ODIERNA, Giovan Battista
Federica Favino
ODIERNA (Hodierna), Giovan Battista. – Nacque a Ragusa il 13 aprile 1597 da Vito Dierna, calzolaio o forse muratore, e da Serafina Rizo. Fu lo stesso Giovan [...] venefico della vipera ai denti, in quanto canalicolati, in virtù della sola associazione fra organo e funzione (lo stesso finalismo che spiegava la struttura plurima dell’occhio degli insetti perché sprovvisti di collo; v. Trabucco 2002).
A pochi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
George Berkeley è uno dei più fini interpreti della way of ideas (il metodo delle idee [...] che, una volta sollevato il “velame delle parole”, si possa ottenere “una concezione chiara delle idee”, liberate finalmente dal “rivestimento” e dall’“ingombro” dei termini che tanto oscurano il giudizio e disperdono l’attenzione”.
George Berkeley ...
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L'appello nel rito degli appalti
Gabriele Carlotti
L’appello nel rito degli appalti (art. 120 c.p.a.)
Il d.l. 24.6.2014, n. 90, convertito, con modificazioni, in l. 11.8.2014, n. 114, reca, agli artt. [...] provvedimenti del giudice;
f) la possibilità della pubblicazione anticipata del dispositivo;
g) la previsione della facoltà, per finalità cautelari, di proporre appello avverso il solo dispositivo;
h)il rinvio, per tutto quanto non previsto dall’art ...
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necessità (necessitare; necessitate; nicistà)
Michele Rak
Il termine designa la proprietà per cui una realtà non può essere diversa da quella che è, e quindi il rapporto che lega l'essenza della cosa [...] di questo rapporto la cultura medievale tendeva a salvaguardare l'autonomia della persona nella meccanicità cosmica regolata dal finalismo della volontà divina e dal gioco delle influenze celesti o, almeno, a renderlo intimamente coerente con esso in ...
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COTRONEI, Giulio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli il 19 sett. 1885 da Giuseppe, medico e chirurgo, e da Giulia Martorano. Si laureò in scienze naturali a Napoli nel 1910, dopo aver dato inizio [...] spirito di obiettività caratterizzarono opere e pensiero del C. e ne improntarono l'azione didattica; affermò l'evidenza di un finalismo nei fenomeni vitali e citò in proposito L. Spallanzani, L. Pasteur, C. Bernard, suoi autori preferiti e punti di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lontana dalla ricchezza, dalla complessità e dalla tensione politico-religiosa che innerva [...] ’uomo, garantito dalla promessa divina di salvezza e di immortalità.
Del resto, in tutta la filosofia telesiana il finalismo del mondo naturale e gli stessi meccanismi di conservazione sembrano trovare la loro ultima ragione di essere nel perfetto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante il XIX secolo la questione della trasformazione delle forme di vita nel [...] teoria sia solo questione di tempo.
Darwin e dopo Darwin
L’opera di Darwin scatena, al suo annuncio, attese spasmodiche: finalmente un grande scienziato si pronuncia sul tema più scottante del secolo. A partire dall’ottobre del 1859, tre edizioni di ...
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RONDONI, Pietro
Patrizia Placucci
– Nacque a San Miniato (Pisa, ma allora in provincia di Firenze) il 2 ottobre 1882, da Giuseppe e da Enrichetta Maioli. Il padre, noto storico del Risorgimento e di [...] spirituale e non fredda legge meccanica, come testimoniò in diverse pubblicazioni (tra le altre: Scienza e umiltà, Milano 1951; Il finalismo nei processi della vita, in Il valore del fine nel mondo, Firenze 1955, pp. 7-38).
Uomo generoso, come ...
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Il caso e la necessita
Il caso e la necessità
Il termine caso evoca subito qualcosa di accidentale e fortuito e riporta alla mente, per analogia o contrapposizione semantica, i concetti di determinazione, [...] alle mutate condizioni ambientali. Le variazioni morfologiche degli esseri viventi sono dovute alla casualità e non al finalismo di una qualsiasi azione provvidenziale. Nelle inevitabili polemiche che una tale teoria ha alimentato si è inserito ...
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SPINOZA, Benedetto (Benedictus de Spinoza; Baruch è la traduzione del nome, usata nella formula di scomunica dai capi della comunità ebraica)
Augusto Guzzo
Nato ad Amsterdam il 24 novembre 1632, morto [...] generale, come la produzione e conservazione di ciascuna cosa nel tutto. Così le proprietà divine, spogliate d'ogni finalismo, sono mantenute; ma per lo S. esse non sono gli attributi intrinseci che costituiscono l'essenza divina e valgono ...
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finalismo
s. m. [der. di finale agg.]. – In generale, concezione filosofica per la quale la natura e il mondo sarebbero organizzati in vista di una o più finalità (che ne sarebbero quindi il principio esplicativo): il f. della filosofia greca...
finale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo finalis, der. del sost. finis «fine2» e «fine3»]. – 1. agg. a. Della fine, che viene alla fine, cioè al termine di qualche cosa, quindi ultimo, conclusivo: pezzo, scena f.; esito f.; prova, esame f.;...