Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] analoghe si perpetuarono fino a buona parte dellafilosofia moderna, accolte ancora da Cartesio, che ritenne della struttura nucleare, nella fisica atomica, nella fisica dello stato solido e nella fisica delle basse temperature.
Matematica ...
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Storico e scienziato (Venezia 1514 - ivi 1570). Studiò filosofia, matematica e astronomia a Padova. Mandato ambasciatore nel 1548 presso la corte inglese, nel 1550 fu nominato, benché laico, coadiutore [...] in precedenza (Exquisitae in Porphyrium commentationes, 1542; commento alla Retorica di Aristotele nella traduzione latina dello zio Ermolao, 1544; dialogo Dell'eloquenza, 1557, ma in realtà scritto nel 1535 circa) fece seguire, tra l'altro, la ...
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GALILEI, Galileo
Roberto MARCOLONGO
Vito FAZIO-ALLMAYER
Da Vincenzo Galilei (v.) e da Giulia degli Ammannati, nacque Galileo in Pisa il 15 febbraio 1564. Dal padre ereditò il gusto per la musica [...] ai suoi lavori sulla scienza del moto, gli fecero accettare (1° luglio 1610) la nomina a matematico sopraordinario dello studio di Pisa e di filosofo del serenissimo granduca, senz'obbligo di leggere e di risiedere né nello studio, né nella città di ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163; V, i, p. 233)
Il superamento o la contaminazione dei linguaggi artistici tradizionali, così come l'introduzione di nuovi procedimenti espressivi che includono un dialogo sempre [...] la serie numerica del matematico medievale Fibonacci e le forme archetipiche della spirale e dell'igloo; G. Penone poi, dedicatosi a studi sul concetto di indeterminazione nelle scienze, nella filosofia e nell'a., entrò in contatto con J. Cage alla ...
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PARETO, Vilfredo
Luigi Amoroso
Nato a Parigi il 15 luglio 1848, dove il padre Raffaele, vecchio patrizio genovese, mazziniano, viveva esule, morto a Céligny (cantone di Ginevra) il 20 agosto 1923. Passò [...] è opera profondamente innovatrice, in cui la formazione matematicadell'autore si manifesta in tutta la sua genialità. In dogma democratico, l'edificio della nuova fede e della nuova filosofia, antidemocratica, antiumanitaria, antiprogressista, ...
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LEONARDO da Vinci
Enrico CARUSI
Roberto MARCOLONGO
Giuseppe FAVARO
Giovanni GENTILE
Adolfo Venturi
L. fu detto da Vinci dal piccolo borgo in Val d'Arno inferiore, dove nacque in un giorno non determinato [...] fedele rinnovatore del concetto platonico e aristotelico, che fossero sempre guida e fondamento le matematiche.
Scienziato e artista, più che filosofo nello stretto senso della parola, non s'è troppo indugiato L. in discussioni sopra l'intima essenza ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] un lungo e lento declino, che si protrasse fino al 16° secolo. La m. impegnò attivamente filosofi, fisici e matematici rappresentanti della cosiddetta scuola degli 'udisti' (al-Mawṣilī, al-Munaǧǧim, al-Kindī) nell'elaborazione di un coerente sistema ...
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Significato e storia del termine. - Con questo nome coniato da J. G. Droysen (v.) si suole designare quel periodo della storia della nazione e della civiltà greca che va dalla morte di Alessandro il Grande [...] scienziati ellenistici nessuno è filosofo (neppure, ed è singolare, i matematici), e molti sono specialisti si sarà più svolta all'aperto: già il carattere scientifico e tecnico della vita ellenistica esige che si lavori e si studî in ambienti chiusi ...
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MILL, John Stuart
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giulio CAPODAGLIO
Filosofo ed economista inglese, nato a Londra il 20 maggio 1806, morto ad Avignone l'8 maggio 1873. Educato dal padre James (v.), [...] dellematematiche non sono per il M., a paragone delle leggi in cui si riassumono le constatazioni dell' ; G. Zuccante, Intorno all'utilitarismo dello S. M., in Rivista ital. di filosofia, 1898; id., La morale utilitaria dello S. M., Milano 1899; L. ...
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MAGALOTTI, Lorenzo
Federico Millosevich
Erudito e letterato, nato a Roma di nobile famiglia fiorentina il 13 dicembre 1637, morto a Firenze il 2 marzo 1712. Studiò prima nel seminario romano sotto i [...] gesuiti, poi a Pisa medicina con M. Malpighi, filosofia con C. Rinaldini, matematica con G. Borelli e con V. Viviani. Ammesso alla corte medicea, fu segretario dell'Accademia del Cimento e gentiluomo di camera del granduca Ferdinando II. Viaggiò ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...