Dottrina di Platone e della scuola da lui fondata (Accademia); più in generale, ogni orientamento filosofico influenzato dalla filosofiaplatonica e che ne assume in partic. la distinzione tra un mondo [...] sensibile e un mondo intelligibile. Il primo è il mondo del divenire e del mutamento, da cui deriva l'opinione (dòxa), il secondo è il mondo delle idee, perfette e immutabili, dalle quali deriva la vera ...
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Filosofo (Cherso 1529 - Roma 1597). Letterato del Rinascimento, P. fu un difensore del platonismo contro l'aristotelismo, da lui principalmente combattuto nelle Discussiones peripateticae.
Vita
Studiò [...] . Dopo viaggi a Cipro e in Spagna, fu chiamato (1578) a insegnare filosofia all'univ. di Ferrara, donde passò (1592) a Roma, dove continuò a insegnare filosofiaplatonica fino al 1595.
Opere e pensiero
Nelle Discussiones peripateticae (1571; 2a ed ...
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Filosofo greco (Costantinopoli 412 - Atene 485). Ultimo fra i grandi rappresentanti del neoplatonismo e insieme della filosofia ellenica. A lui si deve una rigorosa sistemazione della filosofia di Platone, [...] forme meliche e la trattazione sulle feste dafneforie e oscoforie. P. intende dare una rigorosa sistemazione della filosofiaplatonica quale si era venuta svolgendo attraverso il medio e il neoplatonismo, fino agli sbocchi religiosi e teologici che ...
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Filosofoplatonico greco (2º sec. d. C.). Visse a Smirne, fu maestro di Galeno. Scrisse un Prologo a Platone e sugli aspetti letterarî e la successione cronologica dei dialoghi platonici. Suo probabilmente [...] è uno scritto didattico sulla filosofiaplatonica, pervenutoci sotto il nome di Alcinoo. Scolaro del filosofo Gaio, A. aderì in massima parte alla sua interpretazione del platonismo, soprattutto concependo quale suprema virtù la ὁμοίωσις θεῷ, cioè l ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] anche i testi) delle varie discipline. Se ne introducono di nuove. Nel Cinquecento si fondano perfino cattedre di filosofiaplatonica. Emergono fra la fine del 15° sec. e il principio del 16° formulazioni teoriche articolate, sistematiche; nascono ...
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Umanista, medico e filosofo (n. Verona 1476 0 1478 - m. Incaffi 1553). Studiò a Padova con Giovanni Aquila, Gabriele Zerbo, Pietro Trampolino e con Girolamo e Marcantonio della Torre. Negli anni [...] ruolo di F. nella trasformazione cinquecentesca dell'aristotelismo attraverso la conciliazione con altre correnti filosofiche, in primis la filosofiaplatonica e il neoplatonismo di Marsilio Ficino. Tanto le opere rimaste inedite o incomplete, quanto ...
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Storico della filosofia antica (Breslavia 1883 - Halle 1935); prof. a Kiel (dal 1933) e a Halle (1935); uno dei fondatori della rivista Quellen und Studien zur Geschichte der Mathematik, è autore di notevoli [...] , specie per quanto riguarda la logica, la dialettica, il numero e i rapporti della filosofiaplatonica con quella aristotelica. Tra le opere principali si ricordano: Studien zur Entwicklung der platonischen Dialektik von Sokrates zu Aristoteles ...
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Scrittore e filosofo (n. Siviglia 1526 - m. 1560); studiò ad Alcalá e a Lovanio. Il tentativo di conciliare la filosofiaplatonica con quella aristotelica, che caratterizza tutta la sua opera, trova la [...] de Platonis et Aristotelis consensione (1554). Tra gli altri suoi scritti meritano di essere ricordati un Ethices philosophiae compendium (1554), e i commentarî ad alcuni dialoghi di Platone (al Timeo, 1554; alla Repubblica, 1556; al Fedone, 1556). ...
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Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un [...] il fondo comune delle varie suggestioni raccolte in una prospettiva di sapientia per cui il filosofo (e anzitutto Platone) si fa sacerdote e la filosofia religione. L'importanza e l'influenza vastissima del F. nella cultura europea è tutta in ...
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Filosofo e matematico (Genova 1667 - Napoli 1746). A Napoli verso il 1690, vi studiò il diritto. Entrato nella cerchia di N. Caravita, contribuì con lui alla creazione dell'Accademia Palatina (1698) che [...] ). Nell'opera La vita civile e l'educazione del principe (1709) sostiene, con chiara derivazione platonica, la necessità che a condurre gli stati siano i filosofi e delinea la figura di un principe virtuoso e saggio. Intensa fu anche la sua attività ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
platonismo
s. m. [der. del nome del filosofo Platone (v. platonico1)]. – 1. La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone: il nucleo centrale è costituito dalla dottrina delle idee eterne, universali, separate dalla realtà sensibile, che...