davero
Riccardo Ambrosini
Vincent Truijen
vero Avverbio assertivo, attestato soltanto in Cv II XIV 17 E da vero non sarebbe qua giù generazione né vita d'animale o di piante: notte non sarebbe né die... [...] ne deriverebbe rovina per l'universo, e non altrimenti - poiché questo cielo ha a la MoraleFilosofia comparazione - cessando la MoraleFilosofia... non sarebbe generazione né vita di felicitade (§ 18).
David. - Secondo re d'Israele, vissuto intorno ...
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BALLINO, Giulio
Lia Sbriziolo
Alcune notizie sul B. si attingono dai cenni autobiografici d'una sua lettera del 1571 inserita nel lib. IV della nota raccolta epistolare di Bernardino Pino (Venezia 1582, [...] Venezia 1560; Il Trattato d'Aristotele delle virtù e de' vitii..., Venezia 1564 e1565; La moralefilosofia brevemente descritta per due filosofi: Epitetto stoico, Aristotele peripatetico, et il Trattato di Plutarco dell'amor de' figliuoli...,Venezia ...
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Simonetti, Onofrio
Alfredo Barbina
Filosofo, teologo, medico e geologo (Francavilla Angitola, Catanzaro, 1794 - Vibo Valentia 1864), allievo del dotto canonico Raffaele Potenza, divenuto poi vescovo [...] ed ordinata in modo scientifico (Napoli 1845; Monteleone 1911²).
Il S. parte dalla considerazione che la " speculativa " o moralefilosofia, base della teologia, non si trova in D. in modo didascalico, giacché non lo comportava l'indole del lavoro ...
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Studioso di filosofia e patriota (Parma 1907 - Roma 1944); prof. di liceo a Roma, antifascista, fu nel 1942 fra i fondatori del Partito d'Azione. Divenuto dopo l'8 sett. 1943 uno dei principali capi militari [...] 1944. Il 24 marzo fu ucciso alle Fosse Ardeatine. Nel 1947 gli fu conferita la medaglia d'oro. Scritti: La dottrina parmenidea dell'essere (1935); Gli Eleati, testimonianze e frammenti (1939); Il problema morale nella filosofia di Platone (1939). ...
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Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] in un ambiente divenuto quasi interamente cristiano. Vi è però anche una ragione più profonda, legata all’aspetto morale della filosofia greca e più precisamente alla funzione del neoplatonismo come mezzo di salvezza. I commenti di Simplicio non ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] una presa di posizione ideologica, che ha punti di contatto con la ‘filosofia del progresso’ di P.-J. Proudhon e la sua idea di arte come celebrazione e insieme critica morale dell’esistenza concreta. Il tema del lavoro, nelle due dimensioni della ...
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filosofìa pràtica Settore delle scienze filosofiche le cui origini poggiano sulla distinzione operata da Socrate e dalla sofistica ed esplicitata in Platone, il quale distingue in generale la scienza in [...] pratica, si chiarisce la distinzione della pratica dall'etica o morale, la prima concernendo in generale il mondo dell'azione e stessa come prassi e nega la possibilità di un'autonoma filosofia della pratica. Dalla seconda metà del 20° sec. la ...
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Filosofia
Termine filosofico entrato nell’uso per il senso che la scolastica diede all’attributo di immanens (designando con esso quegli atti, come il vedere o il sentire, il cui fine risieda in sé stessi), [...] nel soggetto e postulato dalla sua vita morale, vuole giustificare le verità fondamentali della religione sintesi di naturale e soprannaturale. Questo orientamento filosofico, che ritrova le sue origini soprattutto nella filosofia di I. Kant e di F. ...
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Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] n. statunitense, maggiormente legato il primo (specie con Moore) alle tesi di filosofi come F. Brentano e A. Meinong. Il n. statunitense, sorto in anni 1940. Suoi tratti distintivi erano l’impegno morale, l’esigenza di conoscere e modificare la realtà ...
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Filosofia dell’azione o del fare, nella sua distinzione dalla filosofia teoretica o del conoscere. Tale distinzione risale a Socrate e alla sofistica, ma si fa esplicita propriamente in Platone, che distingue [...] , torna in uso nella terminologia medievale della scolastica.
Nel sistema kantiano si chiarisce la distinzione della p. dall’etica o morale: la prima concerne in generale il mondo dell’azione e la seconda determina, in seno a questo mondo, la sfera ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...