DEL NOCE, Augusto
Stefano Di Bella
La vita
Nacque a Pistoia l’11 agosto 1910 da Ubaldo, alto ufficiale dell’esercito, e da Lia Dratis, di origini savoiarde. La famiglia si trasferì a Savona, per poi [...] quella culminante nel marxismo (si vedano gli studi sulla filosofiadel surrealismo e sul pessimismo di Giuseppe Rensi). Molti di società del benessere (o società opulenta, come la chiamava Del Noce usando un linguaggio mutuato da Rodano). Del Noce ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] Quine definiva epistemologia naturalizzata, locuzione con cui il filosofo statunitense indicava un progetto di ricerca sull’attività neurofisiologia, dalla biologia evoluzionistica alle scienze dellinguaggio.
Per quanto influenti, le teorie ...
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Filosofia
Nella logica, il c. di un concetto è la sua comprensione (➔). In gnoseologia, si distingue in ogni atto conoscitivo il c. o materia, che è il dato, e la forma, il principio organizzatore del [...] come una struttura logica e discorsiva linguisticamente differenziata dalle strutture discorsive dellinguaggio comune e dellinguaggio storico-scientifico.
Nel linguaggio della critica ispirata ai fondamenti dell’estetica idealista, si indica con ...
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Filosofia e religione
Nella terminologia filosofica greca, il principio vitale cosciente di ogni organismo (lat. spiritus). Per lo stoicismo p. è l’anima, o soffio (πνεῦμα) vitale; nel greco della κοινή [...] più alta dell’anima: onde la tricotomia πνεῦμα, ψυχή e σῶμα, che porta alla distinzione, caratteristica soprattutto dellinguaggio cristiano e gnostico, tra ‘uomo pneumatico’, ‘uomo psichico’ e ‘uomo ilico’ (o ‘materiale’).
La contrapposizione dell ...
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Filosofia
La coscienza che l’io ha di sé stesso. Il termine ha trovato la più larga utilizzazione nel linguaggio idealistico, a partire da Kant in cui l’a. è la coscienza che ha di sé l’io puro quale condizione [...] , pseudo-mistiche, isteriche; c) il senso dell’identità: io sono quello di ieri, sono lo stesso nello scorrere del tempo; questo modo dell’a. scompare nei deliri metabolici, di trasformazione, di influenzamento, di metamorfosi; d) la consapevolezza ...
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Filosofia
L’azione di considerare pensando e ripensando con attenzione e scrupolo. Nel linguaggiofilosofico, il termine è andato storicamente caratterizzandosi in accezioni più specifiche. In J. Locke [...] la radicale svalutazione di una filosofia della r. in cui l leggi della r. regolare, formulate nel linguaggio dell’ottica geometrica, sono: il raggio precisamente pari al rapporto (indice di rifrazione relativo del mezzo 2 rispetto al mezzo 1, n12) ...
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Filosofia
Il concetto filosofico di c. è essenzialmente caratterizzato dalla nota dell’assoluta novità che quanto si presenta come ‘creato’ manifesta rispetto alla situazione in cui esso ancora non sussisteva. [...] azione. C. è quindi essenzialmente ‘c. dal nulla’.
Nelle civiltà del Vicino Oriente antico è attestata l’idea di una c., ma non (lo stesso termine di κτίσις entrò nel linguaggiofilosofico greco soltanto tardi, attraverso la tradizione cristiana). ...
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Filosofia
In senso estremamente generico, qualsiasi processo che porti a isolare una cosa da altre con cui si trova in rapporto, per considerarla poi come specifico oggetto d’indagine una volta prescisso [...] del processo astrattivo, propria della speculazione hegeliana e idealistica in generale, come pure per l’opposizione polemica tra astratto e concreto caratteristica di filosofie ) o, se si vuole, con linguaggio meno preciso, nel considerare come un ...
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Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma [...] nella filosofia medievale ed è successivamente passato nella filosofia moderna. che, dopo il fallimento del suo originale obiettivo, quello successione finita di espressioni A1,..., An di un linguaggio L di un sistema formale T si dice ...
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Filosofia
Rapporto per il quale una conclusione deriva da una o più premesse. Nella storia della filosofia si distinguono tre principali interpretazioni di tale rapporto. Secondo la prima, esso è fondato [...] , per i quali il fondamento del rapporto deduttivo è il fatto sensibile Russell).
D. trascendentale Espressione tratta dal linguaggio giuridico, nel quale significa la dimostrazione di tutte le proposizioni della filosofia.
Matematica
Teorema di d. ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...