La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] in La figura e l’opera di Guido Miglioli (1879-1979), a cura di F. Leonori, Firenze 1982, pp. 82-94.
20 Cfr. G. De Rosa, FilippoMeda e l’età liberale, Firenze 1959, pp. 184-192.
21 Cit. in G. Cosmacini, Gemelli, Milano 1985, pp. 153-154.
22 Cfr. F ...
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L’editto di Milano
Origine e sviluppo di un dibattito
Paolo Siniscalco
La questione costantiniana presenta, ieri come oggi, un grandissimo interesse, poiché costituisce un banco in special modo idoneo [...] – come invece asserito da Seeck – ma a disposizioni precedenti dello stesso Costantino. Ignaro del dibattito in corso, FilippoMeda, in un articolo pubblicato sempre su La Rassegna Nazionale42, dà per scontato che l’editto sia stato effettivamente ...
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I giornali: ombra e riflesso
Mauro Forno
I giornali cattolici: un universo straordinariamente ampio e ben difficilmente circoscrivibile. Alcuni organi formalmente cattolici sono lontani da legami con [...] . Il secondo, «L’Italia», era stato fondato a Milano il 25 giugno 1912, sulle ceneri dell’«Unione» di FilippoMeda, che aveva appena cessato di esistere31. Esso si era caratterizzato per un approccio moderno e politicamente ‘libero’, tale da ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] religioso incipiente quale era quello dei primi anni Venti.
Modello di un popolarismo moderato, «Civitas», fondata nel 1919 da FilippoMeda, si impegnò nella ricerca di una temperanza politica in grado di legarsi a una visione dinamica della vita e ...
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1913. L’Italia e il XVI centenario dell’editto di Milano
Stefania De Nardis
Nel biennio 1912-1913 in tutta Europa si danno alle stampe centinaia fra libri, opuscoli, articoli di variegatissima natura [...] Gentiloni aveva stilato con il contributo, fra gli altri, di Filippo Meda11, che dopo le elezioni prende però subito le distanze _Biografico)/ (25 apr. 2013).
11 A. Canavero, FilippoMeda. L’intransigente che portò i cattolici nello Stato, Milano ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] in Germania fra Otto e Novecento, a cura di G. Corni, P. Schiera, Bologna 1986, pp. 241-284.
46 G. De Rosa, FilippoMeda e l’età liberale, Firenze 1959, p. 187.
47 Erver (E. Vercesi), Una conferenza di Vercesi a Ferrara, «L’Osservatore cattolico», 10 ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] un ramo che propugnava il rientro in politica (con il motto «preparazione nell’astensione» e la militanza di FilippoMeda) e la realizzazione di una democrazia cristiana32, i cui contorni imprecisi divennero occasione di gravi conflitti. Lo stesso ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] impegnato, animato da quei principi morali e sociali che derivano dalla civiltà cristiana»54. Anche il milanese FilippoMeda, membro dal 1902 del comitato permanente dell’Opera dei congressi, aveva affinato la propria preparazione politica attraverso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Milano e la borghesia degli imprenditori
Pier Luigi Porta
L’istruzione superiore: la nascita del Politecnico
Scopo di questa esposizione è quello di effettuare un esame della cultura economica della [...] poco noto come Angelo Mauri (1873-1936) che, almeno nelle fasi iniziali, è per molti aspetti parallela a quella di FilippoMeda (1869-1939), personaggio forse un poco più noto per le sue attività nel mondo cattolico. Profonda è l’influenza su questi ...
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Croce ministro della Pubblica Istruzione
Giuseppe Tognon
Croce fu ministro della Pubblica Istruzione nel quinto e ultimo dei governi presieduti da Giovanni Giolitti, dal 15 giugno 1920 al 4 luglio 1921. [...] Guerra il socialista riformista Ivanoe Bonomi (poi il popolare Giulio Rodinò, dal 2 aprile 1921), al Tesoro il popolare FilippoMeda (poi Bonomi, dal 4 aprile 1921), al Lavoro e Previdenza sociale il democratico sociale Arturo Labriola; il presidente ...
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