In geometria, la m. di un triangolo è la retta (o anche il segmento) che congiunge un vertice con il punto di mezzo del lato a esso opposto: le tre m. passano per uno stesso punto, che è il baricentro. [...] è retta di simmetria rispetto alla direzione delle tangenti r, s.
In statistica, m. di una successione (o di una seriazione) finita di valori, disposti in ordine non crescente (o non decrescente), è quel valore che occupa il posto centrale, se il ...
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afocale
afocale [agg. Comp. di a- privat. e focale "privo di (distanza) focale (finita)"] [OTT] Qualifica di sistema ottico avente i due fuochi all'infinito e quindi distanze focali infinitamente grandi. ...
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Operatori, teoria degli
Helmut H. Schaefer e Manfred P. Wolff
Sommario: 1. Introduzione. 2. Operatori lineari fra spazi di dimensione finita. a) Generalità. b) Operatori hermitiani, normali e unitari. [...] (in simboli: P ~ Q) quando c'è un elemento U in W tale che U*U = P e UU* = Q; una proiezione P si dice ‛finita' quando non c'è nessuna proiezione Q equivalente in W tale che sia Q(H) ⊂≠ P(H). Vale il seguente teorema di Murray-von Neumann (v. Connes ...
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base ortogonale
base ortogonale in algebra lineare, base di uno spazio vettoriale, di dimensione finita e dotato di un prodotto scalare, formata da vettori mutuamente ortogonali, cioè tali che è nullo [...] ortonormale in quanto |vi| = 1 per i = 1, 2, 3) per lo spazio vettoriale R3 dotato dell’usuale prodotto scalare. Per il teorema di → Sylvester, ogni spazio vettoriale di dimensione finita, dotato di un prodotto scalare, possiede basi ortogonali. ...
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In geometria, linea p. (e più spesso p.), linea spezzata, cioè sequenza finita di segmenti del tipo A1A2, A2A3, A3A4, …, An–1An: questi segmenti sono detti lati della p. e sono quindi disposti in modo [...] tale che ciascuno (esclusi il primo e l’ultimo) abbia un estremo in comune con il segmento precedente e l’altro estremo in comune con il segmento successivo; una p. è chiusa se An coincide con A1, aperta ...
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TUBI
Gilberto Bernardini
Fisica. - Tubi di forza. - Come è noto, una regione di spazio, finita o infinita, vuota o occupata in tutto o in parte da materia, nella quale in ogni punto sia definita una [...] grandezza vettoriale (per es. una forza, una velocità, un'intensità di corrente) si chiama campo vettoriale. Di un campo vettoriale si dà generalmente una rappresentazione assai utile ed espressiva, ricorrendo ...
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PROSPETTIVA
Attilio FRAJESE
Goffredo BENDINELLI
Pietro TOESCA
. Generalità. -1. La prospettiva ha il compito di fornire, di qualsiasi oggetto reale, un'immagine che corrisponda a quella data dalla [...] comune). Se la sorgente luminosa si suppone a distanza finita dall'oggetto, la stella dei raggi luminosi è propria Ombre portate di punti e. di rette su un cilindro retto. - Fin qui si è trattato della determinazione delle ombre portate sui due piani ...
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nullita
nullità di una forma bilineare ƒ definita su uno spazio vettoriale V (di dimensione finita), è la dimensione del suo nucleo. Se r è il rango della matrice simmetrica associata alla forma e se [...] n è la nullità di ƒ, allora vale il teorema della nullità più rango: dim(V) = n + r (si veda anche → immagine) ...
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stringa
stringa [Der. dell'ingl. string "cordoncino"] [ELT] [INF] Nella tecnica dei calcolatori elettronici, sequenza finita di caratteri alfanumerici registrata in memoria che rappresenta dati in forma [...] codificata: s. alfabetica, di soli caratteri alfabetici, s. di bit, di numeri binari, ecc. ◆ [ALG] S. casuale: v. Gödel, teorema di: III 58 a. ◆ [ASF] S. cosmica: v. cosmologia primordiale: I 803 d. ◆ ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).