(v. topologia, App:. III, 11, p. 960; algebra omologica, App. IV, I, p. 87)
Introduzione. - L'a.o. ha le sue origini nella teoria d'omologia di gruppi astratti che fu coinvolta nello studio di certi spazi [...] Sia A un anello con unità e M un A-modulo a sinistra. Se X=(xi)iεI è un insieme di generatori di MεAℳ e I è finito con n elementi, allora esiste una sequenza esatta An→M→0, e si dice che M è finitamente generato (scriveremo f.g.); se esiste anche una ...
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La nozione di finito è correlativa a quella d'infinito e quindi in rapporto ai due sensi d'infinito anch'essa duplice. Se l'infinito è preso nel senso di indeterminato, il finito sarà la perfezione dell'infinito; [...] sé, quindi si può dire che è non solo ciò che perisce, ma ciò che ha dentro di sé il germe del perire". Il finito è il limitato, il perituro.
Bibl.: Bonitz, Index aristotelicus, s. v.; Spinoza, Eth., I; Hegel, Wissenschaft der Logik, I, B, trad. it ...
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SKÁLA, Paolo da Zhoř
Karel Stloukal
Storico boemo, nato il 10 luglio 1583 a Praga, morto verso il 1640, in esilio, a Friburgo di Sassonia. Fece gli studî alle università di Praga e di Wittenberg, e [...] fino alla sua morte.
Scrisse due grandi opere senza però pubblicarle. La prima è la Cronologia ecclesiastica (Chronologie církevní), finita nel 1622; è una compilazione, nella quale si narrano dal punto di vista della Riforma, le sorti della "Chiesa ...
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Figlio del marchese Pietro, membro del consiglio di reggenza formatosi nel Portogallo dopo la fuga di Giovanni VI nel Brasile, accompagnò, nel 1807, il padre che si recava in Francia per tutelare gli interessi [...] più volte tentato di fuggire, sempre impeditone dalla polizia napoleonica. A Lisbona, fu uno dei membri più attivi della cospirazione finita con l'assassinio del marchese di Louié, favorito di Giovanni VI (1824). Questi esiliò l'A., che scelse come ...
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In oculistica è l'eviscerazione del bulbo oculare, operazione con la quale s'allontana il contenuto del bulbo, non lasciandovi che la sclerotica. Si fa in luogo dell'enucleazione, perché con essa rimane [...] e la retina. Prima di praticare la amputazione della cornea è bene staccare tutto all'intorno la congiuntiva, e, finita l'operazione, suturare questa congiuntiva a borsa di tabacco. Questa operazione, già praticata negli antichi tempi, fu ripresa da ...
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Scrittore, oratore, uomo politico, nato a Torino nel 1875, iniziò la sua attività politico-giornalistica succedendo ad Arcangelo Ghisleri, nella direzione dell'Italia del popolo di Milano. Passò quindi [...] Corteolona lo mandarono alla Camera. Durante la guerra, andò volontario alla fronte, col grado di sottotenente, e a guerra finita fece un giro di propaganda nel Brasile, Uruguay ed Argentina ín favore dell'ultimo Prestito Nazionale. Dal gennaio 1929 ...
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L'Ottocento: matematica. Le origini della teoria dei gruppi
Jeremy Gray
Le origini della teoria dei gruppi
La teoria di Galois e la soluzione algebrica delle equazioni algebriche
La teoria di Galois [...] dei gruppi. Le idee di Lie lo allontanarono dai gruppi finiti, ma alcune informazioni su ciò di cui Frobenius si stava la possibilità di sviluppare un polinomio su una data base finita. Egli adottava la terminologia di Gauss per l'aritmetica modulare ...
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VISCONTI, Pietro Francesco.
Maria Nadia Covini
– Nacque presumibilmente a Milano attorno al 1420 da Leonardo e da Margherita Caimi, di nobile famiglia cittadina.
Il padre, discendente diretto di Bernabò [...] accese una disputa familiare che si trascinava ancora nel 1455. Nel 1454 entrambi ebbero in restituzione una tenuta a Pagazzano presso Brignano, in precedenza finita nelle mani di un veneziano durante le vicende belliche.
Sulle orme di Sagramoro (che ...
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Balbo, Cesare
Roberto Pertici
Nacque da Prospero e da Enrichetta Taparelli d’Azeglio il 21 novembre 1789 in Torino, dove sarebbe morto il 3 giugno 1853. Fu storico, scrittore, studioso di politica e [...] delle Lettere politiche al Signor D*** (Luigi Carlo Farini), datata 6 febbraio 1847, che sarebbe stata pubblicata (non finita) solo nel 1855. In questa lettera, intitolata Dell’educazione politica che i governati possono darsi, B. si interrogava ...
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analogico
analogico sistema o dispositivo in cui le grandezze variano in modo continuo all’interno di un intervallo di valori; l’aggettivo è usato in contrapposizione a numerico o → digitale, per grandezze [...] inglesi picture element, elemento di immagine), ognuno dei quali ha un ben definito colore appartenente a una gamma finita codificata attraverso un numero. Esistono dei dispositivi, detti convertitori A/D, che convertono le grandezze analogiche in ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).