. Si suole intendere per "ermetismo" quella tendenza della letteratura italiana contemporanea, quella poetica e quel gusto che, ricollegandosi alle correnti irrazionali della cultura e dello spirito europei, [...] , con i suoi brancolamenti e sondaggi penosi, si ritrova al fondo di molte delle nuove istanze critiche e filosofiche, a cominciare dalle esistenzialiste.
Bibl.: F. Flora, La poesia ermetica, Bari 1936; n. ed., ivi 1942; id., Poetica surrealista ...
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Storico, medico, cultore di musica, uomo politico, nato a San Giorgio del Canavese il 6 novembre 1766; laureato in medicina a Torino nel 1786; carcerato per ragioni politiche (maggio 1794-1795); medico [...] questi non fu adeguata la vis logica ("diseredato d'ogni filosofia" lo definiva il Mazzini), egli, pur con le migliori l'anno seguente con una Risposta; a un Ragionamento critico, pubblicato anonimo da Ilario Peschieri (1825); a dodici Lettere ...
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SMITH, Adam
Ugo Spirito
Filosofo ed economista nato a Kirkaldy in Scozia il 5 giugno 1723, morto a Edimburgo il 17 luglio 1790. Dal 1737 al 1740 studiò all'università di Glasgow dove fu scolaro di F. [...] quattro parti, in cui aveva diviso il corso di filosofia morale all'università di Glasgow. La prima comprendeva la politico, la quarta l'economia politica. È stato discusso dai critici il problema del rapporto sistematico tra le quattro parti e in ...
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Genere
Simona Piccone Stella
Il concetto di genere è stato introdotto nel territorio delle scienze sociali a partire dal 1975 (Rubin 1975). Con tale concetto viene richiamata l'attenzione sull'importanza [...] analisi, hanno influenzato profondamente gli sviluppi e le linee tematiche dell'area qui trattata. Filosofia, storia, antropologia, psicoanalisi, critica letteraria, sociologia (quest'ultima spesso denominata scienze sociali) si sono impegnate lungo ...
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GIOIA, Melchiorre
Ettore Rota
Scrittore e uomo politico, nato a Piacenza il 20 settembre 1767, morto a Milano il 2 gennaio 1829. Orfano, uno zio materno gli fece percorrere i primi studî nel liceo S. [...] Monitore Italiano (20 gennaio 1798), ove sottopose a critica le opere del Direttorio in Italia, che gli sembravano tempo dalla devozione di Bianca Milesi. L'ultima sua opera fu la Filosofia della statistica (1826).
Il G. vive e scrive nel momento del ...
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Questa espressione, introdotta nella seconda metà del '700 nel linguaggio filosofico, può ricevere significati di estensione assai diversa. Presa nel senso più ristretto, designa le teorie che affermano [...] '900 le concezioni deterministiche (che sembravano definitivamente e illimitatamente vittoriose) sono criticate e respinte in Francia dalla filosofia della contingenza (preceduta dalle filosofie della libertà di F. Ravaisson e C. Secrétan e dal neo ...
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Teoria che nega la continuità e l'infinita divisibilità della materia e vede nei corpi raggruppamenti di atomi, cioè di elementi (fisicamente) indivisibili, immutabili, separati dal vuoto. Generalmente [...] esistenza storica) e svolto da Democrito (sec. V-IV). Questi filosofi, sotto gl'influssi congiunti del Pitagorismo e dell'Eleatismo, cercarono geometriche, e separati dal vuoto, che la critica eleatica aveva dichiarato irreale, perché identico al non ...
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Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] , esercitando la maggiore influenza negli anni Settanta, ed è tuttora al centro di disamina critica, sia in ambito critico-letterario sia in ambito estetico e filosofico-politico.
Fra le altre opere: gran parte delle opere di B. sono state pubblicate ...
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di Italo Pantani
La fortuna del D. come categoria critico-letteraria è un fenomeno soprattutto italiano, a fronte di una presenza assai modesta nel panorama storiografico delle altre letterature europee. [...] .
Rispetto a questa netta delimitazione del fenomeno in Europa, la critica italiana ha fatto del D. una categoria ambigua e in perpetua uso fatto proprio da N. Bobbio, che identificò La filosofia del decadentismo (1944) con l'Esistenzialismo, e da F. ...
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Alberto di Bollstädt, che i suoi contemporanei chiamavano Alberto di Colonia, nacque, secondo alcuni, nel 1193, secondo altri, nel 1206 o 1207. Entrò nell'ordine domenicano nel 1223. Dal 1228 al 1245 insegnò [...] saputo acquistare appesantiva e affievoliva il suo spirito critico, in guisa da farlo cadere in gravi errori , perché è lui che conosce ottimamente la natura". Ma l'autorità filosofica o scientifica in tanto ha valore in quanto essa è, senz'altro ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...