, Elogio di R. M., in Elogi degli uomini ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); padre, madre e figli; f. maggiore,...
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...