Poeta tedesco (Dessau 1794 - ivi 1827). Dopo aver partecipato come volontario alla guerra di liberazione antinapoleonica, costituì a Berlino, insieme ad amici ugualmente orientati a sentimenti antireazionarî, [...] e bibliotecario nella nativa Dessau e lasciò opere di erudizione nel campo della filologiaclassica e della germanistica (fra l'altro pubblicò un'antologia di Minnesinger, 1816, e la Bibliothek der Dichtungen des 17. Jahrhunderts, 10 voll., 1822 ...
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Filologo (Brieg, Slesia, 1797 - Atene 1840). Fu prof. di filologiaclassica a Gottinga. Allievo di A. Boeckh e di Ph. K. Buttmann, concepì la filologia come storia delle vicende politiche, della letteratura, [...] dell'arte, della religione, contrapponendosi alla precedente filologia grammaticale rappresentata da G. Hermann. Concentrò i suoi studî specialmente sulla protostoria greca (Aegineticorum liber, 1817; Orchomenos und die Minyer, 1820; Die Dorier, 1824 ...
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Filologo e storico della filosofia austriaco (Brno 1832 - Baden, Vienna, 1912). Fu dal 1873 prof. di filologiaclassica all'univ. di Vienna; dal 1909 socio straniero dei Lincei. La sua opera capitale è [...] costituita dai Griechische Denker (3 voll., 1893-1909; trad. it., 4 voll., 1933-45), vasta storia del pensiero antico dalle origini a Stratone di Lampsaco. Sono da ricordare inoltre gli studî e le edizioni ...
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PERROTTA, Gennaro
Filologoclassico, nato a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900; allievo di G. Pasquali a Firenze, è stato prof. di letteratura greca nell'università di Catania (1930-32), di Cagliari [...] , 1926), sulla lirica e sul dramma greco: oltre ai numerosi articoli e saggi su riviste e periodici di filologiaclassica, si ricordino le opere: I tragici greci, Bari 1931; Saffo e Pindaro, Bari 1935; Sofocle, Messina 1935. È fondatore e direttore ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] una prima apertura verso l'idea di un rapporto filogenetico tra latino e italiano. Questa cultura, consolidata dalla filologiaclassica posteriore, diventò nell'Ottocento la base su cui venne a costituirsi un confronto euro-asiatico che assegnò al ...
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Filologoclassico, nato a Napoli il 22 febbraio 1913, morto a Genova il 24 settembre 1991. Formatosi alla scuola di A. Rostagni, dopo un decennio di incarichi universitari, ha ricoperto la cattedra di [...] (1980), Tibullo tra esterofilia e patriottismo (1986); Properzio: Properzio, l'elegiaco della trasgressione (1986). L'Istituto di Filologiaclassica e medievale di Genova ha raccolto in 12 serie di Opuscula i suoi scritti minori.
Nella ripresa di ...
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Filologoclassico tedesco, nato a Gaschwitz (Sassonia) il 6 agosto 1910, morto a Denzlingen (Baden) il 19 novembre 1981. Ha studiato presso il Philologisches Seminar di Lipsia, ove fu allievo di F. Klingner. [...] di Terenzio (1938), divenne professore dapprima straordinario (1943) poi ordinario (1949) di Filologiaclassica presso l'università di Friburgo. I suoi interessi filologici si muovono soprattutto nel campo della poesia, della storiografia e della ...
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Filologo nato ad Avellino il 6 giugno 1859, morto a Napoli il 13 agosto 1930. Si laureò in lettere presso l'università di Napoli. Dopo avere insegnato breve tempo nelle scuole medie, nel 1884 fu nominato [...] arcaico, ivi 1924; La letteratura latina anteriore all'influenza ellenica, voll. 3, ivi 1924; Studi critici di filologiaclassica e moderna, ivi 1926; Studi critici e scritti varii, ivi 1927; Il Giappone vittorioso, Milano 1908; Trilogia intorno ...
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Filologo ed esegeta del Nuovo Testamento, nato a Wrexham, Denbingshire, il 7 aprile 1884; dopo gli studî di filologiaclassica (1902-10) e di teologia (1908-1911) ad Oxford, iniziò nel 1912 la sua attività [...] Bibbia. Va ricordata anche la sua attività a favore del movimento ecumenico delle Chiese.
La preparazione di filologoclassico di D. lo ha portato ad approfondire specialmente lo sfondo ellenistico del Nuovo Testamento, pur preoccupandosi sempre ...
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Orientalista e glottologo italiano (Mistretta 1898 - ivi 1973). L'attività di P. si è spiegata nell'interpretazione storica di fatti linguistici nel campo indoeuropeo e nel romanzo (il digamma in Omero, [...] le quali il linguaggio è fatto di conoscenza, e la lingua è sistema distintivo di tale conoscere.
Vita
Studiò filologiaclassica a Firenze con G. Vitelli, linguistica indoeuropea e iranistica a Heidelberg con Chr. Bartolomae. Prof. univ. dal 1927 ...
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filologia
filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione di documenti letterarî e alla loro...
filologo
filòlogo s. m. (f. -a) [dal lat. philolŏgus, gr. ϕιλόλογος; v. filologia] (pl. m. -gi, meno com. -ghi). – Cultore della filologia: f. classico, f. romanzo. In funzione attributiva o predicativa, per indicare l’indirizzo specialmente...