Scienza greco-romana. La filosofiadella Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofiadella Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] di Parmenide: il filosofodella dottrina rigorosamente concettuale, l’ideologo dell’immobilità dell’essere quale lo (Metaphysica, I, 985 b 15-19).
Nel ritratto delloscienziato atomista lo Stagirita vuole cogliere l’esempio del ricercatore aperto ...
Leggi Tutto
DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] morali, politiche, religiose e storiografiche del filosofo. Poiché Hume rappresenta "il primo passo decisivo verso una coscienza speculativa dellascienza moderna" e una "conferma critica delle intuizioni metodologiche di Galileo e di Newton ...
Leggi Tutto
scienza cognitiva L’insieme delle discipline (intelligenza artificiale, psicologia cognitiva, linguistica, psicolinguistica, filosofiadella mente e del linguaggio, neuroscienze, antropologia), che hanno [...] , ma anche l’elaborazione di sofisticati modelli computazionali.
Le pretese eccessive del modello computazionale della mente sono state evidenziate in particolare dai filosofi H.L. Dreyfus e J. R. Searle. Il primo ha segnalato i limiti del ...
Leggi Tutto
Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] , essendo stati i Greci gli unici a suo dire ad aver saputo sviluppare una pura teoria. La filosofia, come si legge in La crisi dellescienze europee e la fenomenologia trascendentale (Mohanty 1992), deve essere svincolata da interessi pratici e il ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] stato fatto, che con Aristotele è nata la fisica come scienza.
A questo punto è forse utile riportare la famosa classificazione dellescienze esposta da Aristotele. Le scienze (epistẽmai) o "filosofie" (philosophíai: per lui ‒ come già detto ‒ i due ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] richiede dunque l'ausilio dellescienze dei numeri e della misura, ossia dell'aritmetica e della geometria. Per Posidonio si trattava di approcci agli stessi oggetti, ma secondo due metodi distinti: mentre il filosofo naturale fornisce dimostrazioni ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Epistemologia e teorie della Natura nell'eta ellenistica
David Sedley
Epistemologia e teorie della Natura nell'età ellenistica
La filosofia ellenistica
Nel IV sec. a.C. Aristotele [...] loro programma filosofico: per dimostrare la divinità e la razionalità del mondo, il carattere onnicomprensivo del nesso causale (o fato), la natura del bene e così via. Soltanto sporadicamente sconfinarono nel territorio dellascienza propriamente ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Nascita dellescienze e relazioni tra discipline
Giuseppe Cambiano
Nascita dellescienze e relazioni tra discipline
Sapere globale e distinzioni tra discipline
Nella Grecia antica, [...] nel De caelo. Indagini biologiche, che rientrano nell'ambito di quella che Aristotele chiama 'fisica', ossia 'scienza, o filosofia, della Natura', possono dunque collegarsi con indagini astronomiche, ma ciò ha una funzione euristica e non viola il ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Jim R. Hankinson
Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Con le sue riflessioni sui limiti della conoscenza umana, [...] a pieno il senso e la natura della critica scettica alla scienza occorre tener presente come fosse di fatto possibile essere scettici da un punto di vista filosofico, dubitare cioè della conoscibilità della realtà, e nello stesso tempo praticare la ...
Leggi Tutto
Scienza e società
Gianni Statera
Le origini del problema
Il problema dei rapporti fra conoscenza scientifica, da un lato, e sistemi sociali, mutamento sociale e culturale, dall'altro, si pone fin dal [...] parzialità cominciano allora a delinearsi come tratti peculiari dellascienza empirica, in quanto contrapposta alla filosofia scientifica.
Può apparire contraddittorio che l'originario sviluppo dellascienza intesa in senso lato nell'Inghilterra del ...
Leggi Tutto
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...