BONETTI, Baverio Maghinardo de (Baverius de Baveriis; Baverio Baveri)
Ugo Stefanutti
Nacque a Imola presumibilmente nel 1405 0 1406; dai documenti contemporanei (anche se regnò in passato incertezza) [...] fu a Bologna, lettore di medicinali in nonis, e nel 1440-1441, insegnante, in lezioni festive straordinarie, di filosofiamorale. Nelle carte che si riferiscono al primo decennio di insegnamento dopo la laurea egli figura come cittadino imolese. Fu ...
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FRIGIMELICA (Frizimelega, Frisimellica), Francesco
Dagmar Von Wille
Nacque a Padova il 15 genn. 1490 da Iacopo, discendente da una antica casata padovana residente nel palazzo di famiglia a Ponte dei [...] 1518, dopo il riordinamento dello Studio patavino in seguito alla guerra della Lega di Cambrai, con l'insegnamento di filosofiamorale e sofistica. Addottoratosi poi in medicina nel 1524, divenne membro del Collegio dei medici e passò l'anno seguente ...
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CALBI, Ruggero
Claudio Mutini
Nacque a Ravenna nel 1683 da Giovan Battista, di agiata famiglia cittadina, e da Maria Donati. Nella città natale apprese grammatica e retorica; studiò poi a Ferrara medicina, [...] .
Tali difetti si rendono ancora più palesi nella seconda opera di impegno letterario pubblicata dallo scrittore: La Filosofiamorale in sonetti.Fermi restando l'impianto e il metodo espositivo del trattato precedente, si discute qui delle norme ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità [...] del midollo allungato; di qui, si suppone che gli impulsi gustativi vadano al lobo temporale, dopo avere attraversato il talamo ottico.
Filosofia
La teoria del g. morale nasce tra il 17° e il 18° sec. con l’etica inglese del sentimento, con quei ...
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Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] trova poi un nuovo impulso nella lotta per le investiture e nella filosofia di Tommaso d’Aquino. Con l’età moderna, il diritto di ufficiale da forme illecite di coazione fisica o morale finalizzate a impedirne il pieno esercizio. La condotta ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] rituali, che stabiliscono le diverse qualità (fisiche, psichiche, morali, sociali) di un uomo o di una donna, oltre di vita umana, l’altra che, sulla scia della tradizione filosofica occidentale, fa invece coincidere i due concetti. Nel primo ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] e la volta delle stelle fisse. La perfezione dei corpi celesti è insieme geometrica e morale: essi sono incorruttibili, e quindi divini. Come i filosofi ionici, anche i pitagorici mescolarono nelle loro teorie due elementi: l’osservazione empirica e ...
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Medico e filosofo (Pergamo 130 circa - ivi, probabilmente, 200 circa). Avviato agli studî di medicina dal padre Nikon, architetto, G. ricevette una completa preparazione culturale, in primo luogo basata [...] in effetti, come il medico può dimostrare, le qualità morali e intellettuali dell'individuo dipendono dal buono stato dei suoi , sulla scorta di Aristotele, lasciavano all'indagine della filosofia della natura) costituenti dei corpi, e cioè aria, ...
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Naturalista e filosofo (Cosenza 1509 - ivi 1588). Figura di rilievo nel quadro del pensiero filosofico del suo tempo, T. elaborò un naturalismo ilozoistico (cioè una concezione della natura come un tutto [...] di Padova, dedicandosi principalmente a studi di matematica, ottica, filosofia. Dopo circa un decennio, lasciata Padova, si ritirò ma ha anche una tensione verso il soprasensibile, agisce secondo una morale naturale del piacere e insieme secondo una ...
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Psicologia
Tendenza a ripetere determinati atti e a rinnovare determinate esperienze, per lo più acquisita con la ripetizione frequente dell’atto o dell’esperienza stessa. Lo studio delle a. è oggetto [...] dell’a. diventa l’acquisizione stessa dell’ethos, il perfezionamento morale. Il primo a valutare in questo senso positivo l’a. inerzia e passività: di qui la svalutazione di essa, specialmente nella filosofia moderna, da J.-J. Rousseau a I. Kant, a J ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...