In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofiadellinguaggio contemporanee si distingue p. [...] esprimerebbero atteggiamenti, cioè disposizioni psicologiche, verso ciò che è stato chiamato proposizione. L’interesse di logici e filosofidellinguaggio deriva dal fatto che in esse non vale il principio della sostitutività dell’identità o legge di ...
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Orientalista e glottologo italiano (Mistretta 1898 - ivi 1973). L'attività di P. si è spiegata nell'interpretazione storica di fatti linguistici nel campo indoeuropeo e nel romanzo (il digamma in Omero, [...] indoeuropea e iranistica a Heidelberg con Chr. Bartolomae. Prof. univ. dal 1927, ha insegnato glottologia, iranistica e, dal 1956 al 1961, filosofiadellinguaggio a Roma; primo redattore-capo dell'Enciclopedia Italiana (1925-29), fu poi direttore ...
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Grice ⟨ġràis⟩, Herbert Paul. - Filosofo inglese dellinguaggio (Birmingham 1913 - Berkeley 1988). Esponente della "filosofiadellinguaggio ordinario", ha contribuito sostanzialmente allo sviluppo della [...] professore nell'Università di Oxford, dal 1967 ha insegnato nell'Università della California a Berkeley. Esponente della "filosofiadellinguaggio ordinario", ha sviluppato in modo originale alcune tesi dell'ultimo Wittgenstein e di J. L. Austin ...
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Tesi secondo cui il tutto è più della somma delle parti di cui è composto. Questo principio generale è stato variamente articolato in diverse discipline. Nel campo delle scienze umane si parla di o. a [...] (nota anche come tesi di Duhem-Quine) doveva minare le basi del neopositivismo e dare nuovo impulso, entro la filosofia analitica, al dibattito sul significato: in filosofiadellinguaggio si parla infatti di o. a proposito di quelle teorie secondo ...
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Termine introdotto dal filosofo C. Morris (pragmatics) per indicare quella parte della semiotica che studia i segni in relazione ai loro utenti, e quindi al contesto e al comportamento segnico e linguistico [...] significato, ma successivamente si sviluppa come autonomo settore di indagine entro la filosofiadellinguaggio, caratterizzandosi come quell’insieme di ricerche che cercano di definire il significato in rapporto alle convenzioni culturali e sociali ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] ° sec., si compie nel 13° sec.: la grammatica è via via assorbita dalla logica in vista di una filosofiadellinguaggio che abbandona completamente lo studio dell’ornatus, come testimoniano i numerosi trattati De modis significandi scritti nel 13° e ...
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Indologo e antichista italiano (n. Roma, 1930). Professore ordinario di Indologia all'Università di Roma “La Sapienza” (1964-2000). Allievo di Giuseppe Tucci, si è dedicato allo studio delle correnti filosofico-religiose [...] Kaśmir, delle scuole buddiste, della tradizione logico-epistemologica e del Kālacakra. Sul versante filosofico si è interessato in particolare alla filosofiadellinguaggio e all'estetica: notevoli al proposito i suoi studi su Somānanda (1957, 1959 ...
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Filosofo italiano, studioso dei processi cognitivi (n. Milano 1961). Laureato in Filosofiadellinguaggio all’Università degli Studi di Milano con A. Bonomi, nel 1991 sotto la sua direzione ha conseguito [...] (2011), Contro il colonialismo digitale. Istruzioni per continuare a leggere (2013), La lezione del freddo (2017) e Oceano. Una navigazione filosofica (2022). Membro del comitato di esperti della Fondazione lettera27 Onlus e co-curatore di Mobile A2K ...
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Filosofo statunitense (Atlanta 1926 - Boston 2018), dal 1963 ha insegnato estetica nella Harvard University. Influenzato dai filosofi analitici, in partic. dagli esponenti della filosofiadellinguaggio [...] hollywoodiani, C. dimostra un orientamento ermeneutico e degli interessi solo apparentemente eclettici che lo avvicinano alla sensibilità filosofica europea. Tra le opere: Must we mean what we say? (1969); The world viewed. Reflections on the ...
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Margalit, Avishai. – Filofoso israeliano (n. Afula 1939). Laureato in Filosofia (1963) e in Economia (1965) all’Università di Gerusalemme, ha insegnato in questo ateneo fino al 2006, quando è diventato [...] emerito della Università ebraica di Gerusalemme, tra i fondatori del movimento pacifista israeliano Peace Now, M. si è mosso nell’ambito di studi della filosofiadellinguaggio e della logica, approfondendo soprattutto i concetti di razionalità e ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...