Nell'ambito degli studi umanistici la c. è fra i campi che hanno subito negli ultimi decenni le trasformazioni più radicali. Questo è avvenuto soprattutto grazie a un allargamento dei suoi confini, che [...] anche da un'eccessiva unilateralità: se a suo tempo si è privilegiato lo studio delle strutture narrative o delle figureretoriche, negli ultimi anni ci si è concentrati solo sulle dinamiche dell'etnia, del potere, e della differenza sessuale. Forse ...
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TRANSTRÖMER, Tomas
Cecilia Causin
Poeta e scrittore svedese, nato a Stoccolma il 15 aprile 1931 e ivi morto il 26 marzo 2015. La sua principale forma espressiva è sempre stata la poesia grazie alla [...] l’uso ardito di metafore (di cui è impareggiabile maestro), fantasiosi e inverosimili accostamenti di elementi poetici, concentrazione di figureretoriche, dove il silenzio è denso di significato e, proprio come in musica, dà pieno valore a tutto ciò ...
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PACUVIO (M. Pacuvius)
Filippo MAGI
Cesare GIARRATANO
Scrittore e pittore latino. Figlio di una sorella di Ennio, nacque a Brindisi l'anno 220 a. C. Fu portato dallo zio a Roma, dove esercitò la pittura [...] . Ma fu cattivo scrittore di lingua latina; si nota anche in lui una certa frequenza di allitterazioni, di figureretoriche, di grecismi.
I frammenti di P. si trovano nella raccolta del Ribbeck (Tragicorum romanorum fragnenta, Lipsia 1897, pp ...
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IN Celebre poeta, retore e prosatore indiano, generalmente assegnato al sec. VII d. C. (v. india: Letteratura). La tradizione gli attribuisce tre opere (nulla ci è noto della sua vita) delle quali due [...] o pracrito) e lo stile di cui possono constare i diversi generi letterarî, e particolarmente trattate le numerosissime figureretoriche che abbelliscono un componimento. Il Kāvyādarśa che consta di tre libri e costituisce quanto di più compiuto sia ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] tempo lo sviluppo del pensiero illuminista applicato alla psicologia relega la teoria delle passioni alla retorica. Le figureretoriche divengono per molti teorici un sintomo delle differenti passioni del soggetto. H. Home tenta un’interpretazione ...
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Poeta e grammatico (n. in Inghilterra 1180 circa - m. dopo il 1258). Studiò a Oxford e quindi, dopo il 1195 circa, a Parigi, dove fu alunno di Alano di Lilla; dal 1229 al 1231 insegnò a Tolosa, poi a Parigi [...] e di prosa, in particolare lettere, in cui è dato speciale risalto alle clausole ritmiche (cursus) e alle figureretoriche. Sembra anche certa l'attribuzione a G. di un commento allegorico-esegetico alle Metamorfosi di Ovidio (Integumenta super ...
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La terza delle cinque parti in cui la retorica classica divide l’elaborazione del discorso. Essa riguarda la formulazione linguistica delle idee trovate nell’inventio e ordinate nella dispositio. La materia [...] e argomento (genus humile, genus mediocre, genus grave: stile umile, medio e sublime). La trattazione dell’ornatus abbraccia la classificazione dei tropi e delle figureretoriche di parola e di pensiero (figurae elocutionis, figurae sententiae). ...
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Retore greco (seconda metà del sec. 2º d. C.). I suoi discorsi (41 a noi pervenuti), sovrabbondanti d'immagini, di aneddoti, di figureretoriche, che ricordano la scuola di Gorgia, hanno, come contenuto, [...] una eclettica cultura filologica, in cui il prevalente platonismo è mescolato a dottrine aristoteliche, stoiche, ciniche, neopitagoriche ...
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TASSO, Torquato
Umberto BOSCO
Da una nobile famiglia bergamasca, le cui prime notizie sicure risalgono al sec. XIII, nacque T. a Sorrento da Bernardo (v.) e da Porzia de' Rossi l'11 marzo 1544. Ebbe [...] immaginavano, e quale vedevano mirabilmente incarnato nella figura del T. Il quale pertanto avrà in T., in Propugnatore, n. s., II, p. 451 segg.
Sulle idee filosofiche e retoriche: F. Falco, T. T. filosofo, Savigliano 1868; id., Dottrine filos. di ...
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FEDERICO II di Svevia, imperatore, re di Sicilia e di Gerusalemme, re dei Romani
Norbert Kamp
Nacque il 26dic. 1194, due giorni dopo che il padre, l'imperatore Enrico VI di Svevia, era stato incoronato [...] in un certo senso in una competizione letteraria tra maestri di ars dictaminis che si combatterono a suon di figureretoriche. Gli avversari di F., richiamandosialle profezie di Gioacchino da Fiore, presentarono l'imperatore come il predecessore dell ...
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figurato
agg. [part. pass. di figurare]. – 1. Rappresentato per mezzo di una figura (disegno, pittura, statua) o di figure, o, anche, foggiato, plasmato, espresso in una determinata forma o figura. Con questa accezione, è meno com. di raffigurato...
figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...