Uomo politico, nato il 27 aprile 1820 a Firenze, morto ivi l'11 dicembre 1906. Si occupò fin da giovane di pubblica economia e di finanza. Nel 1849, fu tra i fautori della restaurazione granducale in Toscana; [...] . Durante il biennio in cui rimase in carica, cercò con tutti i mezzi di restaurare e riordinare la finanza dello stato: creò la Regia cointeressata del monopolio dei tabacchi, fece leggi sulla riscossione delle imposte dirette, sulla contabilità ...
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integrale
Strumento cardine dell’analisi matematica, della teoria delle probabilità (➔) e dei processi aleatori (➔ processo aleatorio), con rilevanti applicazioni alla teoria delle decisioni nella finanza.
Integrale [...] definito
Si consideri una funzione y=f(x) definita in un intervallo chiuso [a, b] ivi continua o almeno sufficientemente regolare (limitata e non troppo discontinua). Si suddivida l’intervallo in n intervalli ...
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Laura Ziani
Situazione in cui un soggetto, privato o sovrano, non può o non vuole adempiere puntualmente alle proprie obbligazioni contrattuali o extra contrattuali. In finanza sono di grande [...] delle situazioni di d. quando esse si sono già verificate, regolamentandone gli effetti con le procedure concorsuali, la finanza considera i d. come eventi futuri aleatori, da studiare con sofisticati strumenti di calcolo delle probabilità in vista ...
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BENNI, Antonio Stefano
Piero Melograni
Nacque a Cuneo il 18 apr. 1880, da Stefano e da Nicolina Miselli. Il padre, funzionario all'intendenza di Finanza, era morto poco prima della sua nascita. L'infanzia [...] el'adolescenza del B. trascorsero fra disagi e ristrettezze dapprima a Cuneo, fino al 1883, e poi a Milano. Nel 1894, costretto dalle necessità familiari ad interrompere gli studi, entrò come apprendista ...
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Sono l’insieme di mezzi di cui si serve la pubblica amministrazione per perseguire l’interesse pubblico, in base alle norme vigenti in materia di finanza, contabilità dello Stato e procedimenti amministrativi. [...] I beni pubblici rientrano nella categoria dei beni di interesse pubblico e l’art. 1 del R.D. n. 2440/1923 ne specifica la natura precisando che i primi appartengono esclusivamente allo Stato o agli enti ...
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Uomo politico piemontese (n. Marene, Savigliano, 1617 - m. 1698). Alto funzionario amministrativo, riunì (1672) il doppio ufficio di primo presidente e di capo del consiglio di finanza, divenendo così [...] il più influente ministro del duca di Savoia Carlo Emanuele II e poi della reggente Giovanna Battista di Nemours. Barone (1673); poi conte (1683), si segnalò per il risanamento del bilancio, per la politica ...
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Finanziere e letterato italiano (Trieste 1843 - Milano 1920). Direttore generale, poi amministratore e presidente delle Assicurazioni generali di Venezia, autore di scritti di economia e di finanza, membro [...] dell'Istituto degli attuarî di Londra (1878), fu promotore di studî per la legislazione a favore delle classi lavoratrici. Si dedicò con passione anche agli studî umanistici: La fortuna di Dante fuori ...
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catoblepismo
s. m. Vicinanza eccessiva e anomala tra i rappresentanti della politica e il mondo imprenditoriale.
• Quelli che conoscono la materia dell’economia e della finanza dicono che sì, il «catoblepismo» [...] evocato da Fabrizio Barca nel suo manifesto di insediamento per la leadership del Pd indica un problema sentito nella comunità scientifica. Ora si tratta di scaldare anche i cuori democratici nella tempesta ...
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Econometrista (Londra 1913 - Cambridge, Inghilterra, 1991), fellow del King's College di Cambridge dal 1945, direttore del dipartimento di economia applicata (1945-55) e prof. di finanza e contabilità [...] nazionale nell'univ. di Cambridge (1955-80). Fra i suoi numerosi studî, molto noti sono quelli relativi alle indagini sul reddito nazionale, iniziate in collaborazione con J. E. Meade nel 1938. Nel 1984 ...
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compensazione
Termine, genericamente riferito a ogni operazione che serva in qualche modo a bilanciare una differenza (e anche al suo effetto), che in economia e finanza può assumere diverse accezioni [...] specifiche.
Il processo di c. descrive il movimento di una grandezza opposto a quello di un’altra a essa correlata; per es., il deficit della bilancia commerciale può essere compensato da un surplus nella ...
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finanza1
finanza1 s. f. [der. del lat. finis «fine2», con la terminazione -anza di altre voci di derivazione provenz.]. – Parola usata anticam. in alcuni dei sign. di fine2, e in partic.: termine, cessazione (per es., in Iacopone, questa lutta...
finanza2
finanza2 s. f. [dal fr. finance, e questo dal provenz. finansa, der. di finar (v. finare)]. – 1. In generale, i mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i proprî fini e, più specificamente e comunemente,...