Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] di Claudio e Nerone è Seneca. Uomo di vasta cultura, erudito, scienziato, ma soprattutto filosofo morale, Seneca è personalità di grande rilievo per l’originalità della meditazione etica, tradotta in uno stile ricco di antitesi, dissonanze e artifici ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] e di organizzazione del lavoro; lo sviluppo dellescienze naturali; l’espansione della classe borghese e l’emergere nel suo seno casuale della religione dalla struttura economica, ma anche alla visione totalizzante dellafilosofiadella storia ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] che questo è considerato uno dei suoi contributi più importanti e duraturi dello sviluppo dellescienze.
La filosofiadella storia e la storiografia
La concezione romantica della storia tese soprattutto a porre in evidenza da un lato l’esistenza ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] un’architettura di ragionamento minuziosa e talvolta cavillosa, in sintonia con i nuovi tempi inclini al gusto dellafilosofia e dellascienza.
Nell’Ottocento l’o. sacra ebbe fini quasi esclusivamente dottrinari: riaffermare la verità dei dogmi, la ...
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Dottrina che si caratterizza per la totale negazione dei valori e dei significati elaborati dai diversi sistemi filosofici.
Il n. nella filosofia tedesca
Il termine (nella forma ted. Nihilismus) comparve [...] Fichte di F.H. Jacobi del 1799, dove è usato per indicare la conclusione necessariamente assurda e distruttiva di ogni filosofiadella pura dimostrazione. Più tardi il termine fu utilizzato per indicare una totale corrosione e caduta dei valori e, di ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] nel sottolineare il carattere specifico della m., che non è una forma rudimentale dellascienza, né un’alterazione voluta origine di fatti e aspetti della realtà).
La prospettiva filosofica
Dal punto di vista filosofico, il problema del mito riguarda ...
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Arte e letteratura
Genericamente, la tendenza a riprodurre quanto più fedelmente possibile, nell’opera d’arte, la natura o il reale: lo scrittore tenta di vietare a sé stesso, più o meno radicalmente, [...] ’arte il grande dominio del vero; fa propri i dati dellascienza biologica (ereditarietà) e sociologica allora in auge; si propone scorcio del 19° secolo.
Filosofia
Tendenza a non ammettere nulla oltre e fuori della natura, posta come esistente per ...
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Uomo politico e scrittore (Pesaro 1799 - Roma 1885). Partecipò ai moti del 1831 in Emilia; arrestato dagli Austriaci, fuggì poi a Parigi. Fu deputato dell'Assemblea Costituente a Roma (1849), schierandosi [...] e a Berna (1865). Nel 1871 tornò all'insegnamento dellafilosofiadella storia nell'univ. di Roma. Senatore dal 1864; dell'essere, il ritorno a un vago "metodo naturale", o empirico); Dell'ontologia e del metodo (1841); Dialoghi di scienza prima ...
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Medico e filosofo (n. Abano 1250 - m. prima del 1318). Interprete, fra i più rappresentativi, di una nuova cultura, elaborata soprattutto nell'ambito delle facoltà delle Arti, nutrita dell'apporto della [...] scienza greco-araba, tendente a svincolarsi sempre più da presupposti teologici (senza tuttavia negarli), nell'indagine che ha per oggetto l'ordine naturale delle cose.
Vita
Incerte le linee della di medicina e di filosofia naturale all'università di ...
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Saggista statunitense (n. presso Roxbury, New York, 1837 - m. nell'Ohio 1921), iniziatore del genere letterario noto nella letteratura americana come "nature essay". Amico di Walt Whitman, pubblicò nel [...] un entusiastico atto di fede nelle conquiste dellascienzadell'epoca vittoriana. Time and change (1912), The summit of the years (1913), The breath of life (1915), Under the appletrees (1916), riflettono la filosofia di Bergson, in cui B. trovò una ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...