La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figureretoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] du language, Paris, Editions du Seuil, 1972).
Ellero, Paola (1997), Introduzione alla retorica, Firenze, Sansoni.
Gruppo μ (19913), Retorica generale. Le figure della comunicazione, Milano, Bompiani (1a ed. Rhétorique générale, Paris, Larousse, 1970 ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] e il gusto, la vista e il tatto. Questi accostamenti creano un senso di straniamento, con un effetto tipico di figureretoriche non solo come la metafora ma, per certi aspetti, anche l’ossimoro (in quanto le parole risultano inconciliabili dal punto ...
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La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figureretoriche di pensiero (➔ retorica), [...] i quali si dà fondamento all’argomentazione (Laus-berg (1966-1968): § 872).
Nella retorica classica la definizione della figura, come di quasi tutte le figure di pensiero, muove da un dato identificativo di ordine semantico e non propriamente formale ...
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Aposiopesi o reticenza (dal gr. aposiṓpēsis, dal verbo aposiōpáō «mi interrompo, taccio»; in latino si traduce reticentia «reticenza») è la figuraretorica che consiste nell’improvvisa interruzione di [...] con la soppressione di una sua parte o nell’allusione diretta a qualcosa che viene taciuto.
Tra le figureretoriche, assieme all’ellissi, l’aposiopesi, interrompendo il discorso, impone un sovrappiù interpretativo (di tipo enfatico) circa le ragioni ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] sta nel palmo di una mano).
A livello semantico, un n. può avere origine da parole già esistenti, attraverso figureretoriche come l'antonomasia (per es., calimero, chi è ingiustamente oggetto di scarsa considerazione), la metafora (gamba, componente ...
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MANCINELLI, Antonio
Carla Mellidi
Nacque a Velletri, nel 1452, secondogenito di Giovanni e di Angela Pesanti.
Principali fonti sul M. sono le sue stesse opere, in cui egli profuse notizie autobiografiche. [...] . Sede, è dedicato il Carmen de figuris (Roma, E. Silber, 1489 [IGI, 6053]), sorta di compendio in versi delle figureretoriche più importanti.
L'impegno del M. si estese anche a opere consolidate nell'insegnamento del latino. A dispetto degli sforzi ...
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BENE da Firenze
Nacque, a quanto affermò egli stesso, a Firenze, in data imprecisata, ma sicuramente dopo la metà del sec. XII. È probabile che compisse gli studi a Bologna, dove negli anni intomo agli [...] scrivere in modo proprio ed elegante, tratta particolarmente della compositio come ordinatio verborum; nel secondo illustra le varie figureretoriche, i colores; nel terzo si occupa della salutatio; nel seguente disserta sulle quattro parti in cui si ...
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BALBI, Giovanni (Iohannes Balbus, de Balbis, de Ianua)
Alessandro Pratesi
Genovese di nascita, rivestì nella città natale l'abito domenicano. Secondo una tradizione non controllabile, la famiglia sarebbe [...] la prima tratta dell'ortografia, la seconda dell'accento, la terza dell'etimologia e della sintassi, la quarta delle figureretoriche, la quinta - stando al titolo - della prosodia; in realtà quest'ultima parte, che è la più importante, tratta, oltre ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] l'Ovidio amatorio di E.J. Kenney (1961), la Poetica e la Retorica aristoteliche di R. Kassel (1965, 1976), le Epistole e i Dialoghi Saggi sulla storia dello stile e del linguaggio nell'arte figurativa, tradotti da G. Federici Ajroldi, Bari 1938; ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] i rimaneggiamenti in volgare rispondevano a strutture e regole retoriche elaborate a fini pastorali. Il contenuto da trasmettere era 1589), che nell’introduzione informava di aver spiegato ogni figura con l’aggiunta di «alcune parole» da leggere agli ...
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figurato
agg. [part. pass. di figurare]. – 1. Rappresentato per mezzo di una figura (disegno, pittura, statua) o di figure, o, anche, foggiato, plasmato, espresso in una determinata forma o figura. Con questa accezione, è meno com. di raffigurato...
figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...