Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e [...] causalità, fondata sull’antica nozione della c. come conditio sine qua non, che ha avuto un ampio ruolo nella filosofia del diritto (e che era stata utilizzata da M. Weber per la soluzione del problema dell’imputazione causale in storia). Mettendo ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] cittadino del 1789 di «diritti naturali e imprescrittibili» (libertà, proprietà, sicurezza e resistenza all’oppressione). Tuttavia, a partire dal XIX secolo, in corrispondenza del tramonto, sul piano filosofico, delle posizioni giusnaturalistiche ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] in effetti la manifestazione di un disagio nei confronti di un approccio filosofico che finiva per negare i diritti alla ‘fondazione’, per secoli riconosciuti alla filosofia. Del resto, lo stesso Popper, pur considerando la verità come scopo finale ...
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DIRITTO E SOCIETÀ
Lawrence M. Friedman e Laura Nader
Sociologia giuridica
di Lawrence M. Friedman
Introduzione
Lo studio del diritto e della società può essere definito, approssimativamente, come lo [...] europei - di macroteoria e ancor meno dei rapporti tra gli studi sociogiuridici e la teoria generale o la filosofia del diritto.Il diverso tipo di formazione e di mentalità spiega in parte questa diversità di impostazione. Gli studiosi europei ...
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Filosofia della pratica
Marcello Mustè
La Filosofia della pratica. Economica ed etica (d’ora in poi Filosofia della pratica) uscì, per Laterza, nel 1909; ed ebbe, nel corso della vita dell’autore, sei [...] relativo alla natura delle leggi, dove Croce riprendeva e ulteriormente svolgeva i risultati della memoria pontaniana sulla Riduzione della filosofia del diritto alla filosofia dell’economia, che aveva letto il 21 aprile e il 5 maggio 1907. Nella ...
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diritto romano in Dante
Filippo Cancelli
Tra le tesi opposte, entrambe esagerate, di chi vede in D. un giurista e di chi lo fa ignaro affatto delle fonti giuridiche - naturalmente per cognizione diretta, [...] dannati, come se D. avesse applicato - creandolo - un codice di leggi. Si è fatto insomma del poeta una specie di filosofo del diritto (o legislatore), come se non solo avesse teorizzato, ma messo in pratica un sistema di norme. Il più delle volte il ...
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Diritto e filosofia del diritto in Croce e Gentile
Marina Lalatta Costerbosa
All’aprirsi del 20° sec. lo scenario giusfilosofico europeo annovera tra i suoi protagonisti la corrente tradizionale del [...] entra nella polemica sull’argomento se non per reciderne le ragioni alla base. Si pone in questione lo status della filosofia del diritto – a suo giudizio – solo perché si concede allo storicismo e alla sociologia partita vinta su quanto vi è di più ...
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Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensiero di B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] dello spirito come atto puro, 1916; I fondamenti della filosofia del diritto, 1916; Sistema di logica, 2 voll., 1917-23; Discorsi di religione, 1920; Filosofia dell'arte, 1931; Introduzione alla filosofia, 1933; Genesi e struttura della società, post ...
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Filosofo del diritto e storico della cultura italiano (Torino 1909 - ivi 2004). Nell'ambito della teoria generale del diritto si è impegnato in una ricostruzione e in un ripensamento del giusnaturalismo [...] dell'eguaglianza sociale (liberal-socialismo). Nel 1984 fu nominato senatore a vita.
Formatosi con G. Solari, ha insegnato filosofia del diritto nelle universìtà di Camerino (1935), Siena (1938), Padova (1940) e Torino (1948), dove poi ha insegnato ...
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Filosofo del diritto (Albino, Bergamo, 1872 - Torino 1952). Fu prof. nelle univ. di Messina (1915), Cagliari (1922) e Torino (1918-48); socio nazionale dei Lincei (1946). I suoi scritti, che vertono specialmente [...] ; L'idea individuale e l'idea sociale nel diritto privato, 1911; Filosofia del diritto privato, 2 voll., 1939-40; Lezioni di filosofia del diritto, 1942 e 1952; Studi storici di filosofia del diritto, 1949), mirarono a trasporre l'istanza idealistica ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...