Filosofo (Llangernyw, Galles, 1852 - Tighnabruaich, Scozia, 1922), uno dei rappresentanti dell'idealismo critico inglese. Dal 1894 insegnò filosofiamorale nell'università di Glasgow. Tra i suoi scritti [...] si ricordano: A critical account of the philosophy of Lotze (1895); Idealism as a practical creed (1909); Social powers (1913); A faith that enquires (1922) ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] . Tra i socratici, chi meglio capì l’insegnamento del maestro fu Platone, per il quale il problema morale restò al centro della filosofia. Ma il concetto socratico trapassò nell’‘idea’, divenendo forma non più soltanto del mondo umano ma anche di ...
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Filosofo italiano (Palmi 1902 - Bologna 1977); ha insegnato nelle univ. di Siena e di Bologna (della quale è stato anche rettore). Socio naz. dei Lincei (1965). Si è occupato di studî storici relativi [...] dell'esistenzialismo (1949); Moralità e storia nella prospettiva spiritualistica (1954); I valori della pratica e l'esperienza storica (1959); Il concetto del diritto (1962); Heidegger e la filosofia dei valori (1967); Rosmini tra l'Essere e i valori ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] e si configura come un vasto e autonomo programma di ricerca, fra biomedicina e scienze umane (filosofiamorale, teologia, diritto, sociologia), con cattedre universitarie, centri e istituzioni. Problemi emergenti sono la procreazione assistita, con ...
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LUPORINI, Cesare
Aldo Zanardo
Filosofo, nato a Ferrara il 20 agosto 1909; dal 1956 professore ordinario di storia della filosofia presso l'università di Cagliari, poi presso quella di Pisa, e infine, [...] dal 1960, di filosofiamorale, presso quella di Firenze. Senatore per il PCI negli anni 1958-63.
Nella prima fase L. si muove nell'ambito dell'esistenzialismo, sottolineando la finitezza e la libertà dell'essere uomo. Negli anni del secondo conflitto ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] azione (1939); Il carattere della filosofia moderna (1941); Discorsi di varia filosofia (2 voll., 1945); Filosofia e storiografia (1949); Storiografia e idealità morale (1950); Indagini su Hegel e schiarimenti filosofici (1952). Tra gli scritti di ...
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Concezione filosofica che indica nell’utilità il criterio dell’azione morale. Sebbene motivi utilitaristici siano già presenti nella filosofia di C.-A. Helvétius, fondatore di tale concezione può essere [...] del benessere e della felicità degli uomini.
Concezioni utilitaristiche sono presenti anche in altri filosofi: così a H. Spencer si deve l’indicazione della morale utilitaristica come ultima tappa dell’evoluzione; H. Sidgwick (1839-1900) analizzò le ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] con gli sviluppi delle scienze esatte. Vi si richiamarono i filosofi italiani da A. Genovesi a P. Verri e C. propria anche la tesi utilitaristica, in virtù della quale è moralmente buono solo ciò che rende possibile il conseguimento dell’utile ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] che diviene misura della bontà degli atti morali. Ma la moralità presuppone anche la presenza nel soggetto di sua apoteosi mentre gli rendono omaggio santi, dottori della chiesa e filosofi pagani (pala d'altare di F. Traini per la chiesa domenicana ...
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Filosofo, nato a Francavilla Fontana (Lecce) il 24 dicembre 1882, dal 1911 professore di pedagogia nell'università di Firenze; deputato al parlamento (1919-24) e sottosegretario alle Belle Arti nel primo [...] il Calò indirizzò la sua attività allo studio della scienza morale, di cui ha cercato di individuare l'autonomia nei etica (con F. De Sarlo), Palermo 1907; Maestri e problemi di filosofia, Torino 1924-25, 2 voll.; L'educazione degli educatori, 5ª ed ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...