ENCICLOPEDIA
S. Carboni
Il termine moderno e., sconosciuto in epoca medievale e usato in italiano per la prima volta da Galileo Galilei (1564-1642), indica un'opera scritta nella quale la conoscenza [...] Adamo ed Eva fino alla metà del sec. 13°, seguendo la disposizione ad annum propria delle cronache. Lo Speculum doctrinale affronta il tema dell'apprendimento dell'uomo, suddividendolo in linguaggio, filosofia e arti logiche, arti pratiche (economia ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] psicologia. La cultura del Novecento si muoveva invece nella direzione della storia vera e propria: filosofi come Dilthey in circa un nuovo inizio del Gotico.Una volta riconosciuto che le proporzioni erano un linguaggio formale che il Medioevo ...
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L'ambiente urbano
Herbert Sukopp
(Institut für Ökologie Technische, Universität Berlin Berlino, Germania)
Gli ambienti creati dall'uomo includono un'ampia varietà di habitat, organismi e comunità. L'alterazione [...] del paesaggio, può offrire un ampliamento per lo studio dell'ecosistema e per le sue applicazioni alle aree urbane.
Ecologia urbana
Nel linguaggio funzioni, della topografia e, soprattutto, della filosofia degli architetti. l Royal Park di Londra, ...
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PISTOIA
P. Carofano
(lat. Pistorium, Pistoriae, Pistoria)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, situata alle pendici dell'Appennino.
Urbanistica, architettura e scultura
Sorta come [...] del Tau, del 1372-1374; mentre alla fase giovanile pertiene probabilmente il ricordato trittico murale di S. Francesco) - o aperti al linguaggio della Scuola normale superiore di Pisa. Classe di lettere e filosofia, s. III, 1, 1971, pp. 109-124 (con ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] filosofo buddhista del sec. 2° d.C., fondatore della scuola Madhyamika e assertore della dottrina del 'vuoto' e della 'verità del di origine greca presenti, fin dai primi tempi, nel linguaggio alchemico arabo. La disciplina viene detta ṣinā'a, san' ...
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KIEV
H. Faensen
(ucraino Kiiv)
Capitale dell'Ucraina, situata sulla riva destra del fiume Dnepr su un ripiano terrazzato, al margine settentrionale della zona delle terre nere.Nella c.d. Cronaca di [...] e anche il nimbo, sul rovescio l'immagine del Pantocratore con il nome di Cristo o un simbolo bulgaro di Ochrida, il linguaggio ecclesiastico e i testi ciò si univa un richiamo esplicito alla filosofia salomonica come modello di vita saggia e ...
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PETRARCA, Francesco
M. Ariani
Poeta e scrittore in volgare e in latino, nato ad Arezzo nel 1304, morto ad Arquà nel 1374.P. è, assieme a Giovanni Boccaccio, il massimo esponente del protoumanesimo tardomedievale: [...] contrapporsi polemicamente alle istituzioni culturali del suo tempo (l'Università e la filosofia scolastica) per un rigoroso -Warburg Studies), Oxford 1971; F. Chiappelli, Studi sul linguaggiodel Petrarca. La canzone delle visioni, Firenze 1971; R. ...
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GUARINI, Guarino
Nicoletta Marconi
Figlio di Raimondo ed Eugenia Marescotti, nacque a Modena il 17 genn. 1624. La casa paterna, sul corso Canal Grande di Modena, sorgeva in adiacenza alla casa dei chierici [...] barocche, nella codificazione di un personalissimo linguaggio architettonico, volutamente autonomo e criticamente distante deve necessariamente guardare ai presupposti razionalistici del pensiero filosofico e alla giovane ricerca sperimentale. Il ...
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GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] del G., che mostra invece precisi legami con il classicismo della successiva generazione artistica.
Il linguaggio di Pavia, in Annali della Scuola normale superiore di Pisa, classe di lettere e filosofia, s. 3, XXII (1992), 1, pp. 122, 125, 136 s., ...
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DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] soda virtù nella moral filosofia, una perfetta cognizione passim),la "cura" per il linguaggio "proprio delle arti" risulta in parallelo 43 s., 56; G. Frizzoni, Napoli nei suoi rapporti coll'arte del Rinascimento, in Arch. stor. ital., s. 4, I (1878), ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...