Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] lungo coinciso con il segno ed è stata tale identità a prevalere nella filosofiadel 17°-18° sec. soprattutto anglosassone.
Fu I. Kant a proporre la mediante segni (s.). Lo stesso apprendimento dellinguaggio, che si realizza attraverso l’imitazione, ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] spirito di sistema’ che aveva dominato le costruzioni dei filosofi razionalisti del Seicento. I criteri analitici lockiani furono fatti valere da Condillac nell’analisi dellinguaggio, da Helvétius nella critica sociale e politica, soprattutto contro ...
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Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo [...] in particolare, sembra effettivamente che nella forza espressiva dellinguaggio e nell'elevatezza delle immagini L. abbia preso incrinata a ogni passo dall'immensa pietà per le cose. Filosofodel cosmo fisico, L. lo descrive, e nel descriverlo trema ...
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Psicologo italiano (Milano 1878 - ivi 1959). Francescano; fondatore (1921) e rettore dell'Università cattolica del Sacro Cuore (Milano); presidente dal 1936 della Pontificia accademia delle scienze; direttore [...] del neotomismo italiano (Il mio contributo alla filosofiadel delinquente nei suoi fondamenti biologici e psicologici, 1946; Introduzione alla psicologia, in collaborazione con G. Zunini, 1947. Promosse anche lo studio elettroacustico dellinguaggio ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] di ogni grandezza, elemento che costituisce in sostanza la filosofia dell’opera. Lo Heike monogatari esercitò un’influenza grandissima non di critica) per la freschezza e l’immediatezza dellinguaggio, la capacità di utilizzare al meglio un ben ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] aventures de Télémaque) valsero ad ampliare i confini del genere, dimostrandolo capace di un contenuto filosofico. Il r. di costume, dall’Histoire comique la crudezza delle situazioni, l’immediatezza dellinguaggio, la violenza delle passioni, la ...
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intelligènza artificiale (IA) Disciplina che studia se e in che modo si possano riprodurre i processi mentali più complessi mediante l'uso di un computer. Tale ricerca si sviluppa secondo due percorsi [...] oggetto di discussione, tanto da un punto di vista filosofico, quanto da un punto di vista fisiologico, non essendo elaborazione dellinguaggio naturale è l’area dell’elaborazione dellinguaggio vocale: il riconoscimento e la sintesi dellinguaggio ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] di s. hanno profondamente interagito con la linguistica strutturale e con la filosofia ermeneutica. Da ricordare, in questa prospettiva, i contributi di P. Ricoeur, volti soprattutto all’analisi dellinguaggio religioso e poetico, e di U. Eco, che ha ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] a Parigi, con le più spiccate personalità della scienza e della filosofiadel tempo. Morto Boineburg, passò (1673) a Londra, dove conobbe una caratteristica universale, presupposto di un linguaggio universale) si presenterebbe così come calcolo ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Torino 1936 - Rivoli 2023). Esponente della filosofia ermeneutica, ha teorizzato l'abbandono delle pretese di fondazione della metafisica e la relativizzazione di ogni [...] guida di H. G. Gadamer. Prof. di estetica, poi di filosofia teoretica nell'univ. di Torino, da cui si è congedato nel e la finitezza della condizione umana e la centralità dellinguaggio (e dell'interpretazione) non solo nella comprensione dell' ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...