La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] fatto che essa è stata poi ripetuta molte volte. Ma Filippo, per quanto tollerante nei confronti dei cristiani, fu – Infatti la persecuzione scoppiata nel 250 con l’editto di Decio costituì un’improvvisa battuta d’arresto di quello sviluppo, almeno ...
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Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] Nerone e Alessandro Severo, di Tito, di Agrippa e di Decio. Oggi, purtroppo, le strutture originali sono quasi del tutto La brevità del regno di Massenzio, della quale anche Filippo Coarelli tiene conto, si accorda in effetti piuttosto bene con ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] del vasto Impero. Da questo punto di vista, il decreto di Decio del 250, che scatena la prima persecuzione generale nei confronti dei portati avanti da imperatori successivi, da Alessandro Severo a Filippo e a Gordiano, di sostituirlo con quello più ...
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Monarchia, diarchia, tetrarchia
La dialettica delle forme di governo imperiale fra Diocleziano e Costantino
Valerio Neri
A partire dall’inizio del regno di Diocleziano fino alla definitiva vittoria [...] e Geta dal 211 al 212; Pupieno e Balbino nel 238; Filippo e il figlio Filippo iunior dal 247 al 249; Decio e il figlio Erennio Etrusco nel 251; Treboniano Gallo e il figlio di Decio, Ostiliano, sempre nel 251; Valeriano e il figlio Gallieno dal 253 ...
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Persecuzioni e tolleranza cristiana e pagana
Arnaldo Marcone
I rapporti tra la Chiesa cristiana e lo Stato romano sono complessi. Si devono tuttavia evitare le semplificazioni.
Non è corretto, infatti, [...] sostanza, sino alla metà del III secolo e alla persecuzione di Decio, la legislazione anticristiana si riassume nel rescritto di Traiano, vale i cristiani per odio nei confronti del predecessore Filippo, mentre per giustificare quella di Valeriano ne ...
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NOVAZIANO, antipapa
Manlio Simonetti
Ne sono ignoti luogo e data di nascita. Una tarda notizia di fonte orientale (Filostorgio), che lo fa nascere in Frigia, appare tendenziosa per l'evidente accostamento [...] a Roma aveva già perso di vigore prima che la morte di Decio in battaglia la facesse terminare del tutto. Perciò già all'inizio del le celebrazioni che si svolsero, sotto l'imperatore Filippo l'Arabo, nel 247, ricorrenza millenaria della fondazione ...
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Fabiano, santo
Francesco Scorza Barcellona
Successore di Antero nel 236, secondo la datazione del Catalogo Liberiano, più attendibile di quella di Eusebio di Cesarea, che nel Chronicon pone il suo accesso [...] del pontificato di F., sotto Gordiano III (238-244) e Filippo l’Arabo (244-249), fu per la Chiesa relativamente pacifico. pontificalis. F. fu una delle prime vittime della persecuzione di Decio (Eusebio di Cesarea, Historia ecclesiastica VI, 39, 1) ...
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DE AMBRIS, Amilcare
Francesco Maria Biscione
Nato a Licciana (oggi Licciana Nardi), in provincia di Massa e Carrara, il 4 nov. 1884 da Francesco e da Valeria Ricci, fu fratello minore di Alceste, nonché [...] divenire - a seguito dell'arresto dei sindacalista Decio Bacchi - segretario del sindacato metallurgico milanese alla a Mussolini per tramite della madre dello scomparso sindacalista Filippo Corridoni (la cui figura durante il fascismo era assurta ...
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GRAZIANI, Antonio Maria
Marcella Marsili
Nacque a Borgo San Sepolcro (oggi Sansepolcro), nell'alta valle del Tevere, il 23 ott. 1537 da Giulio e da Ludovica Sernada, entrambi di illustre famiglia. Ultimo [...] Alessandro Farnese, Giorgio Radziwiłł, Vincenzo Laureo e Decio Azzolini, il suo parere sulle condizioni del , a cura di A. Mai, Romae 1842; P. Amat di San Filippo, Bibliografia dei viaggiatori italiani colla biografia delle loro opere, Roma 1882, pp ...
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CARAFA, Diomede
Carla Russo
Del ramo dei Carafa della Stadera, nacque in data imprecisata da Marzio, duca di Maddaloni, e da Maria di Capua Pacheco y Zuñica, figlia del principe di Conca, erede del [...] C. ebbe per amante tale Costantella Fretta, sposata con Decio Favilla, che nel 1644, ottenne, grazie alla mediazione del d'Oñate, da don Giovanni d'Austria e dallo stesso Filippo IV sembrano, tuttavia, testimoniare che questa sua assenza non fosse ...
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