Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] in un ambiente divenuto quasi interamente cristiano. Vi è però anche una ragione più profonda, legata all’aspetto morale della filosofia greca e più precisamente alla funzione del neoplatonismo come mezzo di salvezza. I commenti di Simplicio non ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] una presa di posizione ideologica, che ha punti di contatto con la ‘filosofia del progresso’ di P.-J. Proudhon e la sua idea di arte come celebrazione e insieme critica morale dell’esistenza concreta. Il tema del lavoro, nelle due dimensioni della ...
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filosofìa pràtica Settore delle scienze filosofiche le cui origini poggiano sulla distinzione operata da Socrate e dalla sofistica ed esplicitata in Platone, il quale distingue in generale la scienza in [...] pratica, si chiarisce la distinzione della pratica dall'etica o morale, la prima concernendo in generale il mondo dell'azione e stessa come prassi e nega la possibilità di un'autonoma filosofia della pratica. Dalla seconda metà del 20° sec. la ...
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Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] n. statunitense, maggiormente legato il primo (specie con Moore) alle tesi di filosofi come F. Brentano e A. Meinong. Il n. statunitense, sorto in anni 1940. Suoi tratti distintivi erano l’impegno morale, l’esigenza di conoscere e modificare la realtà ...
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Filosofia
Termine filosofico entrato nell’uso per il senso che la scolastica diede all’attributo di immanens (designando con esso quegli atti, come il vedere o il sentire, il cui fine risieda in sé stessi), [...] nel soggetto e postulato dalla sua vita morale, vuole giustificare le verità fondamentali della religione sintesi di naturale e soprannaturale. Questo orientamento filosofico, che ritrova le sue origini soprattutto nella filosofia di I. Kant e di F. ...
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Filosofia dell’azione o del fare, nella sua distinzione dalla filosofia teoretica o del conoscere. Tale distinzione risale a Socrate e alla sofistica, ma si fa esplicita propriamente in Platone, che distingue [...] , torna in uso nella terminologia medievale della scolastica.
Nel sistema kantiano si chiarisce la distinzione della p. dall’etica o morale: la prima concerne in generale il mondo dell’azione e la seconda determina, in seno a questo mondo, la sfera ...
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Filosofia
Ogni sistema di morale (tipicamente rappresentato da quello di I. Kant) che contrapponga rigidamente a ogni interesse o affetto l’obbligo di seguire il comando morale.
Religione
Come termine [...] teologico, il sistema morale che ritiene lecito scostarsi da ciò che prescrive la legge morale solo quando si hanno ragioni tali da togliere ogni valore alla prescrizione. Nella storia della teologia cattolica il r. si contrappone al lassismo e con ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] più elevati del pensiero politico italiano. Nella speculazione filosofica, G. concentrò soprattutto la sua attenzione sul gran parte delle opere. Nel 1843 pubblicò Del primato morale e civile degli italiani in cui perorava una soluzione federalista ...
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Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] volontà, della stessa coscienza morale.
Antropologia
I termini con cui l’a. è designata appaiono quasi universalmente collegati con e in certo pietismo, per rifluire poi nella filosofia della natura di molti romantici e, con diverso significato ...
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Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensiero di B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] collaborazione all'ed. di G. Vico e l'ed. dei Dialoghi metafisici e dei Dialoghi morali di G. Bruno). Da tale opera la storiografia filosofica ha ricevuto grande impulso, e molta influenza hanno esercitato certi suoi schemi interpretativi. ▭ G., che ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...