GUAZZO (Guazzi), Marco
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque a Padova fra il 1480 e il 1485 da padre mantovano e madre veneziana, "l'uno e l'altra di nobile famiglia", come egli stesso scrive nella sua Cronica [...] : nel 1530 aveva curato, prima per Bindoni e Pasini, e poi "a complacentia" del prediletto Zoppino due edizioni del Filocolo di G. Boccaccio; la seconda è presentata come la più attendibile in circolazione, certo in polemica con quella approntata nel ...
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GUALTIERI, Lorenzo (Lorenzo Spirito)
Guido Arbizzoni
Nacque a Perugia da Cipriano, notaio di prestigio, e da Andrea Matteucci, che morì quando il G. era ancora in tenera età. In assenza di documenti [...] di Baldelli e Cecchini), grazie alle sue capacità di amanuense (e anche di miniatore), documentata da due copie del Filocolo di Boccaccio (Biblioteca apost. Vaticana, Vat. lat., 4813; Perugia, Biblioteca comunale Augusta, Mss., B.35) e dai numerosi ...
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Favola
Pasquale Stoppelli
Titolo dato da M. all’unica sua opera narrativa in prosa, più nota come Novella di Belfagor, dal nome del diavolo che ne è protagonista. Lo scrittore la vergò in quello che [...] il precedente più calzante, anche in ragione dei suoi risvolti parodistici, è probabilmente il discorso di Satana nel Filocolo di Giovanni Boccaccio (I ix), che peraltro si conclude proprio con un trasferimento del principe delle tenebre sulla Terra ...
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Frase nucleare è un’etichetta generica e imprecisa con cui si indicano le frasi ‘più piccole’ di una lingua, cioè quelle non composte da altre frasi, combinando le quali si ottengono costruzioni più complesse [...] mi pare che la giovane età degli uomini e delle donne, senza questo amore sentire, trapassare possa (Boccaccio, Il Filocolo, VIII)
(a) questo nostro amore precede seguire
(b) impossibile precede mi pare
(c) questo amore precede sentire
(d) trapassare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel panorama culturale dell’Europa del Duecento, caratterizzato dal trionfo degli studi [...] di Livio; forse i Factorum et dictorum memorabilium libri di Valerio Massimo) e desiderio di emulazione degli antichi: tanto nelle opere latine, dopo l’incontro con Petrarca, che in quelle volgari della giovinezza (a partire dal Filocolo, 1336-1339). ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gianfranco Agosti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il genere della novella si sviluppa nel Cinquecento secondo schemi e formule che si [...] , e la stilizzazione manieristica della cornice che al codice realistico del Decameron preferisce le atmosfere rarefatte del Filocolo, indicano che nella novellistica cortese della seconda metà del secolo l’eclissi del rapporto tra letteratura e ...
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DIONIGI da Borgo Sansepolcro (Roberti, de Roberti, Dionigi)
Maurizio Moschella
Nacque intorno al 1300 a Sansepolcro, nei pressi di Arezzo, forse dalla locale famiglia de' Roberti, della quale però non [...] (1955), pp. 408 s.; U. Mariani, Il Petrarca e gli agostiniani, Roma 1959, pp. 1533; A. E. Quaglio, Valerio Massimo e il "Filocolo" di G. Boccaccio, in Cultura neolatina, XV (1960), pp. 67 n. 45, 71; G. Di Stefano, D., amico del Petrarca e maestro del ...
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Poeta inglese nato tra il 1340 e il 1345 morto nella seconda metà del 1400 (la data 25 ottobre sulla tomba in Westminster Abbey fu posta da Nicholas Brigham nel 1556, s'ignora con quale fondamento; in [...] Novella del Franklin, anziché dal Decameron (X, 5), par derivata, se mai, dalla prima redazione che di essa si trova nel Filocolo. mfine non v'è traccia alcuna d'imitazioni particolari, come si trovano in tutti i casi di fonti chauceriane. E d'altra ...
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SECENTISMO
Mario Praz
. Si suole designare con questo termine, e con altri affini, alcuni generali (concettismo), altri riferentisi a particolari letterature (marinismo per l'Italia, da G. B. Marino; [...] derivato dalla tarda latinità; non sorprende quindi di trovare gli stessi procedimenti del Lyly non solo nel Boccaccio (specialmente nel Filocolo), da cui l'inglese deve averli direttamente imparati, ma in Guittone d'Arezzo e in altri (per es., nell ...
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CAVICEO (Cavizzi), Iacopo
Lorenza Simona
Secondo la biografia di Giorgio Anselmi, suo concittadino e contemporaneo, il C. nacque a Parma il 1° maggio 1443 da Antonio e da una Margherita. L'anno resta [...] poco la segue nella tomba.
Il filo narrativo, modellato su temi boccacceschi derivanti soprattutto dall'Amorosavisione e dal Filocolo, è abbastanza esile e continuamente interrotto dai monologhi o dai dialoghi di. tipo amoroso, a sfondo filosofico e ...
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maestria
maestrìa s. f. [der. di maestro1]. – Abilità eccellente in qualche cosa; perizia da maestro: m. di pennello, di scalpello, di canto; opera eseguita con grande m. d’arte, con insuperabile m.; dimostrare, affettare, ostentare maestria....
alfino
s. m., ant. – Forma originaria per alfiere2, pezzo del gioco degli scacchi, più vicina all’etimo arabo (come il fr. ant. aufin e il provenz. alfi): avendo il re alla sinistra sua l’uno degli alfini, il castellano assedia quello di Filocolo...