Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Giannone
Giuseppe Ricuperati
La fama europea di Giannone fu legata all’Istoria civile del Regno di Napoli, ma esisteva un altro Giannone, quello del Triregno, opera intercettata dall’Inquisizione [...] , furono non tanto le scienze, quanto la storia, la filosofia, la riflessione sul governo degli Stati e degli imperi. L offrirlo al suo secolo, aveva scoperto i grandi limiti della morale dei Padri della Chiesa. Giannone vi era arrivato da solo, ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] nel Malmad ha-talmidim sulla necessità che l'individuo raggiunga le due perfezioni: quella morale e quella intellettuale. Entrambe, inoltre, per il filosofo, coincidono con la santità. La santità consiste, infatti, nel tenersi lontani dagli eccessi e ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] "becero" dei positivisti, all'interno di una filosofia che si voleva laica ma anche attenta al valore 1992.
Holbach, P.H.D. d', Éthocratie ou le gouvernement fondé sur la morale (1776), Paris 1967.
Jemolo, A.C., Chiesa e Stato in Italia negli ultimi ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] testo prende il nome, circondato dai suoi discepoli. Egli spiega perché il filosofo non teme la morte e crede nell'immortalità dell'anima; Dio ha in quattro sezioni: la prima è una trattazione morale sui buoni costumi che deve avere il principe; la ...
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Pensiero
Sergio Moravia
Il termine pensiero indica in primo luogo la facoltà del pensare, cioè l'attività psichica mediante la quale l'uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera [...] 'veracemente' ciò per cui è programmata - ha scritto il filosofo H. Putnam -, non vuol dire che intende mentire: vuol solo altrettanti prodotti di determinati geni. Perfino il pensiero morale, e quanto vi si correla in sede simbolica, progettuale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Mario Pagano
Carla De Pascale
Il pensiero di Pagano, giurista, filosofo, letterato, esponente fra i più rilevanti dell’Illuminismo meridionale, merita di essere preso in esame dalla nostra [...] ” di F.M. Pagano dalla prima alla seconda edizione, «Atti dell’Accademia di scienze morali e politiche», 1982, 93, pp. 113-55.
A. Placanica, Il filosofo e la catastrofe. Un terremoto del Settecento, Torino 1985.
La cultura classica a Napoli nell ...
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MANZOLI (Manzolli), Pier Angelo (Marcello Palingenio Stellato)
Margherita Palumbo
Si ignorano il luogo e la data di nascita, avvenuta presumibilmente tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo; più [...] archetipa di superiore bellezza" (Garin, 1976, p. 119). La finalità è, infatti, squisitamente filosofica: lo Zodiacus vitae vuole tracciare l'itinerario, intellettuale e morale, che conduce l'uomo dalla oscurità terrena al cielo etereo e infine a Dio ...
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FORTUNATO da Brescia (al secolo Girolamo Ferrari)
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 1° dic. 1701, da Giovanni Ferrari e da Angela Maioni, in una famiglia originaria di Mantova e di stato "onesto". I suoi [...] vertici del suo Ordine.
Nel 1728 F. fu nominato lettore di filosofia nel convento bresciano di S. Cristoforo, dove dal 1731 tenne anche si esprime riduttivamente sulla statura intellettuale e morale del Querini, fornendo elementi consonanti con certi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Stato, Chiesa, questione sociale
Michele Ciliberto
Tutti ricordano la famosa battuta di Massimo d’Azeglio: ora che è fatta l’Italia, occorre fare gli italiani. Ma, formatosi lo Stato nazionale, il primo [...] La morte del socialismo, in Id., Cultura e vita morale. Intermezzi polemici, 19553, pp. 158-59). Non sono non s’arresta oggi con frasi equivoche o minacciose (P. Villari, La filosofia positiva e il metodo storico, in Id., Saggi di storia, di critica ...
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DEL ZIO, Floriano
Maria Rascaglia
Nacque a Melfi (Potenza) il 2 apr. 1831 da Tolomeo, che aveva uno studio notarile in città, e da Anna Maria Mandile di antica e facoltosa famiglia.
Un fratello del [...] . Angiulli, e fu da lui avviato allo studio delle dottrine del filosofo del diritto C. Ch. Fr. Krause. Anche nella capitale fu in mezzo a caratteri che non si poggiano su contrapposti morali e sopra una dialettica di collisioni" (ibid.).
Nel 1858 ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...