(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] ; nel 1455 una di greco; nel 1464 una di ebraico; nel 1520 un'altra di caldaico: riflessi cospicui del dì giurisprudenza, con 12, di medicina e chirurgia, con 14, di filosofia, con 9. Altri ordinamenti si ebbero nel 1859. La legge sarda del ...
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FRANCIA
Giuliano Bellezza
Giannandrea Falchi
Bruno Tobia
Jacqueline Risset
Eugenia Equini Schneider
Marina Righetti Tosti-Croce
Jean-Louis Froment
Claudio Varagnoli
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XV, [...] nella lingua poetica; e, in una posizione a sé, tra poesia, filosofia e teologia, E. Jabès (n. 1912), la cui meditazione interrogativa sulla condizione ebraica, intorno alla nozione inesauribile di ''deserto'', prosegue nel Livre des ressemblances ...
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PLATONE (Πλάτων, Plato)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Bruno NARDI
La vita. - Secondo la datazione più attendibile, che è quella di Apollodoro, P. nacque ad Atene nel primo anno dell'Olimpiade 88ª, [...] rendendosi conto anche delle non poche differenze, egli spiega la profonda somiglianza, ammettendo la derivazione della filosofia greca dall'antica sapienza ebraica, seppure Dio stesso non degnò P. di una speciale illuminazione (ib., X, I, 8; XI, 8 ...
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LUTERO, Martino
Alberto PINCHERLE
Giuseppe GABETTI
Infanzia e giovinezza. - Ego sum rusticus et durus Saxo; "io non sono della Turingia, appartengo alla Sassonia): ma queste dichiarazioni indicano [...] del 1519 e 1520, compagno di scuola, e tutto preso dalla filosofia e dalla musica; ma non accenna affatto a un interesse di la diceria che L. a Roma si mettesse ad apprendere l'ebraico e rivolgesse al papa una petizione di essere esentato dai voti per ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] assetti politico-religiosi - come il sacerdozio e la monarchia ebraica, l'Atene di Socrate, il califfato - in cui , ed è il solo che meriti nell'alto Medioevo il nome di filosofo: incompreso del resto, anche se ammirato, ai suoi tempi. Conosceva, ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] qualità di curatore finanziario degli interessi della comunità ebraica parigina, si prodigò per alleviare l'esilio in modern science, cit., 1990, pp. 838-52; P. Wood, La filosofia della scienza in relazione alla storia della scienza, in P. Corsi, P.J ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] e che invece si trovano spesso in tutte le tradizioni arabe, ebraiche, indiane e cinesi: le scale di re autonomo e di do questo appartiene a quella critica romantica che, cominciata con la filosofia del Vico e finita con la filologia di un Lachmann ...
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(IV, p. 63; App. II, i, p. 229; III, i, p. 122; IV, i, p. 150; V, i, p. 203)
La voce architettura, presente sin dall'inizio nell'Enciclopedia Italiana, venne redatta da G. Giovannoni, che cercò di definire [...] wall, Kahn iniziava un percorso che, attraverso il Centro della comunità ebraica a Trenton, N.J. (1954-59) e la Chiesa unitaria cura di G. Guazzo, Roma 1995.
U. Fadini, Antropologia filosofica, in La filosofia, a cura di P. Rossi, 4 voll., Torino 1995 ...
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RELIGIONE
Enrico ROSA
Raffaele PETTAZZONI
Giovanni CESCONI
Concetto cattolico. - Il concetto cattolico di "religione", raccoglie in sintesi, integra e chiarisce gli elementi di verità che si possano [...] Deos fecit.
S'intende con ciò come di vera e propria filosofia della religione, nel senso che si è cercato di definire, si di una religione rivelata, ma soltanto presso il popolo ebraico, e alla religione presso tutti gli altri popoli attribuì ...
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NUMERO (lat. numerus; gr. άειϑμος)
Federigo ENRIQUES
Giacomo DEVOTO
Riccardo BACHI
Nicola Turchi
Matematica. - Nell'uso comune i numeri vengono adoperati:1. per indicare il posto occupato da un oggetto [...] questo stesso proposito suppone tutta una critica filosofica precedente.
Fino dai primi pitagorici si affaccia i talenti e 10 le vergini della parabola di Gesù; nella liturgia ebraica 10 sono le tende del tabernacolo, 10 cubiti sono alti i cherubini ...
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escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...