trascendentale Nel linguaggio della filosofia scolastica, attributo di proprietà o attributi, che sono al di sopra di tutte le categorie, sorpassando in estensione tutti quanti i generi. In I. Kant il [...] t. lo studio delle forme o principi a priori costitutivi dell’esperienza. In particolare, in Kant, principi t. sono le leggi del pensiero, in quanto regole della conoscenza; appercezione t., o pura, o originaria, è la rappresentazione ‘io penso’ (l ...
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Filosofo statunitense della scienza (n. 1924 - m. Cortland 1967). Professore alla Indiana Univ. e quindi alla Yale Univ. Elaborando in modo originale temi del secondo Wittgenstein, ha sostenuto la implausibilità [...] della distinzione neoempiristica tra linguaggio osservativo e linguaggio teorico, sottolineando il carattere teorico storiche, sono all'origine della cosiddetta "nuova filosofia della scienza", caratterizzata dall'attenzione per la storia ...
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diritto Nel diritto romano, «una parte limitata del mondo esterno... concepita come una entità economica a sé stante» (P. Bonfante); ed è uno degli oggetti fondamentali della triplice partizione (persone, [...] cose, azioni) del sistema del diritto privato. Dal linguaggio giuridico del diritto romano varie classificazioni delle cose si sono trasfuse nel linguaggio giuridico moderno (➔ bene). filosofia Nell’uso terminologico della filosofia scolastica, la ...
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Qualsiasi dottrina che tenda alla riduzione della pluralità degli esseri a un unico principio, a un’unica sostanza. L’introduzione del termine monista nel linguaggiofilosofico sembra sia dovuta a C. Wolff, [...] fondata (1888) da E.C. Hegeler e P. Carus. E. Haeckel lo ha usato per indicare la propria concezione filosofico-scientifica (Der Monismus als Band zwischen Religion und Wissenschaft, 1893). Deutscher Monistenbund («lega monista tedesca») si chiamò l ...
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Filosofo austriaco (Vienna 1906 - Iowa City 1987). Fece parte del circolo di Vienna. Nel 1938 emigrò negli Stati Uniti, dove ha insegnato filosofia della scienza e psicologia all'Università dello Iowa. [...] Contro le pretese antimetafisiche del neo-positivismo B. ha sottolineato il permanere in esso di un forte residuo metafisico. Oltre a tentare di ricostruire i tradizionali problemi filosofici con l'aiuto di un linguaggio ideale, B. si è impegnato ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] inglese del Seicento. La parola indica l'aspetto della psiche collettiva, il particolare modo ''di pensare e di sentire'' di un popolo, di un certo gruppo di persone, ecc. Ma in inglese il termine resta confinato al linguaggio tecnico della filosofia ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] dello spirito, del pensiero pensante, dell'intuizione o della ragione, in ogni caso trascendente, in senso filosofico, le razionale ed è separata dai valori etici cui è connessa nel linguaggio corrente. L'elemento sacro, non razionale, non etico, ...
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Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] , perché sempre nell'edizione del 1835 del Dictionnaire si legge: "Dicesi talvolta, nel linguaggio comune, della responsabilità reciproca che si stabilisce tra due o più persone".
Nella sua opera De l'humanité (1840), il filosofo francese P. Leroux ...
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GOODMAN, Nelson
Antonio Rainone
Filosofo della scienza e logico statunitense, nato a Somerville (Massachusetts) il 7 agosto 1906. Dopo aver conseguito il Ph.D. alla Harvard University nel 1941, ha insegnato [...]
Tra i maggiori rappresentanti della filosofia statunitense scaturita dall'incontro del pragmatismo con il neoempirismo, G ; trad. it., 1968), con l'obiettivo di costruire un linguaggio in grado di esprimere tutta la matematica senza ammettere tra le ...
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PLESSNER, Helmuth
Valerio Verra
Filosofo, nato il 4 settembre 1892 a Wiesbaden; studiò zoologia e filosofia nelle università di Friburgo, Heidelberg, Gottinga ed Erlangen. Laureatosi in filosofia a [...] , divenendo nel 1926 professore straordinario di filosofia. Nel 1933, all'avvento del nazismo, dovette lasciare la cattedra e per dominare le cose. Sua dimensione essenziale è il linguaggio in base al quale si spiegano pure atteggiamenti tipicamente ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...