I dialetti liguri coprono l’intero territorio della Liguria, caratterizzato da un’accentuata tendenza al particolarismo per la distribuzione dei solchi vallivi e dei crinali montani, attenuata soltanto [...] spedːʒu]), e un’area occidentale ([ˈspeʎu]); l’esito di -lj- è unitario invece dai confini orientali fino alla zona di Noli-FinaleLigure (familia > [faˈmiʤa]), contro l’occidentale ([faˈmiʎa). Sestri Levante e Noli sono anche i punti estremi di ...
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Regione dell’Italia settentrionale (25.873 km2 con 4.311.217 ab. nel 2020, ripartiti in 1181 Comuni; densità 170 ab./km2). È situata ai piedi delle Alpi Occidentali e comprende un arco montuoso che, dall’Appennino [...] settentrionali (soprattutto liguri e padani), con cui partecipano al dileguo delle vocali finali diverse da , questi comuni a tutta l’area galloromanza. La conservazione di -s finale e la palatalizzazione di ca- e ga-, caratteri tipici del francese e ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] Per contro, [ɛ] (con abbassamento in [ɛ⊤̞]) compare in sillaba chiusa o aperta finale (cfr. bicicl[ɛ]tta, v[ɛ]rde, tè [tɛ]). Non tutte le aperta, un’articolazione arretrata nelle varietà piemontese e ligure, come pure in certe varietà campane (per ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] medesime condizioni distribuzionali, potendo ricorrere solo all’interno di frase dopo finale vocalica (Inf. I, 15: «che m’avea di paura o in aree periferiche del Nord, come il ligure, conferma il carattere innovativo del tipo debole rispetto ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] seguenti:
(a) già dal I secolo d.C. la -m finale era ammutolita, o perlomeno era soggetta a un’articolazione estremamente debole;
( panno bruno», capa «cappa», rota «rotta»); è un caratteristico ligurismo e piemontesismo l’esito -it- < -ct- in ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] [ˈpas] «passo» ~ [ˈpaːs] «pace». Se si eccettuano il ligure (che ne è esente) e il veneto centrale e lagunare (che la -e, -i [i]. Per la Sardegna, il tipo campidanese ha innalzato le vocali medie finali (-e, -o > -i, -u: [ˈkruːʒi] «croce», [ˈbɔːʒu ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] , gaio» e allora è stato adattato: álegros, con -s finale (Vidos 1965: 60).
Dagli adattamenti che subisce una parola nel come nell’inglese Riviera, che non indica più solo la costa ligure ma dal 1891 anche certe zone della costa americana e dal ...
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I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. [...] metaforici e idiomatici (cfr. 9-14), come nei seguenti verbi: ligure-parmense tirar sy «caricare» (un orologio) e star sy « con la parte verbale del verbo sintagmatico e, in posizione finale, portano il rilievo maggiore» (Simone 1997: 167), come ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] dai dialetti gallo-italici (piemontese, ligure, lombardo). L’attuale situazione di in nomi come [mar] «mare». Via via che ci si sposta verso nord le vocali finali dileguano in modo sempre più vistoso fino al feltrino e bellunese, in cui si sente [fok ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] reto-romanzo, sardo e in alcuni dialetti d’Italia (ligure, piemontese, lombardo, romagnolo, marchigiano, campano, calabrese; Rohlfs un numerale interno inizia con una vocale, la vocale finale del numerale precedente generalmente si elide tra decina e ...
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pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di costruzione: p. viva, roccia allo stato...
finalese
finalése agg. e s. m. e f. – Della cittadina di Finale Emilia (in prov. di Modena) o di Finale Ligure (in prov. di Savona); come sost., abitante o nativo di una di queste due località.