Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ruggero Giuseppe Boscovich
Pasquale Tucci
Nato in Dalmazia da padre serbo, si formò e operò in Italia, dove fu tra i primi a promuovere la diffusione e la discussione critica del newtonianesimo. Nell’opera [...] Boscovich fu infatti uno dei primi filosofi naturali a diffondere in Italia la scienza newtoniana.
A Roma ricevette gli ordini alla formulazione della sua teoria di campo, una delle novità scientifiche più importanti dellascienza ottocentesca. ...
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GUGLIELMINI, Domenico
Anna Rita Capoccia
Nacque a Bologna, da Giulio e da Gentile Neri, il 27 sett. 1655. A Bologna studiò matematica con G. Montanari e medicina con M. Malpighi: dal primo fu introdotto [...] e avversata da G.C. Schelhammer.
L'Accademia filosofica sperimentale di A.F. Marsigli - della quale il G. fu membro dal 1687 - per la concezione del metodo, delle possibilità e finalità dellascienza, non era lontana da quella di G. Montanari ...
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COMPARETTI, Andrea
Ugo Baldini
Nacque a Vicinale di Buttrio (Udine) da Francesco, piccolo proprietario terriero, e da Maria Trevisan, probabilmente il 30 ag. 1745 (come afferma il necrologio apparso [...] l'impossibilità, nella situazione contemporanea dellascienza, di saldare in un unico contributo del S. Collegio dei filosofi e medici di Padova alla vaiuolizzazione nel dominio veneto, in Atti e mem. della Acc. di storia dell'arte sanitaria. s. 2, ...
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BANFI, Antonio
Fulvio Papi
Nato a Vimercate (Milano) il 30 sett. 1886, iniziò i suoi studi all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, dove nel 1908 conseguì la laurea in lettere discutendo con [...] i principi teoretici formulati nella sua opera maggiore: del 1934 è la ricerca Sui principi di una filosofiadella morale, nei Rendic. d. R. Ist. lombardo di scienze e lettere, s. 2, LXVII (1934), pp. 609-670; del 1935 il Saggio sul diritto e sullo ...
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Confucio e il confucianesimo
Maurizio Paolillo
L'insegnamento morale che per secoli è stato alla base della società cinese
Confucio, vissuto in Cina fra il 6° e il 5° secolo a.C., andò per tutta la [...] di non volersi interessare di demoni e spiriti: la sua filosofia era rivolta all'uomo e alla sua vita su questa Terra processo che da noi portò al Rinascimento e alla nascita dellascienza moderna. L'incontro con le potenze occidentali, soprattutto a ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] sul versante retorico-letterario e quindi inutile a scienziati e filosofi, costretti a ricorrere nelle loro opere a contenuta ma significativa: molte di esse riguardano voci dellascienza e della tecnica, accanto a voci letterarie di autori non ...
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COLLI, Giorgio
Luigi Cimmino
Nacque a Torino il 16 genn. 1917 da Giuseppe ed Enrica Colombetti. fi padre, personaggio influente negli ambienti culturali torinesi, era amministratore della Stampa e, [...] , ibid. 1983. È opportuno richiamare ancora le traduzioni di H. Cassirer, Storia dellafilosofia moderna, II (Il problema della conoscenza nella filosofia e nella scienza da Bacone a Kant), Torino 1953; Platone, Simposio, ibid. 1960 (con introduzione ...
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DE GRAZIA, Vincenzo
Roberto Grita
Nacque a Mesoraca (prov. di Catanzaro) il 19 febbr. 1785, da Marco e Laura Brondolillo. A cinque anni fu mandato a Napoli a studiare nel collegio reale di S. Carlo [...] positivisti che in quegli anni già cominciavano a diffondersi in Francia, Inghilterra ed Italia.
Nel Saggio filosofico su la realtà dellascienza umana, considerata unanimemente la sua opera più importante, il D. criticò apertamente il kantismo e la ...
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BARZELLOTTI, Giacomo
Virginia Cappelletti
Nacque a Firenze il 7 luglio 1844. Conseguita la laurea, si dedicò all'insegnamento dellafilosofia. Ancor prima aveva cominciato a pubblicare saggi di argomento [...] e come fatto e il suo progresso nella storia (pubblicata in Rivista italiana di filosofia, II [1887], pp. 3-33)il B. illustrava l'iinportanza dellascienza nella "progressiva elaborazione" che "l'ideale del dovere" subisce nella storia attraverso i ...
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Aristotele
Stefano De Luca
La mente filosofica più universale dei Greci
Se il filosofo è colui che 'ama il sapere', Aristotele ‒ vissuto in Grecia nel 4° secolo a.C. ‒ ne ha rappresentato la massima [...] varietà.
Metafisica
Secondo Aristotele l'uomo è spinto a filosofare, cioè a conoscere, dalla meraviglia che gli enigmi grandi e piccoli della realtà suscitano in lui. E se ogni scienza particolare arreca felicità, perché scioglie qualche enigma, la ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...