Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling è tra i principali esponenti dell’idealismo tedesco. [...] della natura, del continuo contrasto tra un’attività illimitata-centrifuga inconscia e un’attività limitante-centripeta che produce qualcosa di finito e di cosciente di sé. L’io così si intuisce e comprende come il mondo esterno altro non sia che ...
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deduzione, regola di
deduzione, regola di locuzione equivalente a regola di → inferenza; indica una regola che permette il passaggio da una formula ben formata (ƒbƒ) a un’altra in una catena di deduzione. [...] di conseguenze logiche che portano da un’affermazione all’altra. La sua rappresentazione formale è, quindi, una successione finita di formule ben formate collegate l’una all’altra tramite regole che sono appunto dette regole di deduzione o regole ...
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doppiolavorismo
s. m. Condizione di chi, oltre al proprio lavoro principale, ne svolge anche uno aggiuntivo.
• Il secondo lavoro lui l’ha fatto per cinque o sei anni, fino al 2003. Un periodo di «doppiolavorismo», [...] , diventato famoso con le lezioni di savonese e poi protagonista, insieme ad Andrea Ceccon, del tormentone «la torta di riso è finita», da tempo fa il comico a tempo pieno. (Ava Zunino, Repubblica, 19 agosto 2011, Genova, p. III) l Il doppiolavorismo ...
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LATYSHEV, Gavrilovic Nikolai
Angelo Pesciaroli
Russia. Mosca, 21 novembre 1913 • Arbitraggi internazionali: Campionato del Mondo 1958 (Galles-Ungheria), Campionato del Mondo 1962 (Italia-Svizzera, [...] -Cecoslovacchia, terminata 3-1. Diresse l'Italia nell'amichevole contro l'Inghilterra, giocata a Firenze il 24 maggio 1961 e finita 2-3. La FIFA gli assegnò il Fischietto d'oro e successivamente lo inserì nella propria commissione arbitrale. ...
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Matematico (Děčín 1887 - Vienna 1956). Prof. nelle univ. di Amburgo (1919), Greifswald (1922), Erlangen (1925), Breslavia (1928). Si occupò di teoria delle funzioni reali, di calcolo delle variazioni, [...] A. n Teorema di Radon-Nikodým: siano μ e ν due misure su uno spazio E, unione di una famiglia numerabile di insiemi misurabili a misura finita; μ(E)=0 implica ν(E)=0 se e solo se ν(E)=ʃEfdμ, dove f (non-negativa) è la derivata di Radon-Nikodým di ν ...
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Figlio (m. 966) di Ramiro II e della seconda moglie Urraca. Contese con le armi la corona al fratello Ordoño III; alla morte di questo (955), salì al trono. Deposto (958), dovette rifugiarsi a Pamplona, [...] riscossa contro il nuovo re Ordoño IV. La guerra, che finì (962) per la sopravvenuta morte di Ordoño IV, ebbe come appendice una infelice campagna di S. contro l'emirato di Cordova (finita nel 966) e lo sterile tentativo di sottomettere la Galizia. ...
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MORANDI, Rodolfo
Uomo politico, nato a Milano il 30 giugno 1902 e morto ivi il 26 luglio 1955. Perseguitato dal fascismo, nel 1937 fu arrestato e condannato a dieci anni di reclusione. Liberato dopo [...] e combattente, fu uno dei maggiori esponenti della guerra di liberazione, e divenne presidente del C.L.N.A.I. Finita la guerra, fu consultore nazionale, poi deputato all'Assemblea Costituente; nel 2° e 3° ministero De Gasperi (luglio 1946 e ...
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irrazionale
irrazionale aggettivo che può riferirsi a differenti concetti matematici, ma che comunque indica l’assenza di un sottomultiplo comune tra due quantità e rimanda quindi al problema della incommensurabilità [...] : l’insieme Q dei numeri razionali, esprimibili come frazioni e che, scritti in forma decimale, hanno parte decimale finita o infinita periodica; l’insieme dei numeri irrazionali, non esprimibili come frazioni e che, scritti in forma decimale ...
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JORDAN, Philip
Cecil SPRIGGE
Giornalista, nato a Birmingham il 10 agosto 1902. Già ufficiale di marina, entrò nel 1935 nella redazione del News Chronicle, dove rimase fino al 1945, come principale corrispondente [...] seconda Guerra mondiale, su tutti i fronti, fu tra i primi ad essere accreditato presso il quartiere generale di Tito. Finita la guerra, fu nominato capo dell'ufficio stampa dell'ambasciata britannica negli Stati Uniti, e poi (1947) consigliere del ...
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finire
Bruno Basile
Nel senso di " terminare ", " condurre a termine ", il verbo compare transitivamente in Vn XIX 4 3 i' vo' con voi de la mia donna dire / non perch'io creda sua laude finire, e in [...] , nel significato di " essere esaudito ", come già al § 1 lo desiderio de la scienza non è sempre uno, ma è molti, e finito l'uno, vien l'altro, mentre sfumature diverse presenta il participio passato di Rime XCI 10 quella vertù che natura mi diede ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).