SARPI, Paolo
Antonella Barzazi
(Pietro). – Pietro Sarpi nacque a Venezia il 14 agosto 1552 da Francesco, mercante, originario di San Vito in Friuli, e dalla veneziana Isabella Morelli.
Morto precocemente [...] , nell’ambiente culturale gravitante intorno alla corte dei Gonzaga, approfondì la conoscenza dell’ebraico, e tenne con successo pubbliche discussioni di tesi di filosofia e teologia. Nel 1572, probabilmente a Cremona, pronunciò i voti e fu ordinato ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] Gaetano Serra, dal 1691 il G. studiò per due anni filosofia con un frate francescano. Fu inizialmente destinato allo stato ecclesiastico, , dal quale il G. comprese l'importanza della storia ebraica. Molti temi delle Scuole sacre - l'opera di Aulisio ...
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MONDOLFO, Rodolfo.
Paolo Favilli
– Nacque a Senigallia il 20 ag. 1877, da Vito e da Sigismonda Padovani, in una famiglia ebraica benestante. Dopo gli studi liceali si trasferì a Firenze dove, dal 1895 [...] sede si fa riferimento solo ai lavori nei quali il M. è l’oggetto principale di studio: L. Vernetti, R. M. e la filosofia della prassi, Napoli 1966; Critica sociale, 20 dic. 1967 (numero monografico dedicato al M.); D.F. Prò, R. M., I-II, Buenos ...
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Gerbi, Antonello
Federica Pescatori
Giornalista, storico e critico cinematografico, nato a Firenze il 15 maggio 1904 e morto a Civenna (Como) il 26 luglio 1976. Fermo sostenitore dello storicismo crociano [...] e Roma, nel 1918 si trasferì con la famiglia, di origine ebraica, a Milano, dove si diplomò al liceo Berchet nel 1921. S Roma, pur continuando a risiedere a Milano, per laurearsi in filosofia del diritto nel 1925. L'attività giornalistica di G. ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] Particolarmente florida fu tra II e III sec. d.C. la comunità ebraica, cui si deve la costruzione di una sinagoga e la più antica menzione a quella dei Severi, influenzò profondamente, nella filosofia, nella scienza e nella letteratura come nelle arti ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] sette savi" e quello contenente i detti di un "filosofo muto"; non mancano il trecentesco Fior di virtù, che de Venise, pp. 48-49.
399. R. Calimani, Gli editori di libri ebraici, pp. 58-62. Il decreto del senato del 19 dicembre 1548 è pubblicato da ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] li integrano all'attività politica, interessandosi e scrivendo di filosofia, di storia, di scienza. Ci sono i La città degli ebrei, quello di G. Cozzi, Società veneziana e società ebraica, pp. 333 ss.
275. Domenico Sella, Commerci e industrie a ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] rapporto con Loredan. Che la retorica sia altra cosa rispetto alla filosofia è nettamente chiarito in un libello, del 1642, di Ferrante , il Teatro della perfidia [...] (Treviso 1689) ebraica. Né l'antiebraismo si limita a sfogarsi colle ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] L. Kirchner scrive: ‟Capisco ciò che Lei intende quando dice che il filosofo e l'artista creano il loro mondo. Questo mondo in realtà non è che in particolare quella che per tradizione protestante o ebraica o per nuovo cattolicesimo (Claudel, Péguy) ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] rapporto con i milieux intellettuali della comunità ebraica - che le congiunture renderanno operante nella sintesi e mentre così attento se ne stava a rimirare sopra giunse il Filosofo, che non se n'avvide; ma salutandolo poi, e dimandatolo, che ...
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escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...