allegoria
Jean Pépin
Per valutare correttamente il posto occupato dall'a. nell'opera sia di D. che di qualunque altro, bisogna intendersi anzitutto sul significato del termine.
La nozione di A. - Le [...] parla di un amore per una donna gentile - e non per madonna Filosofia, che è tuttavia il reale oggetto -, se essa nasconde il vero lettera si tratta di un avvenimento della storia degli Ebrei; secondo l'a. rappresenta la nostra redenzione tramite ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. L'ottica
A. Mark Smith
Graziella Federici Vescovini
Eyal Meiron
L'ottica
L'eredità dell'ottica araba nel mondo [...] in relazione alla Theologia Platonis e quindi in riferimento alla filosofia di al-Fārābī o di Avicenna. L'opera di al da approfondire. Vale la pena notare, viceversa, che fra gli Ebrei era molto più diffuso lo studio dell'astronomia, un'altra scienza ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] per ordine di Teodorico, gli appare la personificazione di Filosofia, inviatagli dalla grazia divina, che eleva un canto hanno una precisa conoscenza di questa lingua ci dicono che presso gli Ebrei la parola cielo è usata al plurale, e chi conosce la ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. L'astronomia nell'Islam occidentale
Julio Samsó
Juan Vernet Ginés
L'astronomia nell'Islam occidentale
L'Andalus e il Maghreb
di [...] per l'emiro di Cordova ῾Abd al-Raḥmān II, e l'astronomo ebreo di Qayrawan Abū Sahl Dūnaš ibn Tamīm ‒ a sua volta autore di questo punto di vista la vera critica fu esercitata da filosofi come Averroè, Avempace (1070?-1138) e al-Bitrūǧī (attivo ...
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Il Rinascimento. Magia e astrologia
Germana Ernst
Magia e astrologia
Il sapere magico e astrologico
All'inizio del 1586 la Bolla Coeli et terrae di Sisto V proclamava solennemente che l'uomo non può [...] è indubbio che l'uomo rinascimentale, ancor più che un umanista o un filosofo o uno scienziato, si può caratterizzare come un mago. Tale era il sapiente 'Anticristo o quella del Messia da parte degli Ebrei, dal momento che quanto avviene per volontà e ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
Fernando Girón Irueste
Danielle Jacquart
Mauro Zonta
Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
La tradizione [...] medicina generale, un ruolo di primo piano nelle traduzioni è ricoperto dalle opere mediche (scritte in lingua araba) del medico e filosofoebreo Maimonide: il suo Kitāb al-Fuṣūl fī 'l-ṭibb o Fuṣūl Mūsā fu tradotto a Roma sia da Zerāḥîāh Ḥēn nel ...
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NUOVO TESTAMENTO
L. Hempel
1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I [...] e 2 a Timoteo, a Tito, a Filemone, la lettera agli Ebrei (questa lettera solo per la chiesa cattolica, dato che è considerata raffigurazioni della prima antichità è il vero Orfeo, filosofo, Prometeo, cacciatore e condottiero imperiale e vincitore [ ...
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Scienza greco-romana. Scienza e istituzioni nella Tarda Antichita
Ilsetraut Hadot
Scienza e istituzioni
La matematica
Le quattro scienze matematiche ‒ aritmetica, geometria, astronomia e musica, riunite [...] aveva niente a che fare né con l'enkýklios paideía, nozione filosofica apparsa alla fine del I sec. a.C. per designare ottima famiglia, e, per la maggior parte, stranieri: greci, ebrei, egiziani, ecc., che avevano ricevuto la cittadinanza romana ed ...
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Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] Dio sia vissuto Mosè e dopo di lui i profeti ebrei»35. L’anteriorità di Mosè rispetto agli altri legislatori era antichità di Mosè, i cui scritti erano per il filosofo pagano comunque inattingibili perché andati distrutti nell’incendio del Primo ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Astronomia, computo e astrologia
Bruce S. Eastwood
Astronomia, computo e astrologia
L'astronomia
Quando Prudenzio (348-403 ca.) [...] iniziare Nisan senza aspettarne l'annuncio da parte degli Ebrei e avevano anche deciso quale fosse il giorno scriveva a Carlo Magno, a entusiasmarsi per l'abilità degli antichi filosofi della Natura che sapevano come predire le eclissi e altri eventi ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
asino
àsino s. m. (f. -a) [lat. asĭnus, der. da un vocabolo preindoeuropeo affine al sumerico anśu «asino», come il gr. ὄνος «asino»]. – 1. Quadrupede da soma e da basto, detto anche ciuco o somaro: è un perissodattilo della famiglia equidi,...