Filosofo e psicologo (Gross-Lichterfelde, Berlino, 1882 - Tubinga 1963). Allievo di W. Dilthey, insegnò nelle univ. di Lipsia (1911-20), Berlino (1920-33), Tubinga (dal 1946, dopo il suo rientro dall'esilio [...] e critico-normativo, si configura non come scienza naturale ma come scienzadello spirito (Geisteswissenschaft) e, in tal senso, come psicologia delle strutture, in opposizione all'elementarismo della tradizione psicologica wundtiana. L'opera più ...
Leggi Tutto
Filosofo, scienziato, uomo politico (Ribemont 1743 - Bourg-la-Reine 1794); studioso di matematica e di scienza (Essais d'analyse), dal 1769 nell'Accademia di scienze, di cui poi (1776) divenne segretario [...] de l'esprit humain (post., 1795) è il suo testamento filosofico e la sua professione di fede nell'illuminismo e nell'illimitata e dal dispotismo militare, che si giovano dell'ignoranza e della superstizione del volgo, e dall'altra stanno ...
Leggi Tutto
Filosofo statunitense (New York 1931 - ivi 2007). Di formazione analitica, ha accolto temi dellafilosofia del linguaggio, del pragmatismo e dell'ermeneutica, proponendo una filosofia basata sul dialogo [...] ha contestato l'immagine specialistica e professionale che dellafilosofia hanno teso a dare alcune correnti del filosofia "edificante" basata sul dialogo e sulla conversazione, che, nella varietà dei suoi oggetti di discorso (l'arte, la scienza ...
Leggi Tutto
Filosofo (Breslavia 1679 - Halle 1754). Autore di riflessioni sull'etica e la morale, W. più che per le sue dottrine ha avuto importanza per l'esigenza, posta e sostenuta, che la filosofia debba avere [...] e speculativo, egli abbandonò la dottrina delle monadi. Col suo concetto dellafilosofia come "scienza di tutte le cose, del modo e della ragione della loro possibilità", W. ha dato un sistema filosofico di carattere enciclopedico ed eclettico ...
Leggi Tutto
Filosofo (Grantham 1614 - Cambridge 1687). Studiò al Christ's College di Cambridge, dove poi rimase tutta la vita come fellow. Cospicuo rappresentante, con R. Cudworth, del platonismo di Cambridge, e legato [...] le suggestioni e i nessi posti con la tradizione ermetica e cabalistica, M. risente anche dei problemi e delle discussioni della nuova filosofia e scienzadell'età sua. Dopo un'iniziale ammirazione per Descartes, viene sempre più opponendosi alla sua ...
Leggi Tutto
Filosofo italiano (Livorno 1870 - Milano 1930). Positivista, si occupò prevalentemente di problemi biologici, psicologici, sociologici, inserendoli nel quadro di una riflessione filosofica sulla scienza [...] diritto successorio (1920); La memoria biologica: saggio di una nuova concezione filosoficadella vita (1922); Il fine dell'uomo. Prime linee di un sistema morale fondato sull'armonia della vita (1923); Man not a machine: a study on the finalistic ...
Leggi Tutto
Filosofo (Brieg 1836 - Breslavia 1913). Fu prof. di filosofia a Greifswald dal 1873 al 1910. Interessato all'epistemologia e alla teoria della conoscenza, elaborò una teoria della conoscenza, egualmente [...] generica" (Bewusstsein überhaupt), fondamento delle coscienze individuali. Importante anche la sua filosofia del diritto, che, in polemica col positivismo, propone una scienza giuridica come scienzadella legalità pura. Contribuì al dibattito ...
Leggi Tutto
Filosofo statunitense (n. New York 1938), prof. presso la Rutgers University del New Jersey. Precedentemente ha insegnato presso la University of Michigan e la University of Arizona. Esponente dellafilosofia [...] studio dei modelli elaborati nella scienza cognitiva. Sempre nell'ambito della teoria della conoscenza ha preso posizione come il riconoscimento dei fattori sociali nell'acquisizione della conoscenza non comporti l'abbandono di criteri cognitivi ...
Leggi Tutto
Filosofo e sociologo (Vienna 1919 - Graz 2003), prof. nell'univ. di Amburgo e successivamente a Heidelberg e a Graz. Membro dell'Accademia austriaca dellescienze. Sensibile alle istanze antimetafisiche [...] ; trad. it. parz. nell'antologia a cura di G. F. Lami E. Topitsch un interprete della politica sociale tra filosofia e scienza. L'ideologia al vaglio della ragione, 1982); Die Sozialphilosophie Hegels als Heilslehre und Herrschaftsideologie (1981). ...
Leggi Tutto
Filosofo e psicologo (Farmington, Connecticut, 1811 - New Haven 1892). Studiò alla Yale divinity school; ordinato ministro della Chiesa congregazionalista, aderì a una particolare forma di calvinismo, [...] come scienza induttiva, ha come oggetto i dati della coscienza e come metodo privilegiato l'introspezione. La sua opera maggiore, The human intellect (1868), contribuì non poco a diffondere negli USA la conoscenza della psicologia e dellafilosofia ...
Leggi Tutto
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...