semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni dellinguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] creazioni arbitrarie delle lingue, ma sono condizionate da fattori percettivi e cognitivi.
Logica matematica e filosofiadellinguaggio
Il termine s. entra nel dibattito filosofico negli anni 1930, in particolare con l’opera di A. Tarski e C. Morris ...
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Filosofo e logico britannico (Trelleck, Galles, 1872 - Pernhyndeudraeth 1970). Tentò di risolvere i paradossi da lui stesso individuati nei progetti di fondazione logica dell'aritmetica, ed elaborò - risentendo [...] tra il 1918 e il 1925 R. svolse una serie di ricerche sul problema della conoscenza e sulla filosofiadellinguaggio, delineando le tesi principali dell'atomismo logico (Philosophical essays, 1910; The problems of philosophy, 1912, trad. it. 1959 ...
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Storico delle scienze, filosofo e matematico (Crema 1863 - Roma 1909). Figura di studioso originale, costantemente in contatto con la ricerca e la cultura europea (e statunitense) più avanzata, si occupò [...] di logica, filosofia della scienza, filosofiadellinguaggio e storia della scienza (in partic. della matematica), con contributi ispirati a un acuto senso degli aspetti metodologici e linguistici dei problemi affrontati.
Vita
Laureato in matematica ...
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Filosofo e matematico tedesco (Wismar 1848 - Bad Kleinen, Meclemburgo, 1925); insegnò lungamente a Jena; erano gli anni in cui scienziati illustri come K. Weierstrass, J. W. R. Dedekind, G. Cantor davano [...] , enunciato), distinzione che è stata al centro della logica filosofica e della filosofiadellinguaggiodel Novecento. La relazione di denotazione è poi alla base della teoria del concetto, termine con cui F. intende non qualcosa di psicologico ...
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Filosofia
L’analisi e la determinazione del contenuto di un concetto, espresse in un giudizio in cui il soggetto è il concetto da definire e il predicato è costituito dal complesso dei termini che nel [...] razionale [differenza specifica]».
Nella filosofia moderna, si intende per d. la dichiarazione del significato di un termine con abbreviative, che permettono di sostituire una espressione dellinguaggio L troppo lunga e complessa, con un’espressione ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] teorie logiche dei pensatori che si richiamano in vario modo alla filosofia hegeliana (F.H. Bradley e B. Bosanquet in Inghilterra, giuridici. In particolare, la l. delle norme o dellinguaggio normativo (l. deontica) si propone di stabilire criteri ...
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Filosofia
Nel linguaggiofilosofico, lo stato di ogni realtà in quanto è tale, o, in senso specifico, lo stato della realtà che può essere oggetto di un’esperienza sensibile.
E. ed essenza
Nella storia [...] ‘superato’, cioè tolto e conservato, nel superiore e più vero momento della ‘realtà’.
Nell’ambito della riflessione filosofica contemporanea una reimpostazione del problema dell’e. è dovuta a R. Carnap, il quale distinse tra questioni di e. interne ...
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Filosofia
In senso estremamente generico, qualsiasi processo che porti a isolare una cosa da altre con cui si trova in rapporto, per considerarla poi come specifico oggetto d’indagine una volta prescisso [...] del processo astrattivo, propria della speculazione hegeliana e idealistica in generale, come pure per l’opposizione polemica tra astratto e concreto caratteristica di filosofie ) o, se si vuole, con linguaggio meno preciso, nel considerare come un ...
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Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma [...] nella filosofia medievale ed è successivamente passato nella filosofia moderna. che, dopo il fallimento del suo originale obiettivo, quello successione finita di espressioni A1,..., An di un linguaggio L di un sistema formale T si dice ...
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Filosofia
Rapporto per il quale una conclusione deriva da una o più premesse. Nella storia della filosofia si distinguono tre principali interpretazioni di tale rapporto. Secondo la prima, esso è fondato [...] , per i quali il fondamento del rapporto deduttivo è il fatto sensibile Russell).
D. trascendentale Espressione tratta dal linguaggio giuridico, nel quale significa la dimostrazione di tutte le proposizioni della filosofia.
Matematica
Teorema di d. ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...