Diritto
Documento diplomatico destinato ad attestare il raggiungimento di un accordo internazionale e idoneo a produrre gli stessi effetti giuridici di qualsiasi documento di accordi (trattati, convenzioni [...] ecc.) tra soggetti di diritto internazionale.
Nella prassi diplomatica, p. indica prevalentemente un documento accessorio o complementare rispetto a un accordo principale.
Filosofia
Nella terminologia del positivismo logico, p. o anche proposizioni ...
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Diritto nel mondo virtuale
Mauro Orlandi
Profili del mondo virtuale
È consueta e diffusa la lezione secondo cui saremmo nell’età telematica. Epoca delle tecnologie informatiche, capaci di conformare [...] trimestrale di diritto e procedura civile», 1998, 2, pp. 347-64.
G. Oppo, Disumanizzazione del contratto?, «Rivista di diritto civile», 1998 Napoli 2003.
G. Marramao, Passaggio a Occidente: filosofia e globalizzazione, Torino 2003.
M. Orlandi, ...
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DEL MONTE, Pietro
Roberto Ricciardi
Nacque a Venezia da Niccolò verso i primi anni del 1400, probabilmente fra il 1400 e il 1404 (Haller, p. *10). La sua famiglia, anche se non nobile, era certamente [...] Wells.
Al duca di Gloucester il D. dedicò un trattato di filosofia morale, composto nel 1438, De virtutum et vitiorum inter se le tesi già note sulla libertà della Chiesa e sui dirittidel papa a concedere tasse, e confuta le pretese di qualsiasi ...
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DEL BUFALO, Innocenzo
Bernard Barbiche
Appartenente ad un'antica famiglia patrizia originaria di Pistoia, nacque a Roma nel 1565 o '66, secondogenito di Tommaso e di Silvia de' Rustici.
Il padre esercitò [...] e fu nominato nel 1627 governatore a vita della Fabbrica dell'università della Sapienza.Allievo del Collegio Romano, il D. studiò filosofia, teologia e diritto e sostenne con successo le tesi di dottorato. Il padre gli acquistò nel 1586 una ...
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DEL MARE, Paolo Marcello
Carlo Fantappiè
Nacque a Genova nel dicembre 1734 da Angelo e da Maria, ambedue di origine e di religione israelitica, ricevendo il nome di Giuseppe. La famiglia, proveniente [...] ", proibita dal diritto naturale e divino. Tale parere sollevò una violenta polemica tra i teologi del marchese de Serpos Quadro storico e critico delle opinioni filosofiche (Genova e Pisa), dove la filosofia è assunta quale scepsi religiosa per ...
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Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] Q. Ortensio Ortalo), per noi perduto, specie d'introduzione ed esortazione allo studio della filosofia, la cui lettura volse sant'Agostino alla filosofia. Del problema della conoscenza si occupò in due libri: Catulus e Lucullus, che poi rifece in ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] sono di latinità adottiva e non ereditaria: vocaboli religiosi e filosofici (anima, spirito, genere, specie), termini scolastici (libro, virgola), deldiritto (libero, ufficio, municipio, giureconsulto).
Specialmente dal Cinquecento in poi, l ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] ebbe da questo gli permisero di entrare in contatto, a Parigi, con le più spiccate personalità della scienza e della filosofiadel tempo. Morto Boineburg, passò (1673) a Londra, dove conobbe varî scienziati, tra cui Newton. Dal 1676 fu consigliere e ...
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Riformatore religioso (Noyon 1509 - Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e promotore del capitolo, studiò (1523) a Parigi ove si legò d'amicizia con i figli di G. Cop e col cugino P. Robert, [...] riforma; riceveva intanto benefici ecclesiastici. Passò poi allo studio deldiritto, a Orléans (1528) e a Bourges (1529), ove pensiero teologico di C., oltre che correnti del misticismo e della filosofiadel tardo Medioevo e dell'umanesimo (Gerson, ...
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Storico della filosofia (Senosecchia, Trieste, 1896 - Roma 1959). Prof. di letteratura tedesca nell'univ. di Padova (1942), poi di filosofia della storia (1946) e di storia della filosofia moderna (1955) [...] , 1946) e il Commento a Croce (1955, 2a ed. post. 1965). Si ricordano ancora: Lo storicismo (1957); La restaurazione deldiritto di natura (1959), e, postume, Chiose all'estetica (1960); Storicismo e antistoricismo (1964); Il tempo e le idee (1967). ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...