QABBĀLĀH (Cabala [pr. cabàla] o Cabbala)
Elia S. Artom
H Parola ebraica che significa propriamente "ricezione", e che si applica in genere a indicare il ricevimento che una generazione fa della tradizione [...] centri cabbalistici si formarono in Provenza, Francia e Spagna, ebbero notevole importanza per lo sviluppo della Qabbālāh i filosofiebrei da Saadyāh in poi, e i pseudoepigrafi neoplatonici di origine araba, che furono assai studiati dai cabbalisti ...
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Nacque verso il 1380, a quanto pare, a Monreal (Spagna); morì verso il 1440. Filosofo e teologo, fu uno dei dottori ebrei che intervennero in rappresentanza dell'ebraismo alla disputa di Tortosa nel 1413-14. [...] . Frequentemente polemizza in quest'opera con la dottrina cristiana. Come Crescas, egli si distacca dall'intellettualismo dei filosofiebrei più antichi, e pone il fine della vita umana nel perfezionamento, non tanto intellettuale, quanto morale e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Aristotele
Enrico Berti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Aristotele è l’autore del primo sistema filosofico-scientifico elaborato nella [...] greco più ammirato dagli Arabi, come Platone lo era stato dai primi filosofi cristiani. Sempre in Spagna egli è oggetto di attenzione anche da parte di filosofiebrei quali Avicebron e Mosè Maimonide. Anche nell’Impero bizantino Aristotele è studiato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È con il X secolo che il mondo giudaico intensifica in modo significativo la relazione [...] della famiglia dei Tibbon. Oltre alle opere filosofiche giudaiche scritte in arabo, si traducono opere di filosofi islamici, testi della filosofia greca, e si redigono commenti. In Italia i filosofiebrei entrano in contatto con la tradizione latina ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] , il De Ars probata oculorum (Arieti, 1996, p. 180).
Anche nel campo dell'astrologia vi furono numerosi esempi di filosofiebrei attivi in Italia meridionale, tra cui è noto Jacob Anatoli, medico alla corte di Federico II e dal 1231 maestro presso ...
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DEL MEDIGO (del Medigo), Elia (Helias Cretensis, Eliyahu ben Moses Abba)
Alberto Bartòla
Figlio di Moses Abba, nacque a Candia da una delle più importanti famiglie ebree cretesi - da cui Helias Cretensis, [...] e Domenico Grimani, il quale, divenuto in seguito cardinale di S. Marco, - era a sua volta in contatto con il filosofoebreo. A proposito della Quaestio de efficentia mundi è interessante notare - ma la stessa cosa è da tenere presente anche nel caso ...
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MESSIANISMO
Yoseph COLOMBO
Alberto VACCARI
. Parola e concetto proprî delle religioni ebraica e cristiana, punto centrale d'intesa insieme e di opposizione fra di esse; d'intesa sul fondo comune dei [...] del popolo ebraico in Palestina, al ristabilimento della dinastia davidica, alla riedificazione del Tempio. Ma la maggior parte dei filosofiebrei è per una visione più larga dei tempi messianici. Albo, Bahyà, Ibn ‛Ezrā, Abrabanel, Qimḥī ammettono la ...
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SCOLASTICA
Francesco Pelster
. Nome e carattere. - Il termine di filosofia "scolastica" è stato introdotto nell'uso generale, a designare la filosofia e la teologia medievali, solamente dagli umanisti, [...] un estratto dall'Elementatio theologica di Proclo, fu introdotta una moltitudine di idee neoplatoniche e aristoteliche. Tra i filosofiebrei ebbero una particolare influenza Ibn Gebirol con la sua opera di tinta fortemente neoplatonica Fons vitae, e ...
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SPINOZA, Benedetto (Benedictus de Spinoza; Baruch è la traduzione del nome, usata nella formula di scomunica dai capi della comunità ebraica)
Augusto Guzzo
Nato ad Amsterdam il 24 novembre 1632, morto [...] da C. Sigwart nei suoi lavori, sul Breve Trattato, Gotha 1866 e 1870. L'accostamento dello spinozismo ai filosofiebrei del Rinascimento fu compito da M. Joël, Don Chasdai Creska's religions-philosophische Lehren in ihrem geschichtlichen Einflusse ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] nella Germania prenazista. Da questa circostanza è derivata al pensiero ebraico un'impronta in certo modo tedesca, dalla quale i filosofiebrei che seguirono, pur scrivendo in ebraico e in inglese, trovarono difficile liberarsi. Delle grandi correnti ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
asino
àsino s. m. (f. -a) [lat. asĭnus, der. da un vocabolo preindoeuropeo affine al sumerico anśu «asino», come il gr. ὄνος «asino»]. – 1. Quadrupede da soma e da basto, detto anche ciuco o somaro: è un perissodattilo della famiglia equidi,...