Concezione del diritto sviluppatasi nel corso del 19° sec., che identifica il diritto con il diritto positivo, quello cioè posto da una volontà sovrana espressa nella legge effettivamente applicata nello Stato. Più precisamente, l’espressione si riferisce a un complesso di posizioni teorico-politiche sul diritto, spesso anche incompatibili tra loro, e non è direttamente riconducibile al positivismo ...
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giusnaturalismo
Der. della locuz. lat. ius naturale «diritto naturale». Corrente filosofico-giuridica fondata sul presupposto dell’esistenza di un diritto naturale, sulla cui struttura dovranno essere [...] Marx. Sul piano giuridico, il g. verrà eclissato dalle grandi codificazioni dell’età napoleonica; il g. moderno si trasforma in giuspositivismo nel momento in cui ha raggiunto il suo obiettivo: la codificazione delle leggi di natura e dunque il pieno ...
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Giustizia, teorie della
OOtfried Höffe
sommario: 1. Introduzione. 2. La concezione della giustizia. a) La giustizia come retaggio dell'umanità. b) La giustizia formale. c) La semantica della giustizia. [...] da Rawls, Höffe (v., 1987, 1990, 1991 e Vernunft und..., 1996; v. Kersting, 1997) si confronta sia con quel giuspositivismo radicale che esclude dalla sfera del diritto e dello Stato la concezione della giustizia, sia con l'anarchismo filosofico che ...
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Diritto e filosofia del diritto in Croce e Gentile
Marina Lalatta Costerbosa
All’aprirsi del 20° sec. lo scenario giusfilosofico europeo annovera tra i suoi protagonisti la corrente tradizionale del [...] giusnaturalismo e quel giuspositivismo avalutativo che aveva rappresentato lo sguardo dominante sul diritto per tutto l’Ottocento. Come pure visioni del diritto riconducibili a istanze antiformalistiche che evidenziano la maturata insoddisfazione ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] l’opera di H. Kelsen si delineò anche quella che può essere considerata come la più rigorosa teoria del giuspositivismo, il normativismo. Rivendicando il proprio carattere scientifico e anti-ideologico, esso ha assunto a oggetto di indagine la norma ...
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Teoria del diritto che definisce la norma giuridica come un imperativo, ossia come il comando – pronunciato da chi ha il potere di infliggere una sanzione in caso di violazione – di osservare una determinata [...] condotta o di astenersi da un comportamento. Nel 19° sec. questa teoria costituì una componente del giuspositivismo e fu compiutamente formulata dal filosofo e giurista inglese J. Austin, secondo il quale «comando, dovere e sanzione sono ...
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HART, Herbert Lionel Adolphus
Gaetano Carcaterra
Filosofo inglese del diritto e della morale, nato a Harrogate (Yorkshire) il 18 giugno 1907. Ha insegnato Filosofia (1946-53) e poi Jurisprudence (1953-70) [...] philosophy di cui egli stesso è autorevole esponente, dal normativismo di H. Kelsen al realismo giuridico, dal giuspositivismo classico a forme di moderato giusnaturalismo. Nella teoria del diritto positivo, H., non dimentico della lezione kelseniana ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Giustizia, teorie della
Michel Rosenfeld
Introduzione: considerazioni generali sul diritto e sulla giustizia
Il diritto e la giustizia, inestricabilmente connessi in un rapporto spesso difficile e controverso, [...] autonoma del diritto ossia, in altre parole, sulla legittimità del concetto di giustizia secondo la legge.Il moderno giuspositivismo si è evoluto rispetto alla concezione del diritto come espressione della volontà del sovrano formulata nel XIX secolo ...
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Quando si parla di indirizzo politico, ci si intende riferire generalmente alla fissazione di fini da conseguirsi tramite l’azione politica. La nozione di indirizzo politico, quindi, è strettamente intrecciata [...] per antonomasia, cioè lo Stato, si discute se e in quale misura, in virtù del superamento del giuspositivismo statualistico e dell’affermazione del pluralismo sociale, comunità politiche substatuali possano esprimere esigenze e valori diversi da ...
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Diritto
I. politico Quando si parla di i. politico, ci si intende riferire generalmente alla fissazione di fini da conseguirsi tramite l’azione politica. La nozione di i. politico, quindi, è strettamente [...] per antonomasia, cioè lo Stato, si discute se e in quale misura, in virtù del superamento del giuspositivismo statualistico e dell’affermazione del pluralismo sociale, comunità politiche substatuali possano esprimere esigenze e valori diversi da ...
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giuspositivismo
s. m. [der. della locuz. lat. ius positivum «diritto positivo», sul modello di giusnaturalismo]. – Il diritto volontario positivo, che si oppone al diritto naturale razionale rappresentato dal giusnaturalismo (v.); si distingue...
giusnaturalismo
s. m. [der. della locuz. lat. ius naturale «diritto naturale»]. – In filosofia e, più in partic., in filosofia del diritto, tendenza di pensiero sviluppatasi nel sec. 17° che, fondata sul presupposto dell’esistenza di un «diritto...