Filosofo statunitense (New York 1931 - ivi 2007). Di formazione analitica, ha accolto temi dellafilosofia del linguaggio, del pragmatismo e dell'ermeneutica, proponendo una filosofia basata sul dialogo [...] in evidenza soprattutto la continuità con la tradizione filosofica che, almeno, a partire da Cartesio e Kant, ha preteso di individuare i fondamenti dellaconoscenza, dell'etica e della politica. Sostenitore di un radicale antifondazionalismo in cui ...
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Filosofo italiano (Misilmeri 1854 - Palermo 1922); professore di filosofia teoretica all'università di Palermo. Sostenne un rigoroso fenomenismo empiristico, originalmente costruito su motivi ricollegantisi [...] al pensiero di J. Stuart Mill. Tra i suoi scritti: Saggi sulla teoria dellaconoscenza (3 voll., 1897-1905); Le ragioni del fenomenismo (3 voll., 1921-22). ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] cultura di cui disponessero i Greci prima dell'affermarsi dellafilosofia e della retorica e rimase sempre l'indispensabile base dotti bizantini, l'estendersi già nel sec. 15° dellaconoscenzadella lingua (grecista insigne fu il Poliziano), si ha il ...
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Filosofo (Amsterdam 1632 - L'Aia 1677), di famiglia ebraica emigrata dal Portogallo. Per le sue opinioni apertamente professate e sostenute, contrarie all'ortodossia religiosa, fu scomunicato dalla comunità [...] la virtù). Essendo poi termine ultimo dellaconoscenza Dio, suprema virtù della mente è conoscere Dio. Agire virtuoso nella stessa opera al problema della storicità della Bibbia, del valore dei profeti e del rapporto tra filosofia e teologia. In sede ...
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Biologo (Coblenza 1801 - Berlino 1858); la più grande personalità della biologia tedesca nella prima metà dell'Ottocento. È ritenuto il creatore della fisiologia moderna e il più grande fisiologo di tutti [...] sangue e della linfa; nel campo dell'anatomia umana descrittiva contribuì notevolmente alla conoscenzadell'angiologia, differenza del maestro fu in gioventù attratto dalla «filosofiadella natura». Nel 1824 fu abilitato all'insegnamento privato ...
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Logico e filosofo statunitense (Akron, Ohio, 1908 - Boston, Massachusetts, 2000). Partito dalla critica della teoria dei tipi per mostrarne l'eliminabilità in un lavoro di perfezionamento e di semplificazione [...] teoria dellaconoscenza come parte della scienza naturale, in particolare della psicologia sua autobiografia The time of my life (1985). Numerose sono le raccolte di saggi sulla filosofia di Q.; si ricorda qui The philosophy of W. V. Quine, a cura di ...
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Filosofo (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860). Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio [...] , 1841). n Il sistema filosofico di S. è delineato soprattutto in Die Welt als Wille und Vorstellung. Riprendendo la concezione gnoseologica kantiana, S. concepisce la realtà, in quanto oggetto dellaconoscenza, come insieme di rappresentazioni o ...
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Filosofo statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1839 - Milford, Pennsylvania, 1914). Nella sua opera più nota, l'articolo How to make our ideas clear, pubblicato nel Popular Science Monthly del gennaio [...] Agassiz e si laureava in chimica, occupandosi inoltre di filosofiadella scienza e di logica. Fu membro, negli anni Settanta, , anche in connessione con le più generali teorie dellaconoscenza, le caratteristiche di ipoteticismo e di fallibilismo. La ...
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Filosofodella scienza (Vienna 1902 - Croydon 1994). Tra i maggiori filosofidella scienza del sec. 20º, ha esercitato grande influenza per la sua concezione fallibilistica dellaconoscenza e del metodo [...] sulla base di leggi specificamente storiche, diverse da quelle delle scienze naturali e non soggette a falsificazione. Sul piano dellafilosofia politica, la concezione fallibilistica dellaconoscenza ha condotto P. a una critica del totalitarismo ...
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Filosofo tedesco (Amburgo 1891 - Los Angeles 1953), naturalizzato statunitense. Tra i maggiori esponenti del neopositivismo, nell'ambito dell'analisi critica dei metodi e dei risultati dellaconoscenza [...] in Turchia, dove insegnò nell'univ. di Istanbul (1933-38) e poi Negli Stati Uniti a Los Angeles dove fu docente di filosofia presso l'univ. della California dal 1938. In questo Paese continuò a diffondere e a consolidare il neopositivismo come membro ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...