Filosofo (n. Foligno 1940). Prof. di filosofia del linguaggio all'univ. di Padova (1974-86) e (dal 1987) di metodologia delle scienze sociali alla LUISS. Tra i suoi scritti: K. R. Popper (1972), Teoria [...] unificata del metodo (1981), Teoria della razionalità e scienze sociali (1989), Cattolici a difesa del mercato (1995), L'agonia dei partiti politici (1999), Liberali e solidali: la tradizione del liberalismo ...
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Diritto, filosofia e teoria generale del
Riccardo Guastini
Il campo della disciplina
Le mobili frontiere della filosofia del diritto
"Il cercare una qualsiasi definizione di filosofia del diritto - [...] (tr. it.: Direttive e norme, Milano 1978).
Ross, A., Critica del diritto e analisi del linguaggio, Bologna 1982.
Scarpelli, U., Filosofia analitica e giurisprudenza, Milano 1953.
Scarpelli, U., Il problema della definizione e il concetto di diritto ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Don Howard
Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Simbiosi disciplinare
La [...] Va ricordata inoltre l'eccezionale importanza degli sviluppi teorici realizzati da questa scuola nella logica e nella filosofia del linguaggio, attraverso l'opera di pensatori come Hilbert, Bertrand Russell e Ludwig Wittgenstein. Ma la teoria fisica ...
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Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] del senso o, in altre parole, al sorgere di una coscienza simbolica e del linguaggio. Anche l’e. hegeliana quindi si presentava non come una filosofia dottrinaria dell’arte, metafisica o storicistica, ma come una riflessione critica sul senso, sul ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] logiche dei pensatori che si richiamano in vario modo alla filosofia hegeliana (F.H. Bradley e B. Bosanquet in Inghilterra formali del pensiero assai meglio di quanto sia possibile nel linguaggio comune. I suoi studi lo portarono a concepire l’idea ...
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Filosofia
L’analisi e la determinazione del contenuto di un concetto, espresse in un giudizio in cui il soggetto è il concetto da definire e il predicato è costituito dal complesso dei termini che nel [...] animale [genere prossimo] razionale [differenza specifica]».
Nella filosofia moderna, si intende per d. la dichiarazione del abbreviative, che permettono di sostituire una espressione del linguaggio L troppo lunga e complessa, con un’espressione più ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] e il 1870, il suo massimo artista in H. de Balzac, i suoi filosofi in H. Taine e in A. Comte. Borghesi i temi (famiglia, matrimonio, Orozco, D.A. Siqueiros e D. Rivera, il cui linguaggio mescola fonti popolari, antiche e moderne, in linea con il ...
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Filosofia
L’azione di considerare pensando e ripensando con attenzione e scrupolo. Nel linguaggiofilosofico, il termine è andato storicamente caratterizzandosi in accezioni più specifiche. In J. Locke [...] la coglie. Di qui la radicale svalutazione di una filosofia della r. in cui l’intelletto umano proceda per senso ora precisato.
Le leggi della r. regolare, formulate nel linguaggio dell’ottica geometrica, sono: il raggio incidente a1 (fig. 1 ...
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Filosofia
Il concetto filosofico di c. è essenzialmente caratterizzato dalla nota dell’assoluta novità che quanto si presenta come ‘creato’ manifesta rispetto alla situazione in cui esso ancora non sussisteva. [...] essere potesse nascere dal non essere, escludeva il concetto di c. (lo stesso termine di κτίσις entrò nel linguaggiofilosofico greco soltanto tardi, attraverso la tradizione cristiana). Il pensiero cristiano, che concepiva la divinità in primo luogo ...
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Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma [...] con vari approfondimenti nella filosofia medievale ed è successivamente passato nella filosofia moderna. Questa, a partire logica matematica, una successione finita di espressioni A1,..., An di un linguaggio L di un sistema formale T si dice d. di un ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...