CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] dei vari livelli del linguaggio conoscitivo: dal finguaggio quotidiano a quello dellescienze empiriche. Tema però che è al di là del pragmatismo teorico del Calderoni.
Esordiente filosofo sui temi del diritto, il C. ha lasciato importanti contributi ...
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CORLEO, Simone
Alfredo Li Vecchi
Nato a Salemi (Trapani) il 2 nov. 1823 da Gaetano e Antonina Oliveri, studiò dapprima nel collegio dei gesuiti di Salemi e poi, dal novembre del 1834, nel seminario [...] sta il "principio di identità", attraverso il quale egli si sforza di definire il ruolo dellafilosofia come momento di sintesi logica di ogni forma di conoscenza e di scienza.
Morì a Palermo il 2 marzo 1891.
Oltre a quelle già citate, si ricordano ...
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COLLI, Giorgio
Luigi Cimmino
Nacque a Torino il 16 genn. 1917 da Giuseppe ed Enrica Colombetti. fi padre, personaggio influente negli ambienti culturali torinesi, era amministratore della Stampa e, [...] , ibid. 1983. È opportuno richiamare ancora le traduzioni di H. Cassirer, Storia dellafilosofia moderna, II (Il problema della conoscenza nella filosofia e nella scienza da Bacone a Kant), Torino 1953; Platone, Simposio, ibid. 1960 (con introduzione ...
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fenomeno
Paolo Casini
Ciò che appare e che deve essere spiegato
Una cosa che appare o si manifesta è detta fenomeno, dal greco phainòmenon, "ciò che appare", ma nel linguaggio corrente la parola ha [...] ; diverse specie di moto. I principi della fisica di Aristotele andavano ben oltre i fenomeni percepibili; dietro a essi, il filosofo immaginava esistesse ovunque una "sostanza", e perciò la 'scienza prima' si chiamava metafisica (che significa in ...
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DE GRAZIA, Vincenzo
Roberto Grita
Nacque a Mesoraca (prov. di Catanzaro) il 19 febbr. 1785, da Marco e Laura Brondolillo. A cinque anni fu mandato a Napoli a studiare nel collegio reale di S. Carlo [...] positivisti che in quegli anni già cominciavano a diffondersi in Francia, Inghilterra ed Italia.
Nel Saggio filosofico su la realtà dellascienza umana, considerata unanimemente la sua opera più importante, il D. criticò apertamente il kantismo e la ...
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CARABELLESE, Pantaleo
Fulvio Papi
Nacque da Salvatore e da Isabella de Vincenzo a Molfetta (Bari) il 6 luglio del 1877, e nel seminario della città natale egli frequentò sia il ginnasio sia il liceo. [...] il saper le cose non presuppone l'esistenza delle cose fuori della coscienza: la distinzione non appartiene all'esperienza, né alla scienza che dell'esperienza fa parte, bensì alla filosofia dogmatica, ovvero alla coscienza volgare, che assolutizza l ...
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FERRI, Luigi
Luca Lo Bianco
Nacque a Bologna il 15 giugno 1826 da Domenico e Clementina Nicoli. Appena quattordicenne, seguì la famiglia in Francia, ove il padre, scenografo e architetto decoratore, [...] dietro sollecitazione dell'Accademia dellescienze morali e politiche dell'Institut de France, fu molto apprezzato e valse al F. la nomina a socio corrispondente.
Alla morte del Mamiani il F. assunse la direzione di Filosofiadelle scuole italiane ...
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MICCOLIS, Stefano
Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 74 (2023)
Nacque a Corato (Bari) il 10 novembre 1945, da Leandro (medico e ufficiale durante la Seconda guerra mondiale, rientrato in Italia [...] 5 voll., Napoli 2000-2006; L'università e la libertà dellascienza, Torino 2007; Giordano Bruno. Scritti editi ed inediti (1888- Studi: A. Savorelli, Stefano Miccolis, in Rivista di storia dellafilosofia, LXV (2010), pp. 355-359; A. Meschiari, ...
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DE LEVA, Giuseppe
Sergio Cella
Nacque a Zara da nobile famiglia d'origine spagnola il 18 apr. 1821, figlio di Cesare e di Angela Nachich-Voinovich. Compì gli studi ginnasiali a Zara e subì nel 1840 [...] le Idee sulla filosofiadella storia (ibid. 1852) ritrovano il collegamento fra la storia dell'uomo e la storia della Provvidenza "nel vincolo senza inquisizione, un clero, senz'altra cura che dellascienza di Dio e del buon costume". Anche l'opera ...
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Garroni, Emilio
Lorenzo Dorelli
Filosofo e studioso di estetica, nato a Roma il 14 dicembre 1925. La sua riflessione, che ha preso le mosse da interessi di storia e critica dell'arte, lo ha portato [...] e sui fondamenti della semiotica. Rifiutando la prospettiva di una semplice estensione della 'scienza dei segni' a di U. Spirito presso la cattedra di filosofia teoretica della facoltà di Lettere e filosofiadell'Università degli studi di Roma; in ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...