CARRARA, Giacomo
Francesco Rossi
Nacque a Bergamo il 9 giugno 1714 dal conte Carlo e da Anna Maria Passi. Dovette rivelare una precoce inclinazione per le arti figurative, tanto che, compiuti col fratello [...] minore, il futuro cardinale Francesco, gli studi di lettere e filosofia presso il Collegio mariano di Bergamo, venne inviato a studiare disegno a latente del Salmeggia, la splendida analisi del linguaggio pittorico di Fra' Galgario. Non vi è ...
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CATALANI, Angelica
Raoul Meloncelli
Nata a Senigallia il 10 maggio 1780 da Antonio, commerciante in pietre preziose e primo della cappella del duomo della città, e da Antonia Summi, anconetana di umili [...] un peso non trascurabile nella formazione del linguaggio melodico del compositore polacco. Recatasi poi ed agile forma il più bell'istrumento; ma le manca la misura e la filosofia musicale... Fa delle mezze voci per in su per in giù, e tutto quello ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] e Dante (Torino 1983) e Percorsi dell’invenzione. Il linguaggio poetico e Dante (ibid. 1993). Il primo prese spunto rappresenta il «perdersi» dell’uomo che è vittima della seduzione della filosofia, di chi è convinto che la conoscenza del vero – cioè ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giovanni Alfonso Borelli
Stefania Montacutelli
L’opera di Giovanni Alfonso Borelli rappresenta il precipitato della scienza galileiana, per l’applicazione del modello meccanicistico-corpuscolare e dell’attività [...] individuasse un codice universale nel linguaggio matematico così come nei procedimenti -89.
D. Bertoloni Meli, L’attività politica di Giovanni Alfonso Borelli, in Filosofia e scienze nella Sicilia dei secoli XVI e XVII, Atti del Convegno, Catania ...
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FEI, Alessandro (detto Alessandro del Barbiere)
Monica Grasso
Nacque a Firenze nel 1538 (Borghini, 1584) o nel 1543 (Milanesi, in Vasari [1568], 1881) da Vincenzo, il cui mestiere potrebbe aver originato [...] l'Oreficeria, il F. si distinse per una qualità di linguaggio, dal Venturi (1933) definita come "gusto fiammingo", ma 'Istituto di storia dell'arte medioevale e moderna, Facoltà di lettere e filosofia, Università di Messina, nn. 9-10, 1985-86, pp. 21 ...
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BASSI, Ugo (Giuseppe)
Maria Luisa Trebiliani
Nacque a Cento (Ferrara) il 12 ag. 1801 da Luigi, impiegato d'ordine nelle dogane, e da Felicita Rossetti. Fu battezzato col nome di Giuseppe, che egli poi, [...] ndato a insegnare retorica a Napoli. L'anno successivo stu-, diò filosofia e teologia a Roma, dove fu ordinato sacerdote nel 1825. Fu era necessario temperare l'irruenza e la violenza del linguaggio.
Sembra che da questo momento la Congregazione dei ...
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ARTEAGA, Stefano
Nino Borsellino
Nacque il 26 dic. 1747 a Moraleja de Coca presso Segovia in Spagna, come dichiarò egli stesso iniziando il suo noviziato di gesuita, o a Madrid, come si dovrebbe dedurre [...] movimenti dell'animo cogli accenti della parola o del linguaggio, di questi colla melodia musicale e di tutti uomo, come si rendeva conto lo stesso A., "i talenti di un filosofo come Locke, d'un grammatico come Du Marsais, d'un musico come Hendel ...
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PAJETTA, Giancarlo
Franco Andreucci
PAJETTA, Giancarlo. – Nacque a Torino il 24 giugno 1911 da Carlo e da Elvira Berrini.
Il padre, laureato in legge, era impiegato all’Istituto San Paolo mentre la [...] carceraria come di un linguaggio cifrato, scritto anche per il censore, un linguaggio che non doveva «spaventare 1933 avesse manifestato ai familiari l’intenzione di escludere la filosofia dai suoi studi in quanto «da vero torinese» si ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] nostro cittadino Aristotile, e ogni parte della filosofia nella nostra favella fedelmente trasporterà. Per questa polemica tassesca, in Prospettive di storia della linguistica. Lingua linguaggio comunicazione sociale, a cura di L. Formigari & F ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] non sono fissate in un elenco univoco. La terminologia grammaticale viene sostituita con espressioni tratte dal linguaggio comune: divertimento per «elisione», maniera per «coniugazione», pendente per «imperfetto», senza termine per «infinito»; con ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...